La borsa di Milano è stata una delle migliori del primo semestre 2023 con il Ftse Mib che ha messo a segno una performance da record. Il paniere di riferimento è composto da titolo e quindi va da sé che ci sono delle quotate che sono cresciute tantissimo.
Mantenere la barra dritta con questa situazione di partenza non è semplice anche perchè, secondo non pochi analisti, il secondo semestre dell’anno potrebbe essere il momento della correzione con non pochi titoli che potrebbero essere travolti dalle prese di profitto. C’è poi l’incombente rischio recessione che rende tutto più incerto anche perchè, a differenza di quello che avviene negli Stati Uniti, in Europa non è che si può dire che l’inflazione sia sotto-controllo. Insomma le variabili in gioco sono tante e in questo contesto riuscire a selezionare le azioni italiane più convenienti non è affatto semplice.
A prescindere dai titoli, quello che serve è sicuramente un metodo perchè senza di quello si correre il serio rischio di inserire in portafoglio quotate che è meglio evitare.
Proprio dal metodo di selezione si dovrebbe iniziare per investire in borsa nel secondo semestre 2023.
Come trovare le azioni italiane più convenienti nel secondo semestre 2023
Per individuare i titoli di Borsa Italiana più convenienti, è necessario dividere le società a maggiore capitalizzazione, vale a dire quelle che hanno messo a segno la migliore performance nei primi 6 mesi del 2023, e quelle che invece hanno sottoperformato l’indice Ftse Mib ossia sono andate peggio del paniere di riferimento. Questo è il primo step da fare. Poichè l’obiettivo è quello di trovare le azioni più convenienti, ossia con potenziale, è necessario inglobare anche altri fattori come il rendimento da dividendo (dividend yield) e il rapporto tra prezzo e utile.
Bisogna tenere conto di questi fattori aggiuntivi per un motivo ben preciso: i tassi alti da parte della BCE non sono eterni, anzi con sempre maggiore insistenza si sta iniziando a parlare prima di uno stop nella fase di aumento del costo del denaro e poi di un ribasso.
Tenendo conto di tutti questi elementi si può vedere come al termine del primo semestre 2023 a mettere a segno le prestazioni migliori sono state le quotate del settore bancario con in testa Unicredit e BPER Banca che si sono apprezzate del 50 per cento!
In realtà, ai fine del nostro articolo, a noi interessa chi ha fatto peggio. In questo caso le prestazioni più deludenti son state quelle di Diasorin, di Fineco Bank e di Tenaris. Si tratta di 3 quotate che appartengono a settori del tutto diversi tra loro. La prima è del comparto diagnostica e ha palesemente smesso di trarre beneficio dall’emergenza covid. La seconda è una società del risparmio gestito e con la terza siano nell’ambito del settore oil.
Insomma mentre per quello che riguarda i migliori c’è una uniformità di settore, tra i peggiori la situazione è molto più promiscua.
Il punto è uno solo: meglio preferire le azioni che si sono già apprezzate o quelle che hanno chiuso in forte ribasso il primo semestre 2023?
Anche per ragioni statistiche la preferenza non può che andare ai titoli che si sono deprezzati. Tuttavia questo non può essere il solo criterio per scegliere le più convenienti. I prezzi devono essere a sconto ma è anche necessario che i settori di riferimento siano promettenti.
Poichè la situazione che sembra profilarsi negli Usa è quella di una recessione molto più contenuta del previsto e di una inflazione che sembra oramai sotto controllo, si può ipotizzare che le società industriali e energetiche si possano muovere in positivo nel secondo semestre 2023. Energetiche proprio come Tenaris a cui aggiungiamo anche ERG (sempre settore oil). Quindi la peggiore del primo semestre, Diasorin non dovrebbe avere grande spazio di recupero.
E per quello che riguarda FinecoBank? Stiamo parlando di una quotata del risparmio gestito che però è un caso a sè stante. Nel primo semestre, le azioni Fineco si sono deprezzate del 17 per cento. Tuttavia i dati sulla raccolta presentati a giugno hanno e evidenziato un dato pari a 765 milioni di euro con il totola che da inizio anno è salito ad oltre 5 miliardi. Bene anche la dinamica dei nuovi clienti con 9.100 nuovi ingressi (e un totale aggiornato a 1,5 milioni). Proprio alla luce di questi numeri gli analisti di Eqita sim si sono espressi per il buy per le azioni Fineco con target price a 17,5 euro. Per gli esperti, quindi, le azioni sono da comprare.
Per comodità riportiamo nella tabella in basso le 10 azioni che hanno performato peggio sul Ftse Mib nel corso del primo semestre 2023.
Titolo | Performance |
Diasorin | -26 per cento |
Fineco Bank | -17,4 per cento |
Tenaris | -13,6 per cento |
CNH Industrial | -9,3 per cento |
ERG | -3,4 per cento |
Nexi | -2,5 per cento |
Azimut Holding | +0,8 per cento |
Eni | +2,7 per cento |
Banca Generali | +4 per cento |
Banca Mediolanum |
Come si può vedere da questo elenco solo 6 titoli si sono deprezzati nel primo semestre, gli altri 4 fanno parte della lista dei peggiori solo perchè ci sono quotate che hanno fatto molto meglio.
Come comprare le azioni più convenienti di Borsa Italiana?
Praticamente tutti i broker consentono di investire sulle azioni italiane. Il punto sono le condizioni. Il nostro suggerimento è anzitutto quello di affidarsi a piattaforme che hanno una buona esposizione sull’azionariato italiano. Ce ne sono alcune che propongono giusto 4,5 titolo e invece servirebbe un broker con una buona esposizione. Due sono i migliori dal nostro punto di vista:
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