Procede ad un ritmo molto lento la pubblicazione dei conti 2024 (con annesse delibere sul dividendo 2025) da parte delle quotate italiane. La prossima settimana tra i titoli che toglieranno il velo dai risultati dello scorso esercizio ci sarà Generali Assicurazioni. In vista dell’appuntamento (il consiglio di amministrazione per l’approvazione è fissato il 12 marzo ma i conti saranno poi resi noti alla comunità finanziaria il successivo giovedì prima dell’apertura degli scambi), la quotata del settore assicurativo appare piuttosto piatta.
Nell’ultima di Ottava le azioni scambiano a 32 euro e anche negli ultimi cinque giorni il movimento registrato a stenti è arrivato ad un punto percentuale. Dinanzi ad una simile situazione la domanda che si pongono i trader è se proprio i conti 2024 e le decisioni sul dividendo possano o meno dare più visibilità al titolo.
Per rispondere a questo interrogativo è fondamentale analizzare quelle che sono le previsioni della vigilia sui risultati della quotata.
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Previsioni su dividendo e conti 2024 di Generali Assicurazioni
Stando alle previsioni della vigilia, Generali dovrebbe aver chiuso il 2024 con premi lordi pari a 94,21 miliardi di euro. Questo è il valore medio tra le varie previsione mentre il cosiddetto intervallo di stima è compreso tra un minimo di 91 miliardi (stima peggiore) e un massimo di 96,12 miliardi di euro. A titolo di raffronto si tenga presente che Generali aveva terminato il 2023 con premi lordo per un totale di 82,47 miliardi di euro. Quindi anche nella peggiore delle ipotesi, i premi lordi di Generali relativi all’esercizio 2024 dovrebbero essere più alti di quelli dell’anno precedente.
Scendendo poi nel conto economico, il consensus riporta un risultato operativo in area 7,23 miliardi di euro. Anche in questo caso il parametro indicato è un valore medio mentre la stima minima è di 6,99 miliardi di euro quella massima di 7,43 miliardi di euro. Ancora le previsioni vedono l’utile netto di Generali (valore adjusted) a quota 3,76 miliardi di euro (minimo di 3,53 miliardi e massimo di 3,92 miliardi). Ricordiamo che il gruppo friulano aveva chiuso il 2023 con un risultato operativo pari a 6,88 miliardi di euro e un utile netto normalizzato pari a 3,58 miliardi da cui è poi derivato un utile per azione EPS di 2,32 euro.
Per finire, in merito alla solidità patrimoniale della quotata, le stime sono per un regular solvency ratio attorno al 211 per cento e per un combined ratio attorno al 94 per cento.
Spostiamoci ora dai conti al dividendo 2025. La cedola è probabilmente l’informazione più importante per gli investitori. Generali dovrebbe proporre la distribuzione di un dividendo pari a 1,4 euro per azione. Anche in questo caso il dato indicato è una media tra le previsioni del consensus. La stima peggiore per quello che riguarda la cedola è di 1,38 euro mentre quella migliore è di 1,45 euro.
Volendo portarsi avanti con i tempi e quindi calcolare già da adesso quale sarebbe il rendimento da dividendo, bisognerebbe assumere come valore di riferimento proprio il dato medio di 1,4 euro e rapportarlo ai prezzi delle azioni Generali in chiusura della seduta di borsa del 6 marzo. Il dividend yield che si otterrebbe con questo calcolo sarebbe pari al 4,4 per cento.
Cosa fare sulle azioni Generali in attesa dei conti 2024
Quando una quotata pubblica una trimestrale o il suo bilancio è ovviamente possibile fare trading a seguito della diffusione di tali risultati. Ciò è risaputo. Meno nota è invece la possibilità di tradare anche sulle previsioni e quindi nelle fasi precedenti all’evento. In linea di principio a conti migliori delle stime tende sempre a corrispondere un apprezzamento mentre conti peggiori delle attese, di solito, creano molta delusione tra gli investitori.
Questi sono i principi da ricordare prima di fare trading sui risultati 2024 di Generali. Come abbiamo già accennato nella premessa, il titolo del colosso assicurativo negli ultimi giorni appare alquanto piatto. Tuttavia, e questo lo si può vedere in modo chiaro dai grafici, nel solo ultimo mese i prezzi si sono apprezzati del 4 per cento e anno su anno spicca un verde del 45 per cento.
La quotata, quindi, si è comunque apprezzata nel medio e lungo termine e ciò può creare dei dubbi circa l’effettiva capacità di leva che conti 2024 e dividendo 2025 possono avere. Insomma, visto che il titolo è cresciuto così tanto, non è affatto detto che abbia lo spazio per apprezzarsi ancora pur in presenza di risultati nella parte alta delle attese.
Questa situazione di incertezza è ben rispecchiata dal fatto che le più recenti valutazioni sulle prospettive del titolo siano molto diverse: per gli analisti di Deutsche Bank le azioni Generali sono hold e possono arrivare fino a 29 euro mentre per quelli di Intesa Sanpaolo sono buy e possono salire fino a 33,1 euro. La prospettiva è molto diversa perchè nel primo caso è di tipo prudenziale mentre nel secondo è bullish.
Insomma c’è divergenza e non è detto che essa non possa essere una carta in più per chi dovesse decidere di fare trading sulle azioni Generali con strumenti speculativi come i CFD.
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