In un contesto caratterizzato da vendite diffuse su tutto il Ftse Mib, il solo titolo a muoversi realmente in controtendenza è Generali Assicurazioni. Il colosso assicurativo, a metà mattinata, sa sta segnando una progressione dello 0,9 per cento a quota 30,9 euro contro un Ftse Mib che invece è in ribasso di un punto percentuale e mezzo.
Considerando che il paniere di riferimento di Piazza Affari appare in caduta libera a causa dell’introduzione americana di pesanti dazi a Cina, Canada e Messico e per effetto del contestuale rischio che ci possa essere un inasprimento delle tariffe commerciali applicate all’UE, è evidente che la quotata friulana sia presa da altro. In altre parole muovendosi contro l’andamento generale del mercato (improntato al pessimismo) è come se Generali fosse ispirata da altri catalizzatori.
Prima di analizzare nel dettaglio quali possono essere questi drivers positivi, ricordiamo che la presenza di un titolo che va in controtendenza al crollo del Ftse Mib è di certo rassicurante per quei trader che vogliono andare sul sicuro senza lasciarsi travolgere dall’incertezza che caratterizza il mercato. Tra l’altro sulle azioni Generali ora si può anche fare speculare senza le classiche spese di conversione usando il servizio di trading nazionale del broker eToro. Questa nuova funzionalità riguarda tutte le azioni italiane.
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Cosa spinge al rialzo le azioni Generali?
Dietro al balzo in avanti di Generali c’è l’ingresso di Unicredit nel capitale della compagnia assicuratrice. Piazza Gae Aulenti è ora accreditata per il 4,1 per cento. La mossa è stata resa nota nella serata di sabato e si configura, stando a quanto annunciato dalla stessa banca con una nota, come investimento finanziario dall’impatto trascurabile sul Cet1 ratio. Accanto a questo 4,1 per cento una ulteriore quota vicina allo 0,6 per cento del capitale è detenuta dalla banca di Orcel come sottostante dell’ordinaria attività per i clienti e le relative coperture.
Unicredit ha precisato che la sua attenzione resta rivolta sulle operazioni in corso con la tedesca Commerzbank e con Banco BPM lasciando intendere che l’acquisizione della quota di Generali non significa apertura di un nuovo fronte. Nonostante questa precisazione, però, è palese che anche l’acquisizione di questo 4,1 per cento si iscrive in una più ampia battaglia finanziaria.
Il quadro per comprendere quello che sta avvenendo e che potenzialmente potrebbe avvenire va allargato. Nei giorni scorsi tutta la borsa di Milano e il mondo finanziario italiano erano stati scossi dal lancio di un’OPS di Banca MPS sulle azioni Mediobanca. Ora se l’operazione dovesse andare a buon fine, la banca toscana avrebbe anche il 13,3 per cento di Generali che attualmente è in mano si ritroverebbe ad avere il 13,3% di Generali in mano all’istituto guidato da Alberto Nagel.
Tenendo conto di questi elementi, la mossa di Unicredit su Generali potrebbe essere un moto per evitare spiacevoli sorpresa da Siena e quindi per spostare gli equilibri nell’azionariato della compagnia assicurativa anche perchè il prossimo 9 maggio si terrà l’assemblea degli azionisti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali e già si sta prospettando uno scontro tra le liste di Mediobanca e quella di Caltagirone-Delfin.
Cosa fare con le azioni Generali?
Grazie alla progressione in atto oggi, le azioni Generali Assicurazioni consolidano la loro prestazione su base mensile e su base annua. Rispetto ad un mese fa, il titolo della compagnia assicuratrice è apprezzato del 12 per centre mentre anno su anno la progressione è addirittura del 49 per cento.
Stiamo quindi parlando di una quotata che si è apprezzata tantissimo ma la cui corsa potrebbe non essere ancora finita. Del resto secondo gli analisti di Berenberg, le azioni Generali possono salire fino a 34,8 euro e soprattutto sono da comprare. Questa valutazione decisamente bullish è arrivata lo scorso venerdì ed è migliorativa per quello che riguarda il prezzo obiettivo. Ora, target price rivisto al rialzo significa maggiore potenziale di upside per il titolo.
Il giudizio ottimistico di Berenberg non è però condiviso da altri esperti come quelli di Equita e della stessa Mediobanca. Entrambi gli analisti sono intervenuti oggi sul titolo del colosso assicurativo. La sim milanese ha confermato il rating hold e alzato il target price a 28,5 euro mentre Piazzetta Cuccia ha ribadito la raccomandazione a neutral con prezzo obiettivo portato a 30 euro. Entrambe le nuove valutazioni sono di tipo prudenziale gli stessi target price, per quanto dissimili, restano comunque sotto all’attuale prezzo delle azioni del Leone. La morale che si può dedurre dalle due valutazioni è quindi facilmente comprensibile: sulle azioni Generali meglio restare abbottonati perchè la corsa del titolo potrebbe essere finita.
Dal punto di vista tecnico, il titolo è sui massimi dell’ultimo periodo. I top storici però restano molto lontani e difficilmente raggiungibili. Stando alla situazione attuale, un target fattibile potrebbe essere a 31 euro. Attenzione però alle spinte ribassiste. Correzioni verso i 29 euro potrebbero aprire la strada per una discesa anche fino a 28 euro, dove è ubicata la media mobile a 50 giorni. Un ribasso più ampio ancora potrebbe far scendere i prezzi fino ai minimi degli ultimi due mesi in area 26,70/26,65 euro.
Sia in caso di evoluzioni al rialzo che in caso di evoluzioni al ribasso, la situazione è stimolante. I trader con approccio speculativo potrebbero approfittarne attivandosi con i CFD che consentono di operare sia al rialzo che al ribasso sempre senza possesso del sottostante.
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