Giornata di borsa tutto sommato positiva per le azioni Eni che dopo il ritracciamento delle ultime sedute causato dal ribasso del prezzo del petrolio (destino comune a tutte le quotate petrolifere di Piazza Affari) oggi consolida il riaggancio di quota 14 euro attestandosi ad un passo dai 14,1 euro. Il recupero, almeno per adesso, non ha però alcun impatto sulla performance delle azioni Eni su base mensile e annua che resta negativa. Come si può vedere dal grafico in basso, infatti, il titolo Eni rispetto ad un mese fa è in ribasso dello 0,5 per cento mentre anno su anno è in flessione del 9 per cento.
A tenere banco tra gli investitori è l’imminente pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2024. Come risulta dal calendario degli eventi societari, il Cane a Sei Zampe riunirà il consiglio di amministrazione il prossimo 24 ottobre. All’ordine del giorno ci sarà appunto l’esame dei risultati dei primi nove mesi dell’esercizio. Nonostante manchino ancora un pò di giorni a questo appuntamento, tra gli addetti ai lavori è già febbre di previsioni. Nulla di cui stupirsi perchè è risaputo che le stesse stime sui risultati di una quotata sono sempre un assist per fare trading sullo stesso titolo. Tecnicamente parliamo di trading sulle previsioni da non confondere con l’investimento che avviene a pubblicazione dei conti avvenuta. In questo secondo caso la reazione del mercato tende ad essere quasi di pancia: se i risultati sono stati migliori delle attese della vigilia, allora è lecito attendersi un apprezzamento del titolo ma in caso di conti peggiori delle previsioni, il ribasso potrebbe essere inevitabile.
A prescindere da quella che sarà la reazione dei prezzi, usando strumenti di tipo derivato come i CFD è possibile investire in entrambe le direzioni quindi sia al ribasso che al rialzo (short e long trading). Nella tabella in basso sono riportati i migliori broker CFD presenti sul mercato italiano.
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Cosa attendersi dalla trimestrale di Eni: ecco le previsioni aggiornate
Le stime sui conti del terzo trimestre di Eni sono state pubblicate sullo stesso sito della società oil. Vediamo quindi nel dettaglio cosa prevede il consensus raccolto tra gli analisti.
Per quello che riguarda il trimestre (ossia il periodo compreso tra luglio e settembre) 2024 viene stimato un utile operativo adjusted pari a 2,25 miliardi di euro (valore proforma pari a 3,15 miliardi di euro) e un utile netto adjusted che invece si dovrebbe attestare a quota 1,08 miliardi di euro.
Per poter effettuare una comparazione è necessario considerare che nel 2023 Eni aveva messo a segno un operativo adjusted pari a 3,01 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 1,82 miliardi di euro.
Per quello che invece riguarda la produzione essa si dovrebbe attestare a quota 1,65 milioni di barili equivalenti al giorno, un valore che si raffronta con gli 1,64 milioni del terzo trimestre 2023 e agli 1,71 milioni registrati nel secondo trimestre del 2024.
Per sfruttare le previsioni sulla trimestrale Eni in ottica investimento si può operare sia con broker come eToro che le piattaforme di banche come Fineco:
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