Le azioni Eni restano tra le preferite di Equita Sim per investire sul petrolio. Il verdetto è stato ribadito dagli analisti milanese anche dopo la decisione dell’OPEC di procedere ad un aggiornamento delle previsioni sulla domanda mondiale di greggio prevista per tutto il 2024. Il fatto che Equita abbia ribadito la propria indicazione di acquisto (buy) può essere un elemento di visibilità per la quotata del Cane a Sei Zampe anche perchè, come sempre avviene alla vigilia di Ferragosto (domani 15 la borsa di Milano è chiusa) gli spunti sono davvero molto pochi.
Le azioni Eni oggi partono da 14,35 euro e, come si può vedere dal grafico in basso, presentano un quadro molto pacato. I prezzi sono infatti invariati mese su mese mentre da inizio anno emerge addirittura una flessione di oltre il 7 per cento. L’andamento fiacco del titolo petrolifero può essere correlato con la performance sotto tono della quotazione petrolio che, a sua volta, risente delle preoccupazioni per una possibile recessione globale.
OPEC taglia previsioni su domanda petrolio per il 2024
In un contesto caratterizzato da un sentiment negativo, non c’è da stupirsi se anche l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio abbia deciso di rivedere le previsioni sulla domanda globale di greggio per l’anno corrente. Nel Monthly Oil Market Report (MOMR) di agosto le stime di crescita della domanda di petrolio per il 2024 sono state leggermente tagliate a +2,1 milioni di barili giornalieri anno su anno, 0,1 milioni di barili giornalieri in meno rispetto a quelle che erano le stime dello stesso MOMR di luglio. La decisione di tagliare è stata un effetto del calo delle aspettative di crescita della domanda cinese per l’anno corrente. La Cina si muove più lenta delle attese, quindi avrà minor bisogno di petrolio ed essendo Pechino uno dei più importanti importatori a livello globale, la domanda complessiva non può che essere ridotta.
Lato operativo, ad aggiungere ulteriore preoccupazione è il fatto che anche la domanda di petrolio per il 2025 sia stata tagliata passando a +1,8 milioni di barili al giorno, 65mila barili in meno della previsioni precedente.
A compensare la delusione per queste proiezioni, il fatto che la stima della produzione di petrolio da parte paesi non OPEC sia stata confermata a +1,2 milioni di barili al giorno anno su anno nel 2024 e +1,1 milioni di barili al giorno nell’anno successivo.
Secondo gli analisti di Equita questi dati confermano l’esistenza di una certa divergenza tra l’outlook della domanda di petrolio fornito dall’IEA e quello dell’OPEC.
Premesso questo, gli esperti si sono però detti convinti che il taglio deciso dall’organizzazione dei paesi produttori non impatterà più di tanto sulle previsioni relativi al prezzo del Brent per il 2024 che viene visto dagli esperti a quota 85 dollari al barile. Per la sim questo target è in linea con uno scenario bilanciato del rapport offerta/domanda di petrolio per il 2024.
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Le azioni Eni tra le preferite di Equita
In un recente articolo abbiamo parlato delle migliori azioni petrolifere da comprare nel 2024. La classifica comprende tutta una serie di quotate americane ma c’è anche l’italiana Eni.
Ebbene sempre il Cane a Sei Zampe è tra le preferite della sim Equita. Secondo gli esperti italiani, tra produttori di oil e società che offrono servizi integrati, è meglio puntare sulla seconde. Tra queste c’è appunto Eni ma ci sono anche d’Amico e Maire. Da inizio anno, hanno poi aggiunto gli analisti, il comparto energy si muove a sconto rispetto all’indice Stoxx 600. La sottoperformance è di circa il 4 per cento. C’è quindi spazio di crescita che potrebbe essere sfruttato proprio da Eni.
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