Calma piatta nella seduta di oggi sulle azioni Eni. Il titolo energetico viaggia in area 14,15 euro, più o meno lo stesso livello di ieri. Come si può vedere dal grafico in basso, la prestazione di Eni nei vari intervalli temporali medio e lungo termine non è delle migliori. Rispetto ad un mese fa il titolo evidenzia un ribasso del 3 per cento mentre anno su anno il passivo è del 7 per cento. Anche la prestazione 2024 è negativa con un calo del 9 per cento.
In quanto titolo del settore petrolifero, Eni risente molto dell’andamento della quotazione petrolio. Proprio il fatto che il greggio non stia brillando più di tanto è alla base dell’andamento deludente di Eni. Ma cosa pensano gli analisti del Cane a Sei Zampe? Quale è il prezzo target assegnato alla quotata dagli esperti?
Come abbiamo spesso evidenziato, non sempre le valutazioni degli analisti su un certo titolo sono convergenti. La situazione di Eni ne è un esempio. Di recente, infatti, il titolo è stato al centro di un report degli analisti di Intesa Sanpaolo e di quelli di Bernstein. Le due analisi sono state rilasciate a distanza di pochi giorni l’una dall’altra eppure sono del tutto diverse tra loro. Vediamo quindi nel dettaglio.
Comprare azioni Eni o mantenerle solo?
La scorsa settimana sono stati gli analisti di Intesa Sanpaolo ad esprimere il loro giudizio sulle azioni Eni. Gli esperti hanno alzato sia il rating che il target price. Il primo è stato portato a buy mentre il secondo a 17,5 euro. Per gli esperti della banca guidata da Messina, quindi, le azioni del Cane a Sei Zampe sono da comprare e anche il potenziale di rialzo non è affatto male. Considerando le attuali valutazioni, il prezzo obiettivo è decisamente avanzato e ciò si traduce in un apprezzabile potenziale di upside.
Possiamo dire che la valutazione espressa da Intesa Sanpaolo sulle azioni Eni sia 100 per cento bullish.
Ebbene questa raccomandazione non è condivisa dagli analisti di Bernstein che appena pochi giorni dopo hanno emesso un verdetto che va in altra direzione. Gli analisti hanno tagliato il rating su Eni a market perform riducendo anche il prezzo obiettivo a 17,1 euro. Se per quello che riguarda il target price, il potenziale di upside che ne deriva è molto simile, per quanto riguarda la valutazione con Bernstein siamo su una prospettiva molto diversa. Il rating market perform è infatti assimilabile ad un hold ossia mantenere. Insomma la valutazione di Bernstein sulle azioni Eni è decisamente più prudente rispetto alla view di Intesa Sanpaolo.
Per “seguire” le indicazioni dei vari analisti e investire sulle azioni Eni si possono usare sia broker come eToro che banche come Fineco.
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Eni punta a quotazione Enilive e Plenitude
Negli ultimi giorni non ci sono stati grandi catalizzatori per le azioni Eni ma gli spunti non sono mancati. In un intervento tenuto presso l’Energy Summit del Sole 24 Ore l’amministratore delegato del Cane a Sei Zampe Claudio Descalzi ha affermato che quotazione in borsa di Enilive e Plenitude continua ad essee obiettivo. Il manager ha affermato che per quello che riguarda Enilive l’obiettivo è finalizzare la valorizzazione nel più breve tempo possibile attraverso la cessione di una quota di minoranza a KKR (tra il 20 e il 25 per cento). Tale operazione, ha aggiunto Descalzi, porterebbe Enilive allo stesso livello di Plenitude.
Per Descalzi obiettivo è quello di avere delle società, prima non esistenti, con dei business che sono “affogati in un’Eni molto più grossa” mentre attualmente tali società sono basate su retail come componente valore ma hanno anche bio e rinnovabili.
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