Il titolo Eni potrebbe molto presto entrare nella storia delle della finanza italiana diventando la prima quotata del Ftse Mib per livello di capitalizzazione di mercato. Ad esprimersi in questo modo sono stati gli analisti di Barclalys che hanno formulato una valutazione complessiva sul colosso petrolifero italiano delineando quelle che sono le previsioni 2024 sulla quotata.
Attualmente il Cane a Sei Zampe occupa l’ottavo posto nella classifica delle azioni a più alta market cap del principale indice azionario di Borsa Italiana collocandosi a quota 55 miliardi di dollari contro i 68 miliardi di dollari di Enel che, non a caso, continua ad essere la quotata più amata dagli italiani. La stima di Barclays è che la markep cap di Eni possa arrivare a 75 miliardi di dollari andando a prendersi la vetta della classifica per capitalizzazione di mercato. E attenzione perchè le previsioni degli analisti inglesi sulle prospettive di Eni sono addirittura conservative visto che non è mistero circolino da tempo proiezioni che addirittura vedono la market cap di Eni a 100 miliardi di dollari, un target troppo alto secondo Barclays.
Ma al di là di questa previsione, quale è il giudizio degli esperti inglesi sul titolo italiano?
Tanto per iniziare per Barclays Eni è la quotata del settore energia che ha messo a segno la migliore performance tra le quotate monitorate. Per gli esperti, inoltre, il trend seguito da Eni nel 2023 potrebbe proseguire anche nel nuovo anno grazie a rendimenti di cassa interessanti.
Ovviamente anche il contesto di riferimento gioca un ruolo decisivo e quindi si può pensare che nel 2024 le azioni Eni potranno muoversi al rialzo se troveranno un supporto significativo nell’andamento del prezzo del petrolio e del gas naturale.
Eni previsioni 2024: la valutazione di Barclays
Nel report titolato “Eni, could it be $100bn market cap” Barclays assegna alla quotata italiana un rating overweight con target price a 19 euro per azione. Overweight significa sovrappesare nel portafoglio rispetto ad altre quotate. Il prezzo obiettivo a 19 euro, invece, è lontano da quelli che sono gli attuali valori di borsa di Eni e implica un buon potenziale di upside. Secondo Barclays attualmente Eni non costa tanto tenendo anche conto che il dividend yield è più alto del 20 per cento rispetto a quello stimato in media per il settore nel periodo 2024/2024.
Nel report, si evidenzia poi quello che può essere ritenuto un primato del Cane a Sei Zampe ossia il fatto che la quotata italiana sia quella in cui cresce più rapidamente il business upstream ossia il settore esplorazione, estrazione e produzione di petrolio grezzo e gas naturale) rispetto ai concorrenti e questo si somma alla presenza di una visibilità della pipeline a breve termine e di utili che sono più legati ai prezzi delle materie prime.
Per finire, l’overweight di Barclays rispecchia anche la presenza di una chiara strategia il cui obiettivo è il miglioramento del business downstream attraverso la transizione energetica. Si può quindi ipotizzare che Eni possa essere uno dei titoli che più beneficeranno della crescita del segmento dei biocarburanti.
Tutti questi fattori potrebbero condizionare in positivo le previsioni Eni per il 2024.
Chi volesse sfruttare questa analisi in ottica investimento, può procedere in due modi: o compare azioni Eni reali oppure speculando sui prezzi con i CFD. eToro è un broker che offre entrambe le opzioni a condizioni interessanti.
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Previsioni Eni 2024: più buy che hold sulle azioni
Fino ad ora ci siamo soffermati sulle previsioni di Barclays sulle azioni Eni. Per avere una valutazione più completa, però, è sempre bene allargare l’analisi a quello che pensano anche gli altri esperti. C’è una sorta di unanimità sulle prospettive di Eni visto che per ben 21 analisti il rating Eni è buy ossia comprare mentre gli hold (mantenere) sono solo 10. Particolare molto interessante è il fatto che non ci sia un solo rating sell. In pratica non c’è alcun analista che consigli di vendere le azioni Eni.
Per quello che riguarda il target price medio a 12 mesi, ossia riferito a tutto il 2024, la previsione è fissata a 17,7 euro. Alla luce delle attuali quotazioni di Eni, la prospettiva di upside per il 2024 per Eni è del 21 per cento. Non è affatto male se si considera il contesto generale.
Tirando quindi le somme possiamo dire che la netta maggioranza delle previsioni Eni 2024 è improntata all’ottimismo con un buon margine di rialzo da qui a un anno rispetto agli attuali prezzi.
Azioni Eni: analisi tecnica a inizio 2024
Come si può vedere anche dal grafico in alto, le azioni Eni non stanno brillando particolarmente in questo inizio di nuovo anno. Le valutazioni da inizio gennaio sono scese del 5,3 per cento. Non c’è da stupirsi se, proprio a causa della pesantezza registrata nelle prime due settimane dell’anno nuovo, la performance di Eni a un mese sia ora negativa per il 2 per cento. Anno su anno i prezzi sono invece saliti dell’1,4 per cento anche se il dato davvero impressionante è il rialzo del 153 per cento che le azioni Eni hanno messo a segno dai minimi del 2020 ossia da quando i valori crollarono a causa dell’emergenza covid.
Detto questo, dal punto di vista dell’analisi tecnica, Eni a inizio 2024 ha rotto al ribasso il supporto statico a quota 14,7 euro per azione. Se la debolezza dovesse proseguire anche nelle prossime settimane di gennaio, allora non è da escludere che i prezzi possano mettere nel mirino quota 14,2 euro, altro supporto importante.
Nello scenario opposto, ossia in presenza di un quadro rialzista, la prima resistenza è collocata a quota 15 euro e, a salire, a quota 15,8 euro. L’area compresa tra queste due resistenza è importante in quanto è la stessa che nel periodo compreso tra ottobre e novembre 2023 bloccò l’avanzata delle quotazioni del Cane a Sei Zampe.
Come sfruttare le previsioni 2024 per investire sulle azioni Eni
Come abbiamo già accennato in precedenza sono due le soluzioni per speculare sul titolo guidato da Descalzi. Si possono comprare azioni Eni e quindi diventare azionisti oppure si può operare al rialzo o al ribasso con i CFD.
Due broker che permettono di investire in entrambi i modi sono:
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