trader in azione, grafico al rialzo e barili di greggio Eni
Gli analisti di Equita restano bullish sulle azioni Eni - Borsainside

Le azioni Eni si stanno avvicinando alla chiusura delle contrattazioni con un rialzo dell’1,3 per cento a quota 15,27 euro. L’andamento del titolo del Cane a Sei Zampe è nettamente migliore rispetto a quello del Ftse Mib e questo è innegabilmente merito del nuovo rally del prezzo del petrolio sostenuto dalla crescente incertezza geopolitica internazionale.

Grazie al nuovo passo in avanti di oggi, le azioni Eni migliorano ancora di più la loro performance di periodo. Rispetto ad un mese fa, i prezzi di Eni oggi sono più alti dell’1,5 per cento mentre anno su anno il rialzo è del 32 per cento. Tutto questo può essere visto semplicemente consultando il paragrafo in basso.

A spingere in alto Eni, comunque, non è solo il supporto offerto dal prezzo del greggio ma anche il clima di attesa per la prossima pubblicazione della trimestrale.

Proprio le stime sui conti di Eni sono state al centro di un articolato report degli analisti di Equita. Nell’analisi vengono toccati vari aspetti e proprio per questa ragione lo studio è molto interessante. Tra gli aspetti più significativi ci sono le prospettive di dividendo e quelle più generare sui conti.

Visto che il tema cedola è fondamentale per gli investitori, proprio da qui partiremo.

Dividend yield Eni 2024 al 6,5%: la stima di Equita

Secondo gli analisti di Equita, Eni dovrebbe chiudere l’esercizio 2023 con un Eps pari a circa 2,5 euro, un dato allineato a quelle che sono le previsioni di Bloomberg (2,5 euro la stima). Non è da escludere, affermano dalla sim, che Eni, durante la presentazione dei conti del terzo trimestre 2023, possa anche annunciare un miglioramento dei target per il 2023 visto che quelli in essere attualmente appaiono troppo conservativi.

Del resto, Eni attualmente sta trattando a circa 3 volte il multiplo enterprise value/Ebitda e a circa 5,7 volte quello tra prezzo utili. A proposito di questo ragionamento, molto interessante è la stima sul rendimento da dividendo. Tenendo conto di quello che è l’attuale valore delle azioni Eni, il dividend yield è pari al 6,5 per cento. Si tratta di una percentuale considerevole che rende molto interessante considerare l’idea di inserire in portafoglio le azioni Eni, magari oggi stesso.

Come abbiamo detto in precedenza, le indicazioni che Equita ha rilasciato sul rendimento da dividendo di Eni sono contenute in un più ampio report focalizzato sulla trimestrale del Cane a Sei Zampe.

Proprio sui prossimi conti focalizzeremo la nostra attenzione perchè è un dato di fatto che sempre i risultati indirizzano l’andamento di un titolo (e quindi anche la strategie trading pre-risultati e post).

Trimestrale Eni: le previsioni di Equita

Secondo le stime degli analisti, Eni dovrebbe chiudere il trimestre con un utile netto adjusted pari a 1,552 miliardi di euro, in ribasso del 58 per cento rispetto all’anno precedente. In calo dovrebbe risultare anche l’Ebit adjusted che è previsto a quota 2,836 miliardi di euro, in flessione del 51 per cento.

Fin quindi si tratta di stime negative ma la prospettiva cambia se si guarda alla produzione Esplorazione e Produzione (E&P) di Eni che, al termine del trimestre, si dovrebbe attestare a quota 1,63 milioni di barili equivalenti al giorno, registrando un incremento del 3 per cento. Tale variazione è in linea con la guidance precedentemente fornita dal colosso petrolifero.

Per quello che riguarda il debito, l‘indebitamento finanziario netto dovrebbe aumentare a quota 13,291 miliardi di euro, rispetto ai 12,941 miliardi del trimestre precedente. A pesare, secondo la sim, dovrebbero essere investimenti e spese operative.

Le previsioni degli analisti suggeriscono che i risultati operativi possano registrare un calo del 16 per cento rispetto al trimestre precedente. Dietro a questa flessione c’è il rialzo del prezzo del Brent, quello dei margini di raffinazione e l’aumento dei volumi upstream

In termini di flusso di cassa, Equita prevede un Cash Flow From Operations (CFFO) adjusted di circa 3,2 miliardi di euro, con spese per investimenti previste a 2,2 miliardi di euro. Il leverage, per finire, dovrebbe restare stabile, grazie alla forte generazione di cassa.

Comprare azioni Eni: l’indicazione di Equita

Alla luce di quanto fin qui detto, la sim Equita ha confermato il rating buy su Eni con con target price a 19,5 euro, decisamente sopra le quotazioni attuali. Ciò significa che c’è un buon potenziale di upside e questo è molto incoraggiante.

Per comprare azioni Eni si possono usare varie strade. C’è la possibilità di acquisto diretto oppure l’alternativa della speculazione con i CFD. In questo secondo caso si può speculare sia al rialzo che al ribasso (short trading).

Per operare la nostra raccomandazione va a due broker:

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