Seduta di borsa tutto sommato tranquilla per le azioni Eni. In un contesto caratterizzato da un Ftse Mib in progressione dello 0,12 per cento, le azioni Eni mettono a segno una progressione dello 0,5 per cento attestandosi a quota 13,91 euro, ad un passo dai 14 euro. La situazione del Cane a Sei Zampe resta sempre la stessa dei giorni scorsi e anche la prestazione del titolo nei vari frame temporali è analoga. Rispetto ad un mese fa i prezzi sono più bassi del 3 per cento mentre anno su anno il rosso è dell’8 per cento.
Il punto è che le azioni Eni continuano ad essere condizionate dall’andamento poco brillante delle quotazioni petrolifere. Il fatto che il greggio non riesca a trovare alcuno slancio (a causa delle forti incertezza sulla crescita dell’economia globale, Cina in primis) zavorra il prezzo del petrolio e di conseguenza anche quello dei titoli legati all’oil tra cui Eni.
Premesso questo, la visibilità al Cane a Sei Zampe nella seduta di ieri e in quella di oggi è garantita da una notizia price sensitive che riguarda esclusivamente il titolo. Parliamo dell’annuncio sulla riorganizzazione del business.
Eni cambia tutto e riorganizza il business
Il consiglio di amministrazione di Eni ha approvato la nuova organizzazione societaria del gruppo che di fatto va a cambiare in modo significativo lo stesso business. Con l’obiettivo di far emergere tutte le controllate, da Vår Energi a Azule, da Plenitude fino a Enilive, creando le condizioni che possano agevolare l’ingresso di nuovi partner e quindi la quotazione delle stesse, il management ha deciso di riarticolare l’ecosistema delle società satellite in tre strutture che sono state affidate ad altrettanti Chief Operating Officer. I nuovi profili dipenderanno direttamente dall’amministratore delegato Claudio Descalzi.
Più nel dettaglio il piano di riorganizzazione dell’assetto societario prevede la costituzione di una struttura Chief Transition & Financial Officer che verrà guidata da Francesco Gattei e a cui faranno capo sia le attività di definizione della strategia economica e finanziaria di Eni che società come Plenitude ed Enilive che sono attive nella transizione energetica. L‘attuale struttura Natural Resources muterà poi nome in Global Natural Resources e sarà guidata Chief Operating Officer Guido Brusco. A questo compartimento faranno riferimento tutte le leve tecniche, operative e di ingegneria per la realizzazione dei progetti di Eni. Per finire ci sarà poi la struttura Industrial Transformation che sarà guidata dall’Operating Officer Giuseppe Ricci e si occuperà di tutte le attività di ristrutturazione e trasformazione industriale della chimica.
Il piano di riorganizzazione di Eni è quindi molto vasto e non potrebbe essere diversamente visto che la società punta apertamente a rafforzare le eccellenze operative dei business nuovi e tradizionali e al tempo stesso portare a completamento la trasformazione industriale della chimica e del downstream tradizionale.
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Quali conseguenze sui prezzi delle azioni Eni?
Dal punto di vista tecnico le azioni Eni sembrano proprio essere ad un bivio. La direzione che i prezzi potrebbero prendere dipenderà dalla tenuta di quota 13,7 euro. Se tale valore dovesse reggere, Eni finalmente potrebbe riuscire a riportarsi prima a 14 euro e in seconda battuta nell’area tra i 14,20 e i 14,30 euro.
Questo range è di fondamentale importanza perchè è proprio qui che passa la media mobile a 50 giorni. L’eventuale superamento di questi livelli potrebbe quindi spingere le quotazioni anche fino a 14,50 euro. Se però quota 13,7 euro non dovesse reggere (scenario opposto a quello che è in atto oggi sul titolo) allora non sarebbe da escludere anche una discesa fino a 13,5 euro ossia i minimi dell’anno.
La situazione di incertezza che le azioni Eni attraversano è ben rappresentata dai più recenti giudizi che gli analisti hanno espresso sulle due quotate. Exane e Berenberg sono intervenuti sul titolo del Cane a Sei Zampe confermando il rating neutral. Il prezzo obiettivo espresso dai due analisti è molto simile: 15 euro nel primo caso e 15,8 euro nel secondo. Il potenziale di upside c’è ma in entrambi i casi appare molto contenuto e infatti i due analisti non dicono di comprare.
Concludiamo ricordando ai lettori che per investire in azioni Eni si può operare in modo diretto ossia comprando azioni reali oppure attraverso i CFD azionari. In questo caso si può fare trading sia al rialzo che al ribasso usando la leva finanziaria.
Piattaforme consigliate per fare trading sulle azioni Eni
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