
Tra i titoli da tenere d’occhio nella seconda seduta della settimana c’è Eni. La quotata del Cane a Sei Zampe ha aperto le contrattazioni con una flessione dello 0,11 per cento mantenendosi però sopra ai 14 euro. Da titolo ci si poteva attendere di più alla luce delle recenti novità che hanno interessato la controllata Enilive. Nonostante un avvio di scambi piuttosto freddo, però, non è da escludere che il citato catalyst possa iniziare a pesare nelle fase successive.
In questo contesto diventa quindi fondamentale capire come andarsi a posizionare sul titolo del colosso oil. Nel nuovo anno le azioni Eni si sono apprezzate del 4 per cento e anche su base mensile c’è una progressione di circa l’1,5 per cento. Si tratta quindi di comprendere se dalle novità su Enilive possa arrivare o meno una ulteriore spinta in avanti.
Prima di analizzare la notizia, ricordiamo che essendo Eni un titolo italiano rientra nel discorso sul trading nazionale che di recente è stato lanciato da eToro. In pratica il noto broker introducendo un conto in Euro sugli asset denominati nella moneta unica, tra cui le azioni italiane, ha tagliato i costi di conversione valutaria.
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Eni e KKR: nuovo accordo per l’incremento della partecipazione in Enilive
Come accennavamo in precedenza, Eni e il fondo Usa KKR hanno siglato un nuovo accordo per aumentare la partecipazione di KKR in Enilive, la società di Eni specializzata in bioraffinazione, produzione di biometano e soluzioni di smart mobility.
L’intesa prevede l’acquisto da parte di KKR di un ulteriore 5 per cento del capitale sociale di Enilive, per un investimento aggiuntivo di 587,5 milioni di euro. Al termine di questa operazione, KKR avrà portato la sua partecipazione complessiva al 30 per cento del capitale di Enilive, mentre Eni manterrà il controllo e il consolidamento della società.
Le parti hanno specificato che l’accordo si inserisce nel contesto della collaborazione avviata tra KKR ed Eni lo scorso ottobre, che aveva già previsto l’acquisizione da parte di KKR del 25 per cento del capitale di Enilive. Il completamento di questa prima fase è atteso per il prossimo mese. L’investimento si basa su una valutazione post-money di Enilive pari a 11,75 miliardi di euro in termini di Equity Value per il 100 per cento del capitale sociale.
L’operazione coinvolge anche l’ingresso di co-investitori di rilievo internazionale, tra cui importanti fondi pensione, confermando la solidità e l’attrattività del modello di business di Enilive. La società è impegnata nell’offerta di soluzioni integrate e nella progressiva decarbonizzazione dei servizi per la mobilità sostenibile.
Senza addentrarci nei dettagli di tipo tecnico, è un dato di fatto che l’ulteriore investimento in Enilive dimostra l’efficacia della strategia satellitare di Eni, finalizzata ad attrarre capitali esterni per segmenti di business specifici. Questo approccio consente una crescita indipendente delle singole realtà e valorizza il loro potenziale sul mercato.
L’accordo è soggetto alle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Il closing dell’acquisizione del 5 per cento aggiuntivo sarà perfezionato dopo il completamento di tali procedure previste per legge.
Cosa fare con le azioni Eni dopo la mossa di KKR?
Nonostante il ribasso in atto oggi, le azioni Eni continuano a scambiare in un’area molto prossima ai 14,1 euro che rappresentano i massimi degli ultimi due mesi. Nulla di cui meravigliarsi perchè, come abbiamo messo in evidenza prima, è da inizio anno che il titolo sta performando bene.
Lato tecnico se le azioni Eni dovessero riuscire a lasciarsi alle spalle l’avvio di scambi con il freno a mano inserito che sta caratterizzando la prima parte della seduta, i prezzi potrebbero salire fino a 14,50 euro. Nel caso di ulteriore rafforzamento anche sopra questo livello, nel mirino andrebbero poi quei 15 euro che altro non sono che i massimi degli ultimi mesi.
Attenzione all’eccesso di ottimismo, però, perchè il fatto che l’aumento della quota di KKR nel capitale di Enilive non abbia scaldato più di tanto il titolo potrebbe anche indurre a pensare che questo possa essere il primo segnale di un ribasso delle quotazioni (il che ci starebbe anche considerando la mini corsa che è in atto da inizio anno). In tal caso non è da escludere che le quotazioni possano scendere anche sotto ai minimi della scorsa settimana ubicati a quota 13,75 euro per poi portarsi a ridosso del livello significativo dei 13,5 euro.
Insomma la situazione è molto dinamica e fluida ed è anche per questo che le azioni Eni si possono considerare una buona occasione di investimento. Una prospettiva che di certo non può non interessare i trader che sono interessati a speculare sulla quotata anche ricorrendo a strumenti derivati come i CFD.
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