Il titolo Eni avanza sopra i 14,3 euro nel primo pomeriggio contro un Ftse Mib in rialzo dello 0,6 per cento. A spingere gli acquisti sulle azioni Eni sono fondamentalmente due driver: l’annuncio del piano di rilancio di Versalis e la cessione del 25 per cento di Enilive, società della mobilità green, al fondo Usa KKR. Entrambe le novità sembrano essere state interpretate positivamente dagli investitori che infatti spingono al rialzo la quotata del Cane a Sei Zampe.
Come si può vedere dal grafico in basso, la progressione in atto oggi sulle azioni Eni (+1 per cento nel primo pomeriggio) permette al titolo di consolidare il segno verde mensile ora pari all’1,4 per cento. Un effetto positivo solo a metà però, visto che l’andamento del titolo da inizio anno continua ad essere negativo per oltre l’8 per cento.
Detto questo, come posizionarsi sul titolo Eni?
Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare nel dettaglio proprio le due novità che hanno interessato il Cane a Sei Zampe. Prima di procedere ricordiamo che anche se non si è interessati a comprare azioni Eni vere è possibile comunque speculare sul titolo attraverso i CFD.
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Arriva il piano di rilancio di Versalis
Eni ha reso noto di aver definito il piano di rilancio di Versalis, controllata attiva nel business della chimica. Il rilancio, hanno fatto sapere dal Cane a Sei Zampe, avverrà attraverso politiche di decarbonizzazione. Versalis aveva chiuso il secondo trimestre 2024, con una perdita operativa proforma adjusted pari a 222 milioni di euro, in forte aumento rispetto al rosso dell’anno precedente.
Il piano di trasformazione varato dal Cane a Sei Zampe prevede 2 miliardi di euro di investimenti e una riduzione delle emissioni pari a circa 1 milione di tonnellate di CO2 vale a dire il 40 per cento delle attuali emissioni di Versalis in Italia. Il progetto di rilancio prevede la chiusura delle attività degli impianti cracking di Brindisi e Priolo nonchè di quelle relative al polietilene a Ragusa e la parallela realizzazione di nuovi impianti industriali coerenti con la transizione energetica e la decarbonizzazione dei vari siti industriali.
A seguito del processo di trasformazione è previsto un impatto positivo per quello che riguarda i livelli occupazionali. Il management del Cane a Sei Zampe ha reso noto che il piano sarà implementato entro il 2029 e punterò tutto sugli investimenti nelle nuove piattaforme della chimica da rinnovabili, circolare e per prodotti specializzati, tutti settori che sono visti in rapida crescita.
Fondamentalmente obiettivo del piano è quello di ridurre in modo drastico l’esposizione di Versalis alla chimica tradizionale, un settore che oramai da anni è in forte crisi non solo a livello italiano ma anche europeo.
KKR rileva il 25% di Enilive da Eni
La seconda notizia price-sensitive che ha al centro Eni, riguarda l’acquisizione del 25 per cento del capitale della controllata Enilive da parte degli americani di KKR. L’importo dell’investimento per il fondo Usa è di 2,94 miliardi di euro ed è così strutturato:
- 2,44 miliardi tramite l’acquisto di azioni Enilive da Eni
- 500 milioni attraverso un aumento di capitale sottoscritto da KKR da verrà realizzato dalla quotata italiana prima del completamento della transazionea
Nel complesso l’intesa implica una valorizzazione di Enilive per complessivi 11,75 miliardi di euro.
Secondo i vertici del Cane a Sei Zampe, l’intesa con KKR porterà alla sintesi tra la storica capacità del gruppo italiano di sviluppare business energetici ad alta crescita e la vasta esperienza del fondo americano nelle politiche di investimento in progetti a lungo termine sia nel settore dell’energia che in quello delle infrastrutture. Enilive trarrà enorme beneficio da questa sintesi.
Tra l’altro lo stesso Cane a Sei Zampe ha affermato che l’operazione di ingresso di Enilive è fondamentale importante per la riduzione della posizione finanziaria netta della controllata (risultato che sarà raggiunto attraverso proprio l’aumento di capitale da 500 milioni di euro) preservando al tempo stesso il mantenimento del controllo su Enilive. L’operazione, infine, creerà le condizioni per lo sviluppo di un business ad alto potenziale.
Come messo in evidenza dall’amministratore delegato Claudio Descalzi, grazie proprio al supporto di KKR, Enilive sarà in grado di capitalizzare i suoi ambiziosi piani di crescita e al tempo stesso continuare a fornire soluzioni di transizione energetica reali e scalabili.
Cosa fare con le azioni Eni in borsa
La situazione grafica di Eni lascia ipotizzare che la seduta di borsa di oggi sia destinata a chiudersi in verde anche perchè lo stesso Ftse Mib ha un’impostazione al rialzo. Di recente il titolo si è visto ribadire il rating buy sia dagli analisti di JP Morgan che da quelli di Intermonte e l’overweight dagli esperti di Barclays.
C’è però un “limite” a tutte e tre queste valutazioni: tutti e tre gli analisti hanno tagliato il target price che nel primo caso è stato rivisto al ribasso a 18 euro, nel secondo a 16,5 euro e nel caso di Barclays da 19 euro a 17.5 euro. Gli esperti inglesi, in particolare, hanno posto l’accento sulla continua debolezza del contesto macroeconomico che va ad impattare sugli utili del comparto energetico.
Nonostante il triplo downgrade di target price è però presente ancora un discreto potenziale di upside rispetto a quelle che sono le attuali valutazione del Cane a Sei Zampe. Tra l’altro non è da trascurare il fatto che domani è attesa la pubblicazione dei conti trimestrali della quotata (ne abbiamo parlato in questo articolo dedicato alle previsioni del consensus).
Chi volesse comprare azioni Eni in vista dell’appuntamento con i conti può operare sia con piattaforme di broker come eToro che con quelle di banche come Fineco:
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