Dopo la contrazione messa a segno ieri, le azioni Eni si sono riportate sui livelli di mercoledì vale a dire in area 14,5 euro. Come si può vedere dalla tabella in basso, la prestazione odierna (+0,8 per cento il parziale) è leggermente migliore rispetto a quella del Ftse Mib (+0,64 per cento per il paniere di riferimento). Grazie al rialzo in atto oggi, Eni consolida la prestazione messa a segno nell’ultimo mese che è ora pari al 3,5 per cento mentre da inizio anno resta il rosso del 6 per cento.
Queste variazioni percentuali molto ambigue, potrebbero indurre a pensare che Eni sia destinata a muoversi con incertezza nel breve termine. In realtà tra gli investitori si sta facendo largo un’ipotesi molto suggestiva: azioni Eni a 15 euro. Quanto è davvero fattibile questo obiettivo? Visto che nelle ultime settimane non ci sono stati aggiornamenti di rating e di target price sul titolo da parte degli analisti (nelle settimane centrali di agosto sulla borsa di Milano c’è da sempre poco movimento), cercheremo di capirlo attraverso l’analisi tecnica. Pronti quindi a conoscere i livelli del Cane a Sei Zampe da tenere d’occhio?
Cosa dice l’analisi tecnica sulle azioni Eni
Visto il clima positivo che caratterizza oggi la borsa di Milano e fermo restando il supporto derivante dall’andamento della quotazione petrolio, si può pensare che il prezzo delle azioni Eni possa riportarsi in area 14,6 euro ossia sui livelli dello scorso lunedì. Se così fosse si verrebbe a riformare un trend al rialzo con le quotazioni che si potrebbero spingere anche verso quota 14,75 euro. Tale livello verrebbe a coincidere con i massimi dell’ultimo trimestre. Si tratta di un target ambizioso (non semplice da conseguire anche a causa dell’assenza di forti elementi di visibilità) che però potrebbe poi spianare la strada ai 15 euro. Centrando questo target, il titolo riuscirebbe a chiudere il gap-down che si era aperto a metà maggio scorso. Dopo i 15 euro ci sono tutta una serie di resistenza la cui violazione, sulla base delle stesse ragioni indicate in precedenza, sarebbe molto difficile.
Come sempre c’è anche lo scenario opposto che è quello ribassista. Se il verde non dovesse resistere (sempre possibile visto che l’andamento del Cane a Sei Zampe è connesso sempre con quello del greggio) allora ci potrebbe essere una inversione di rotta con i valori che, a quel punto, potrebbero anche scendere fino all’area tra i 14,3 e i 14,2 euro dove è presente la media mobile a 50 giorni. Un ribasso ulteriore potrebbe mettere in pericolo la tenuta stessa dei 14 euro.
Le due prospettive sono del tutto antitetiche tra di loro.
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Le ultime notizie su Eni arrivano dalla Sicilia e dal buy-back
Ogni trader sa perfettamente che da sola l’analisi tecnica serve a poco. Importantissimo è anche saper cogliere l’eventuale impatto delle cosiddette notizie price sensitive. Visto il periodo anche esse scarseggiano, tuttavia qualche news di interesse è arrivata dalla Sicilia. Nei giorni scorsi i vertici del Cane a Sei Zampe hanno reso noto di aver iniziato la produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea nel Canale di Sicilia.
Argo Cassiopea viene considerato il più importante progetto di sviluppo a gas in Italia ed è centrale nelle strategie del management del Cane a Sei Zampe sia per quello che riguarda la sicurezza energetica che per quanto concerne il discorso delle basse emissioni. L’attività presso Argo Cassiopea vede Eni collaborare in joint venture con il partner Energean. Il gas proviene da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nei mesi scorsi nel Canale di Sicilia e sarà trasportato attraverso una condotta sottomarina di 60 km di lunghezza fino agli impianti di trattamento di Gela dove avverrà l’immissione nella rete nazionale.
Oltre all’annuncio relativo all’avvio di Argo Cassiopea, una seconda notizia ha interessato il Cane a Sei Zampe negli ultimi giorni. Parliamo dell’aggiornamento sul piano di buy-back. Il colosso petrolifero ha fatto sapere di aver acquistato nel periodo compreso tra il 12 e il 16 agosto 2024 3.189.700 azioni proprie, pari allo 0,10 per cento del capitale sociale. Il prezzo medio ponderato a cui è avvenuta l’operazione è stato di 14,4175 euro per azione per un controvalore complessivo di 45.987.443,09 euro. L’operazione è avvenuta nell’ambito della seconda tranche del programma di buyback. Questo secondo step del buyback è partito lo scorso 13 giugno e da allora il Cane a Sei Zampe ha comprato 28.485.798 azioni proprie pari allo 0,87 per cento del capitale sociale per un controvalore complessivo di 405.797.412,56 euro.
Tenendo conto delle azioni proprie che sono già in portafoglio e degli acquisti effettuati dall’avvio del programma di buyback in data 27 maggio 2024, il Cane a Sei Zampe ha ora in mano 125.106.870 azioni proprie che sono pari al 3,81 per cento del capitale sociale.
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