Dopo il ribasso messo a segno nella seduta di borsa di lunedì anche nella giornata di ieri le azioni Enel hanno chiuso con il segno negativo. La recente presentazione del nuovo piano strategico e la decisione di aumentare il dividendo Enel 2025 non sembrano aver catturato l’attenzione degli investitori. Ad accendere invece un faro sulle azioni Enel sono stati gli analisti.
Nella sola giornata di ieri sono arrivate due diverse valutazioni sulla quotata da parte di altrettanti esperti. Ad esprimersi sulle prospettive del titolo sono stati gli analisti di Mediobanca e quelli di Goldman Sachs. Possiamo subito dire che le loro decisioni non sono state convergenti (la prima ha tagliato il target price mentre la seconda lo ha rivisto al rialzo) tuttavia la nuova valutazione che è emersa proprio in scia alle ultime modifiche è molto simile.
Prima di scendere nel dettaglio del giudizio, ricordiamo ai lettori che i cambi di rating e di target price sono sempre un fattore in grado di dare visibilità ad un titolo. Una situazione che può essere cavalcata sia considerando la possibilità di comprare azioni reali che speculando attraverso strumenti derivati come i CFD. Tutti i broker indicati nella tabella in basso permettono di fare CFD trading sulle azioni Enel.
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Fin dove possono salire i prezzi di Enel
Da inizio 2024 le azioni Enel hanno perso circa un punto percentuale mentre il raffronto mese su mese fa emergere un passivo del 9 per cento. Se il titolo è rimasto più o meno sugli stessi livelli nel lungo periodo, nel breve termine ha invece registrato un deprezzamento.
Proprio in questo contesto si inserisce la decisione degli analisti di Mediobanca di alzare il prezzo obiettivo. Piazzetta Cuccia ha portato il target price su Enel dal precedente 7,9 euro a 8,2 euro. Parallelamente gli esperti hanno ribadito il rating outperform e quindi la loro prospettiva è che le azioni Enel facciano meglio del mercato. Un target più alto implica un maggiore potenziale di upside rispetto agli attuali prezzi del titolo attestati in area 6,63 euro.
Nella loro nota valutativa gli analisti hanno posto l’accento proprio sulla recente presentazione del piano industriale al 2027 del Gruppo Enel. Tra i target più interessanti indicati nel plan, Piazzetta Cuccia ha evidenziato la voce investimenti (saranno pari a 43 miliardi di euro, in rialzo di circa 7 miliardi rispetto al precedente piano) e la voce dividendo (a partire dal 2024 la cedola minima di Enel sarà pari a 0,46 euro per azione con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70 per cento sull’utile netto ordinario dal 2025).
Come accennato in precedenza, la valutazione di Goldman Sachs sembra muoversi in modo diametralmente opposto a quella di Mediobanca contenendo un downgrade sul target price. In realtà, però, i due giudizi convergono verso un giudizio intermedio. Tanto per iniziare anche per Goldman Sachs la view su Enel è bullish. La banca d’affari americana ha infatti ribadito la sua indicazione bullish sul titolo. Il target price, invece, è stato abbassato a 9 euro ma è comunque più alto rispetto a quello di Mediobanca.
Fin qui le più recenti valutazioni degli analisti su Enel.
Ma cosa dice l’analisi tecnica sulla quotata?
E’ palese che nel breve termine la curva sembra essere impostata al ribasso. Attenzione, però, perchè potrebbero presto manifestarsi segnali di un allentamento del momento ribassista che accompagna il titolo da un mese (basta dare un occhio ai dati sulla prestazione nell’ultimo mese). In tal caso è da attenzionare la resistenza del titolo in area 6,69 Euro. Il primo supporto dei prezzi è invece a 6,521. Graficamente la situazione è quindi stimolante e può essere cavalcata per entrate sul titolo. L’utilizzo di strumenti di tipo derivato come i CFD permette di operare a leva aumentando la portata dell’investimento (sale però il livello di rischio).
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