Tra le quotate che sono riuscite a gestire al meglio una settimana difficilissima per l’azionario italiano c’è Enel. Il titolo del colosso elettrico ha infatti archiviato l’Ottava con un ribasso di “solo” il 3,3 per cento che appare poca cosa a fronte dei passivi pesantissimi rimediati da alcune quotate del settore bancario (Unicredit ha perso il 10,3 per cento), dai titoli petroliferi (Tenaris ha perso il 10,6 per cento) e anche da alcuni industriali come Stellantis che ha perso il 9,7 per cento.
A consentire alle azioni Enel di reggere l’urto del sell-off dell’azionario, oltre alla sua natura di utility, sono stati anche i buoni conti semestrali diffusi dalla quotata nel corso dell’Ottava e soprattutto le incoraggianti aspettative sui risultati di tutto il 2024 comunicate al mercato proprio ad inizio agosto.
Proprio sulle previsioni Enel 2024 sarà focalizzato questo post.
Cosa si attende il consensus sul 2024 di Enel
Sono state ben 23 le banche d’affari che hanno valutato le prospettive di Enel per tutto l’esercizio in corso. Il risultato è un consensus molto vasto e in quanto tale ben rappresentativo di quella che può essere l’effettiva evoluzione dell’utility nell’anno in corso.
Ma vediamo i numeri. Stando alle stime la quotata dovrebbe chiudere il 2024 con un margine operativo lordo MOL pari a 22,66 miliardi di euro. Si tratta del dato medio mentre l’intervallo di stima è compreso tra 21,95 miliardi di euro e 23,19 miliardi. In pratica per l’analista con la view più ottimistica, Enel dovrebbe mettere a segno un MOL pari a 23,19 miliardi mentre per gli esperti più “negativi” il margine operativo lordo a fine anno dovrebbe fermarsi a 21,95 miliardi di euro.
Scendendo nel conto economico, le previsioni indicano poi un utile netto ordinario pari a circa 6,78 miliardi di euro (dato medio) con un range compreso tra un minimo di 5,84 miliardi – dato peggiore – e un massimo di 7,18 miliardi di euro – previsione migliore). Conseguentemente a questi dati l’utile netto per azione di Enel a fine 2024 è visto a 0,67 euro (minimo di 0,64 euro e massimo di 0,71 euro).
Per quello che riguarda il debito, l’indebitamento netto di Enel a fine anno è visto a quota 54,23 miliardi di euro. In questo caso la forchetta di previsione va da un minimo di 1,61 miliardi a un massimo di 56,4 miliardi di euro.
Ricordiamo che il management della quotata, in occasione della presentazione dei conti semestrali, aveva confermato i target fissati per fine anno, anticipando che l’esercizio si sarebbe concluso nella parte alta del range della guidance comunicata ai mercati nell’ambito della presentazione del nuovo piano strategico.
Quale è adesso il valore più giusto per le azioni Enel?
A seguito della presentazione dei conti semestrali, le azioni Enel avevano incassato ben tre valutazioni positive da parte di altrettanti analisti. Citi, confermando il rating buy, aveva incrementato il prezzo obiettivo dal precedente 7 euro a 7,4 euro. Rispetto a quelle che sono le quotazioni attuali dell’utili, tale nuovo target implica un buon potenziale di upside.
Tuttavia gli esperti più generosi con Enel sono stati quelli di Goldman Sachs che, sempre nei giorni scorsi, avevano alzato il prezzo obiettivo da 8,75 euro a 9 euro confermato il consiglio di comprare. La nuova valutazione di Goldman Sachs implica un ottimo potenziale di upside per l’utility.
Anche Mediobanca era e resta bullish sulle azioni Enel con prezzo obiettivo che, in questo caso, era stato alzato da 7,70 a 7,90. Andando ancora più a ritroso una view positiva era stata espressa a fine luglio sulle azioni Enel da Jefferies.
Tirando quindi le somme, solo nel mese di agosto, abbiamo ben tre valutazioni bullish sulle azioni Enel a cui si aggiungono previsioni sull’esercizio 2024 molto robuste. Inutile dire che queste indicazioni non possono non piacere ai trader che ora possono comprare azioni Enel sia con broker come eToro che con banche come Fineco.
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