L’ultima seduta di borsa della settimana prima della lunga pausa pasquale si è chiusa all’insegna di Enel. Il colosso del settore elettrico, dopo essere rimasto ai piani alti del paniere di riferimento di Piazza Affari per gran parte della seduta, ha trovato il guizzo finale chiudendo in vetta. Come si può vedere dal grafico in basso, alla fine l’apprezzamento di Enel è stato del 3,3 per cento contro un Ftse Mib che ha chiuso avanti dell’1,3 per cento. Grazie alla progressione, il prezzo delle azioni Enel si è quindi portato a 5,84 euro, il 26 per cento in più rispetto alle quotazioni di sei mesi fa.
Il titolo del colosso elettrico sembrerebbe godere di una forte visibilità che è supportata da un catalizzatore potenzialmente in grado di fare la differenza che si è imposto proprio negli ultimi giorni. Stiamo parlando del piano di buyback da 2 miliardi di euro che è finito al centro delle indiscrezioni di stampa. Stando a quanto riportato dai rumors, è molto probabile che l’assemblea degli azionisti in programma per il prossimo 10 maggio possa essere chiamata ad approvare un nuovo programma di buyback fino a 500 milioni di azioni. Il programma dovrebbe avere una durata di 18 mesi e praticamente dovrebbe segnare il passo del precedente programma di buyback previsto in scadenza per novembre 2023. Il vecchio programma di acquisto di azioni proprie sarebbe congedato con 7 mesi di anticipo.
Ricordiamo che proprio nell’ambito del vecchio programma (divenuto operativo a giugno dello scorso anno), il colosso elettrico ha acquistato solo 2,7 milioni di azioni, pari allo 0,027 per cento del capitale.
Le indiscrezioni sul buyback sono state valutate positivamente dagli analisti di Equita. Questi ultimi proprio oggi hanno confermato il rating buy sulle azioni Enel con target price a 6,6 euro. Considerando che oggi le azioni Enel scambiano a 5,8 euro, non si può non evidenziare il buon potenziale di rialzo del titolo.
Ma torniamo al nuovo buyback di Enel.
Come mai il management della quotata ha deciso di passare ad un nuovo piano congedando in anticipo quello di prima? Stando alle indiscrezioni di stampa, l’obiettivo del nuovo buyback è quello di contribuire al sostegno della liquidità del titolo stesso ed evitare che si possano creare movimenti di prezzi anomali a causa di due situazioni contrarie: un eccesso di volatilità o, all’opposto, a una scarsa liquidità degli scambi.
Ad ogni modo, il buyback per entrare in vigore dovrà essere approvato dall’assemblea degli azionisti. La stessa assemblea che sarà chiamata a dare il suo via libera allo stacco del saldo dividendo Enel 2023, relativo all’esercizio 2022, che è pari a 0,2 euro. La cedola a titolo di saldo si somma a quella di acconto, pari ad altri 0,2 euro, che sono stati già staccati da Enel.
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