Le azioni Enel non sono riuscite nell’impresa di mettere in fila la terza seduta tinta di verde. Dopo una giornata vissuta sulle montagne russe, Enel ha tagliato il traguardo con un frazionale ribasso dello 0,03 per cento a quota 6,42 euro. Tuttavia grazie soprattutto al rally registrato nella giornata di ieri (verde di oltre 2 punti percentuali in scia al rimbalzo del Ftse Mib), la performance settimanale del colosso elettrico è addirittura positiva dell’1 per cento (rialzo non di poco conto se si considera quello che invece è stato l’andamento negativo del paniere di riferimento di Piazza Affari). Come si può notare dal grafico in basso, le azioni Enel su base mensile sono in calo del 4 per cento mentre anno su anno emerge una progressione dell’8,3 per cento.
L’andamento di Enel nelle ultime tre sedute (inclusa quella odierna che si è praticamente chiusa sulla parità) è stato condizionato dalla nota di HSBC sulle prospettive della quotata. Nel report è ovviamente contenuto il rating della società, il prezzo obiettivo ma soprattutto c’è una chiara indicazioni su uno dei fattori che più interessano chi è solito investire in azioni: le previsioni sul dividendo. In particolare gli analisti hanno fatto riferimento alle stime sul dividend yield Enel relativo all’esercizio 2024, 2025 e 2026.
Vediamo nel dettaglio.
Ecco quale sarà il rendimento del dividendo Enel dei prossimi anni
Nel report redatto da HSBC si afferma che per l’esercizio 2024 il payout atteso è pari al 70 per cento. Sulla base di questo dato gli esperti hanno quindi calcolato il rendimento del dividendo in relazione al periodo compreso tra il 2024 (esercizio in corso) e il 2026. Ebbene il dividend yield in ognuno di questi anni dovrebbe essere compreso tra il 7 e l’8 per cento.
Se tale ipotesi dovesse essere confermata si tratterebbe di uno dei rendimenti da dividendo più interessanti tra quelli delle quotate del Ftse Mib. Una prospettiva che non può non far piacere ai trader che hanno già in portafoglio azioni Enel e a quelli che stanno considerando la possibilità di aprire una posizione sulla quotata.
Sempre nel report di HSBC c’è poi un riferimento anche al settore. Gli analisti prevedono una crescita selettiva delle rinnovabili su tutti i mercati principali con buoni ritorni di capitale. Inoltre la prospettiva del settore è quella di investimenti continui nelle reti che hanno una regolamentazione stabile. In questo contesto la preferenza degli analisti di HSBC va appunto ad Enel grazie a due punti di forza: la citata politica dei dividendi e la solidità del bilancio.
Nulla di cui stupirsi visto che le azioni Enel sono da sempre tra le più amate tra gli investitori italiani.
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Fin dove possono arrivare i prezzi di Enel?
Alla luce delle previsioni sul dividend yield atteso per i prossimi esercizi, gli esperti di HSBC non hanno dubbi: le azioni Enel sono da comprare (rating buy). Il titolo per gli analisti può salire fino a 7 euro: questo è il prezzo obiettivo. Tenendo conto di quelle che sono le attuali quotazioni del colosso elettrico, comunque è presente un discreto potenziale di upside.
La valutazione bullish degli analisti di HSBC è condivisa da Equita sim che proprio ieri ha confermato il rating buy e il target price a 7,7 euro. Il consiglio è sempre quello di “comprare azioni Enel“, tuttavia il potenziale di rialzo che scaturisce da questo secondo prezzo obiettivo è maggiore rispetto a quello precedente.
Nella nota della sim milanese, l’accento viene posto sul recente esito dell’asta capacity market indetta da Terna con cui sono stati assegnati i contratti relativi alla capacità disponibile per il sistema elettrico per il prossimo anno. Nella gara Enel si è aggiudicata contratti per per 11,5 GW su un totale di 42 GW. Secondo la valutazione di Equita, tenendo conto che nel complesso, l’asta avrà un costo per il sistema in crescita del 50 per cento anno su anno a quota 1,7 miliardi di euro sopra gli 1,13 miliardi di euro del 2024, il prossimo anno ci dovrebbe essere un miglioramento del contributo Enel nell’ambito del Capacity Market. Valutazione positiva sull’esito dell’asta, quindi, ma senza reale impatto sui numeri di Enel.
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