Terremoto sulle azioni Campari in avvio di contrattazioni. Come facilmente immaginabile il titolo, dopo non essere riuscito a far prezzo nei primissimi minuti di scambi, è stato travolto dalle vendite non appena entrato alle negoziazioni per poi essere nuovamente sospeso per eccesso di ribasso da Borsa Italiana. Il titolo, circa mezzora dopo l’avvio ufficiale degli scambi, segna un tracollo del 6 per cento a 7,12 euro. Inutile dire che Campari è la peggiore quotate del Ftse Mib e tutto lascia intendere che possa continuare a rivestire questo poco invidiabile prima per tutta la seduta. Ma come mai si sta delineando questa situazione? Cosa sta succedendo alle azioni Campari?
Dimissioni immediate del CEO di Campari Matteo Fantacchiotti: crolla il titolo
Come abbiamo già messo in evidenza in precedenza, il crollo delle azioni Campari era atteso perlomeno dagli investitori che sono soliti considerare sempre ciò che avviene nel pre-market. Poche ore prima dell’avvio delle contrattazioni, infatti, è arrivata la notizia delle dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di Chief Executive Officer (CEO) e membro del consiglio di amministrazione di Campari. Le dimissioni, come riportato nella nota di stampa, hanno effetto immediato e sono state motivate da non precisate ragioni personali. Il comunicato stampa aggiunge solo che il contratto tra le parti è stato risolto di comune accordo e che sono in corso le negoziazioni con il manager per definire la sua buonuscita.
L’annuncio di Campari sul passo indietro di Fantacchiotti non aggiunge altro. L’unica informazione in più che viene data riguarda il numero di titoli detenuti dall’oramai ex amministratore delegato alla data odierna che sono quantificate in 2.988 azioni della società.
Fantacchioni era arrivato alla guida di Campari appena 5 mesi fa dopo 16 anni di gestione Bob-Kunze Concewitz, il manager che più di tutti ha dato un’impronta allo sviluppo e alla crescita della storica società milanese.
Cosa succederà adesso a Campari?
La domanda che tutti si pongono adesso è cosa avverrà a seguito del passo indietro di Fantacchiotti. Tanto per iniziare cosa avverrà nel management della quotata e in secondo luogo cosa avverrà alle azioni del gruppo milanese.
Per quello che riguarda il primo punto, il consiglio di amministrazione della società ha già fatto sapere di aver nominato Paolo Marchesini e Fabio Di Fede come interim co-CEO e membri esecutivi di un comitato che dovrà occuparsi della transizione della leadership del gruppo Campari. Presidente di questo comitato è proprio quel Bob Kunze-Concewitz che per anni ha guidato la società come CEO. Tecnicamente Kunze-Concewitz ricopre in questa delicata fase di passaggio il ruolo di amministratore non esecutivo di Campari.
La soluzione adottata dal consiglio di amministrazione serve a garantire la continuità nella leadership ma anche ad agevolare il passaggio di consegne. E infatti il gruppo milanese ha fatto sapere di aver già avviato la ricerca del nuovo amministratore delegato.
Azioni Campari da tempo in difficoltà in borsa
Come si può vedere dal grafico in alto, nell’ultimo mese le azioni Campari hanno perso il 13 per cento. A preoccupare di più è però la prestazione da inizio anno che evidenzia un calo del 30 per cento e quella su base annua che è ancora peggiore registrando un rosso del 38 per cento.
Giusto per farsi un’idea sull’andamento del titolo Campari, è sufficiente considerare che a giugno 2023 il titolo scambiava a 12,5 euro mentre ora siamo ad appena 7 euro.
Il vero e proprio collasso di Campari (ora aggravato dalla notizia delle dimissioni irrevocabili del CEO Fantacchiotti) non è ascrivibile direttamente alla quotata quanto a difficoltà crescenti del mercato di riferimento. Come tutte le società impegnate nella produzione di alcolici, Campari risente del rallentamento dei consumi ma anche delle paure su una possibile ripresa della guerra commerciale con la Cina. Pechino, infatti, ha avviato un’indagine anti-dumping su tutti i brand europei dell’alcol tra cui proprio Campari. La situazione quindi non è difficile e le prospettive lo sono ancora meno. Eppure, nonostante questa congiuntura negativa, il management di Campari non ha mai rinunciato a investire e nel corso del 2024 ha completato due acquisizioni molto pesanti: quella dei cognac Courvoisier per 1,2 miliardi e quella del 15 per cento della holding sudafricana Capevin per 82 milioni.
Proprio in merito ai piani per il futuro, Luca Garavoglia, presidente del Consiglio di amministrazione, ha affermato che la società ha dinanzi a sé un futuro solido grazie alla solida organizzazione e alla forte presenza globale. Il manager provando a tranquillizzare i mercati palesemente scossi per l’uscita di scena improvvisa del CEO Fantacchiotti, ha poi aggiunto che l’obiettivo continua a essere la costruzione delle marche mentre, dal punto di vista finanziario, resta prioritaria le generazione di una crescita profittevole e soprattutto capace di sovraperformare il settore di riferimento.
Tenendo conto di come si stanno muovendo le azioni Campari proprio mentre è in corso la redazione del post, si direbbe che le parole di Garavoglia non stiano sortendo l’effetto sperato.
Ricordiamo comunque che anche in fasi drammatiche come quella che attraversa Campari oggi, ci sono occasioni di investimento. Ad esempio con strumenti derivati come i CFD si può speculare al ribasso (short trading).
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Cosa fare con le azioni Campari: comprare o vendere?
Quando un titolo crolla è più che normale essere accarezzati dall’idea di comprare le sue azioni approfittando delle valutazioni più basse. Non ci sembra essere questo il caso di Campari. Il titolo, infatti, potrebbe entrare in una fase di forte turbolenza proprio a causa delle vicissitudini societarie. Chi ha un minimo di esperienza con i mercati finanziari, infatti, sa perfettamente che quando ci sono terremoti al vertice di una quotata (come è nel caso di Campari visto che le dimissioni del CEO non erano attese), si genera una forte preoccupazione su quelle che potrebbero essere le mosse del vertice aziendale. Le fasi di passaggio sono sempre difficoltose ed è appunto per cercare di arginare le tensioni che il consiglio di amministrazione di Campari ha subito provato a rassicurare tutti sulla continuità e la gestione della transizione.
Detto questo va pure messo in evidenza che Campari, proprio nei giorni scorsi, aveva incassato un upgrade da parte degli analisti di Exane. Gli esperti avevano infatti alzato il rating a outperform (farà meglio del settore di riferimento) con target price a 10,2 euro. Nelle settimane precedenti, anche HSBC aveva portato il rating a buy ossia comprare.
Insomma la situazione è di certo molto complessa. La sola cosa certa è che la volatilità sulle azioni Campari potrebbe restare molto alta per tutte le prossime settimane. E alta volatilità significa occasioni di trading da sfruttare sia con broker come eToro che con banche come Fineco.
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