crollo prezzi azioni

Non è un buon momento per le azioni Brembo e Pirelli. Entrambi i titoli oggi risentono dell’andamento negativo del Ftse Mib. Il paniere di riferimento è infatti condizionato dalle recenti dichiarazioni di Powell in merito al prossimo orientamento monetario della FED (ne abbiamo parlato in questo articolo). Nel caso delle due quotate lombarde, però, c’è di più. A spiegare la flessione che caratterizza entrambi i titoli è il particolare contesto che le due quotate stanno attraversando.

In questo post ci soffermeremo proprio sulla situazione di Pirelli e Brembo. Tuttavia prima di scendere nel dettaglio, ci preme evidenziare come il fatto che un titolo sia in ribasso e peggio ancora abbia prospettive ulteriormente ribassiste, non significa che si debba restare lontani da questa quotata. In realtà nel momento in cui un titolo è in calo, si può operare in due direzioni:

  • al rialzo (long) e quindi comprando azioni se si ipotizza che i prezzi siano destinati a rimbalzare dai bassi valori attuali
  • al ribasso (short) se invece si pensa che il calo non sia ancora terminato e che quindi ci saranno ulteriori ribassi

Per investire in entrambe queste direzioni non è necessario operare con strumenti diversi. I CFD sulle azioni, infatti, consentono di fare trading sia al rialzo che al ribasso e quindi di trarre profitto da movimenti di entrambe le direzioni. Per imparare a tradare con i Contratti per Differenza suggeriamo di esercitarsi prima con un conto demo e solo dopo di può passare trading reale. Molto completa è la demo gratuita fornita da eToro. Si può attivare seguendo il link in basso senza lasciare il sito.

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Azioni Brembo: cosa sta succedendo

Brembo è un’azienda italiana specializzata nella produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per veicoli automobilistici e motociclistici. Fondata nel 1961 a Curno, in provincia di Bergamo, Brembo è diventata uno dei principali produttori mondiali di sistemi frenanti per il settore dell’auto.

L’azienda è nota soprattutto per i suoi freni a disco, che vengono utilizzati su vetture di lusso, auto sportive e motociclette ad alte prestazioni. Brembo fornisce componenti frenanti a numerosi marchi automobilistici di prestigio, tra cui Ferrari, Lamborghini, Porsche, BMW, Mercedes-Benz e molti altri.

I freni Brembo sono apprezzati per le loro eccellenti prestazioni in termini di frenata, dissipazione del calore e resistenza all’usura. L’azienda ha sviluppato tecnologie avanzate come pinze freno monoblocco in alluminio, dischi freno in materiale composito e sistemi frenanti antibloccaggio (ABS) per migliorare la sicurezza e le prestazioni dei veicoli.

Oltre ai sistemi frenanti, il fiore all’occhiello della bergamasca produce anche altri componenti correlati, come cilindri freno, tubi flessibili, pastiglie freno e liquido freni.

Recentemente Brembo è balzata agli onori della cronaca per il trasferimento della sede legale in Olanda. Si è trattato di un passaggio che si lega alla strategia di M&A.

Il business di Brembo resterà comunque in Italia mentre la decisione di trasferire la sede legale in Olanda viene presentata come passaggio necessario per procedere con il rafforzamento della vocazione internazionale di Brembo nonchè per potersi avvalere di una solida base per un ulteriore sviluppo su scala globale.

Il presidente esecutivo di Brembo, Matteo Tiraboschi, ha evidenziato che con il trasferimento della sede legale della società in Olanda, sarà possibile adottare una struttura del capitale sociale più flessibile e quindi più coerente con la strategia di sviluppo futuro dell’azienda.

Il punto è che al mercato l’idea di puntare su operazioni di M&A non sembra piacere più di tanto. Oggi le azioni Brembo sono vendute apparentemente per il trasferimento della sede legale in Olanda ma in realtà per le intenzioni future del management.

Il prezzo delle azioni Brembo segna così un ribasso dell’1,8 per cento a quota 13,3 euro. Il ribasso di oggi impatta sulla performance mensile che ora è negativa per l’8 per cento. Tuttavia va evidenziato che Brembo nel corso dell’ultimo anno ha guadagnato il 35 per cento. Stiamo quindi parlando di una quotata che si è apprezzata tantissimo prima del calo attuale.

Azioni Pirelli: il punto della situazione

Tra le opzioni sul tavolo di Brembo c’è proprio la possibile fusione con Pirelli che sarebbe un’ipotesi percorribile sia tenendo conto del business che alla luce dei già presenti legami. Infatti Brembo è azionista di Pirelli per il 6 per cento.

Fondata nel 1872 a Milano, Pirelli è diventata uno dei principali produttori mondiali di pneumatici per veicoli automobilistici, motociclette e biciclette.

Pirelli è famosa per la sua tecnologia e l’innovazione nel campo dei pneumatici ad alte prestazioni. Oltre alla produzione di pneumatici per automobili e motociclette, Pirelli fornisce anche pneumatici per veicoli commerciali, agricoli e industriali. L’azienda ha una vasta gamma di prodotti che si adattano a diverse esigenze di guida, condizioni stradali e climatiche.

A livello di brand, quello di Pirelli è marchio ben riconosciuto a livello globale, associato a qualità, prestazioni e innovazione nel settore dei pneumatici.

Da giorni la società è al centro di un risiko sul futuro della governance. Tutto è scaturito dalla decisione del governo Meloni di esercitare la golden power per contenere il margine di discrezionalità dell’azionista cinese Sinochem (quota del 37 per cento del capitale sociale) in merito alle scelte finanziarie, strategiche e di controllo del colosso della Bicocca.

A questo punto nello scacchiere geopolitico si attende la risposta del gruppo cinese. Ricordiamo che stando ad alcune indiscrezioni già circolate a febbraio, la Sinochem parrebbe intenzionata ad uscire dal settore no core degli pneumatici concentrandosi sul comparto petrolchimico che è il core.

In questo contesto ci sono anche da considerare le mosse del terzo azionista (la cinese Silk Road Fund) che ha in mano il 9 per cento del capitale. Se anche la Silk Road Fund dovesse lasciare assieme alla compatriota Sinochem, ben il 46 per cento del capitale di Pirellis sarebbe libero.

In borsa le azioni Pirelli soffrono tantissimo. Il titolo oggi perde l’1 per cento a quota 4,38 euro. A causa dei numeri ribassi consecutivi, la quotata ha perso il 10 per cento su base mensile. Per chi volesse sfruttare la situazione per entrare si tratta di un momento favorevole anche se su base annua Pirelli resta al rialzo.

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