In un mese di agosto che, dal punto di vista borsistico, è stato caratterizzato da pochi sussulti (eccezione fatta per il profondo sell-off di inizio mese), c’è un titolo che ha fatto la storia a Piazza Affari. Parliamo della multi-utility lombarda A2A che proprio ieri è salita fino a 2,06 euro arrivando ad un passo dai massimi degli ultimi 16 anni. Che i record storici siano nel mirino è evidente anche dal trend in atto nella seduta di oggi che vede la quotata in area 2,05 euro, mezzo punto percentuale in più rispetto a ieri.
L’impostazione grafica dell’utility resta quindi decisamente rialzista e intanto, se i massimi da 16 anni a questa parte sono ad un passo, tutta una serie di altri record vengono aggiornati. Come si può vedere dal grafico in basso, rispetto ad un mese fa il valore delle azioni A2A è più alto del 5 per cento mentre la prestazione da inizio anno è positiva per il 10 per cento e il verde dell’ultimo anno è pari al 18 per cento.
Insomma se c’è una situazione, tra le quotate italiane, che possiamo definire ottimale è proprio quella di A2A. Ma cosa ha dato origine a questo rally del titolo? E soprattutto come comportarsi adesso sulle azioni? C’è ancora tempo per comprare azioni A2A oppure i prezzi sono destinati a prendersi una pausa di riflessione?
Partiamo dall’inizio ossia dai fattori alla base del rally.
Accordo A2A – Gruppo Fera
Dietro alla zampata di A2A verso i massimi degli ultimi 16 anni c’è la notizia dell’accordo tra la stessa utility e il Gruppo Fera. Tecnicamente l’intesa, la seconda nell’ultimo semestre, è un Power Purchase Agreement avente ad oggetto la fornitura di energia green proveniente da un impianto eolico situato in Liguria. L’impianto è di proprietà della Adelasia, una società che risulta controllata interamente da Fera.
L’accordo avrà una durata decennale e prevede l’acquisizione da parte di A2A della produzione rinnovabile del parco eolico Monte Greppino. Il volume di energia andrà a soddisfare il fabbisogno energetico di circa 17 mila famiglie.
Grazie a questa nuova intesa, A2A procede con il suo impegno nello sviluppo dell’energia green sostenendo il percorso verso la transizione energetica e la decarbonizzazione dell’Italia.
Come comportarsi con le azioni A2A
Quando un titolo cresce così tanto, lo spazio potenziale di rialzo può contrarsi se non esaurirsi del tutto. E’ questo il caso di A2A? La view degli analisti sull’utility sembra essere alquanto contrastata. Da una parte ci sono gli esperti di Equita che proprio nelle scorse settimane hanno ribadito il rating hold e il target price a 2,26 euro. Per la sim milanese, le azioni dell’utility sono solo mantenere e il fatto stesso che il prezzo obiettivo sia molto prossimo alla quotazione attuale, suggerisce il ridimensionamento del potenziale di upside.
La prudenza non è però condivisa da Intesa Sanpaolo e da Kepler Cheuvreux che sul titolo dell’utility vantano rating buy (comprare) con target price rispettivamente a 2,3 euro e 2,4 euro.
Insomma non c’è convergenza di vedute e questa è una situazione tipica dei rialzi prolungati.
E allora vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul titolo A2A.
Al netto delle naturali oscillazioni di prezzo, se le azioni A2A dovessero restare sopra ai 2 euro, allora la possibilità di agganciare quei 2,06 euro che varrebbero i massimi degli ultimi 16 anni sarebbe inalterata. Un eventuale allungo verso questo nuovo record pluriennale implicherebbe poi possibile slancio verso i 2,3 euro prima e poi verso quota 2,5 euro. Si verrebbe quindi a configurare un netto trend al rialzo. Come comportarsi in questo caso? Acquisti sopra ai massimi degli ultimi 16 anni potrebbero essere un’insidia e allora sarebbe preferibile entrare nel momento in cui il titolo dovesse ritracciare magari sotto i 2 euro.
Attenzione ai colpi di scena però. Se i prezzi si dovessero spingere troppo sotto quota 1,95, allora non sarebbe da escludere una inversione di trend. In tal caso si potrebbe attivare una dinamica ribassista che potrebbe portare le quotazioni fino a 1,83 euro ossia ai minimi degli ultimi 4 mesi. Da lì, in caso di ulteriore consolidamento del trend al ribasso, non sono da escludere anche discese più ampie.
Insomma a prescindere da quella che sarà la direzione del titolo, l’impressione è che esso possa restare molto attraente nel breve termine. Ricordiamo che per comprare azioni A2A ma anche per fare trading con I CFD sul titolo si possono usare sia broker come eToro che banche come Fineco.
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