Iren è una società italiana quotata operante nel settore dell’energia, dell’acqua e dell’ambiente. La denominazione “Iren” è l’acronimo di “Impresa Risorse Idriche Energia Natura” e ben raffigura l’ampio spettro delle attività svolte dall’azienda, che include la gestione dei servizi idrici, l’approvvigionamento energetico e le iniziative ambientali.
Attualmente Iren è una delle più importanti rappresentanti del settore utility di Piazza Affari. Proprio analizzando l’andamento in borsa della quotata si possono fare interessanti considerazioni. Tanto per iniziare gli attuali prezzi, pari a 1,85 euro, sono praticamente gli stessi di un mese fa ma sono più alti del 37 per cento su base annua. Il titolo è quindi rimasto fermo nel frame temporale più breve fermo restando che anno su anno si sia invece apprezzato tanto.
Nonostante la situazione di immobilismo dell’ultimo mese, la view degli analisti resta comunque positiva. Di questo avviso sono ad esempio gli esperti di Banca Akros e quelli di Equita che, proprio nei giorni scorsi, hanno ribadito la loro indicazione bullish sulla quotata dell’Emilia Romagna. Per entrambi gli analisti, le azioni Iren sono da comprare. Vediamo di capire quali sono le ragioni di questa valutazione così ottimistica e perchè le quotazioni di Iren dovrebbero crescere ancora rispetto ai prezzi attuali.
Akros resta bullish sulle azioni Iren: ecco le motivazioni
Iniziamo dal giudizio che è stato espresso da Banca Akros. Secondo gli esperti la recente presentazione di un’offerta vincolante per l’acquisizione di Egea, potrebbe portare all’acquirente, ossia Iren, interessanti benefici di sinergie di ricavo e di costo anche perchè, dal punto di vista geografico, l’area in cui Egea svolge la sua attività è molto vicina a quella di Iren.
Alla luce di questa valutazione, Banca Akros ha quindi assegnato alle azioni Iren un target price di 2,3 euro che è decisamente più alto rispetto alle valutazioni attuali. Ciò significa che è presente un bel potenziale di upside che può essere sfruttato in ottica bullish.
Azioni Iren da comprare anche per Equita
Anche Equita, nel commentare l’offerta vincolante che è stata presentata per Egea, ha ribadito il rating buy. Il target price assegnato dalla sim milanese è di 2,6 euro, più alto rispetto a quello di Banca Akros e ciò si traduce in un potenziale di upside migliore.
Second Equita, l’acquisizione di Egea ha senso sia dal punto di vista industriale che alla luce della prossimità geografica. Tra l’altro una operazione di acquisizione offrirebbe sinergie e sviluppo congiunto oltre a portare sotto il controllo un concorrente sul territorio.
Dal punto di vista industriale, Egea opera in settori uguali a quelli di Iren e quindi teleriscaldamento, distribuzione acqua, distribuzione gas ma anche vendita di energia. Per quello che riguarda questa attività in particolare, i clienti sono 240mila e valgono un Ebitda potenziale di circa 50 milioni di euro.
Commentando l’offerta vincolate avanzata da Iren, gli esperti di Equita hanno affermato che la proposta permetterebbe alla quotata emiliana di acquisire il controllo del gruppo solo a valle della ristrutturazione del debito. Ad ogni modo, tutti i dettagli dell’operazione saranno resi noti solo nelle prossime settimane e quindi bisognerà attendere allora per saperne qualcosa di più.
Vendendo alle prospettive delle azioni Iren, nel confermare la strategia bullish, Equita ha evidenziato come il titolo stia trattando 9,5 volte il multiplo prezzo-utili e 5,8 volte quello enterprise value/Ebitda. Nel 2023 ci potrebbe essere una crescita del 10 per cento a livello di Ebitda. Si tratta di una ipotesi che potrebbe risultare anche conservativa se si tiene conto che i prezzi dell’energia sono ancora elevati e che il livello di piovosità (necessario per l’attività idroelettrica) è positivo.
View bullish sulle azioni Iren: il focus sull’offerta per Egea
Come si può dedurre da quanto abbiamo detto nei precedenti paragrafi, sia nel caso di Equita che in quello di Banca Akros, il focus è sempre rivolto all’offerta vincolante presentata per Egea. Ad ora non ci sono indicazioni sui parametri e sulle condizioni dell’offerta e quindi il solo aspetto noto è quelo saputo e risaputo da mesi ossia il fatto che il via libera all’operazione sarà condizionato alla ristrutturazione del gruppo.
Ad ogni modo, in base alle indiscrezioni, la proposta dovrebbe avere un contenuto modulato in base al quale Egea dovrebbe essere conferita in un veicolo, con Iren in minoranza con una quota del 49 per cento e le banche creditrici in maggioranza dopo la ristrutturazione del debito. Iren conserverebbe la possibilità di salire a maggioranza solo al termine del rilancio del gruppo Egea che comunque richiederebbe almeno 3 anni per l’attuazione.
Lato operativo, l’offerta vincolante per Egea sembra essere un buon catalizzatore per Iren. Chi volesse investire nelle azioni della multiutility dell’Emilia Romagna può considerare le proposte di questi due broker entrambi affidabili e sicuri.
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