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L'acconto sul dividendo Enel 2025 sarà staccato a gennaio - BorsaInside

Nella seduta di oggi tra i titoli da monitorare fin dal primo minuto di scambi c’è sicuramente Enel. Dopo una lunga attesa il colosso dell’elettricità ha comunicato ieri sera i conti dei primi nove mesi 2024 ma soprattutto ha reso note le decisioni in materia di acconto sul dividendo 2025. Si tratta di due driver potenzialmente molto potenti che quasi sicuramente determineranno una reazione del titolo. Gli investitori che avessero in programma di posizionarsi sulle azioni Enel non possono non tenere conto di queste due informazioni prima di elaborare il loro trade.

Visto che di solito agli azionisti interessa soprattutto l’argomento cedola partiremo proprio dall’esame in materia di remunerazione azionaria.

Acconto dividendo Enel 2025 fissato a 0,215 euro

Da tempo il dividendo Enel viene diviso in due diverse tranche: una di acconto e una di saldo. Nella delibera di ieri, i vertici della quotata si sono espressi sull’ammontare della prima parte della cedola. L’acconto dividendo Enel 2025, relativo all’esercizio 2024, sarà quindi pari a 0,215 euro per azione. Si tratta dello stesso ammontare staccato a gennaio 2024 a titolo di acconto sul precedente esercizio. Fissata anche la data di stacco della prima parte della remunerazione: come da tradizione l’appuntamento con la remunerazione sarà a gennaio, più precisamente il 20/01 ci sarà lo stacco e il 22/01 il pagamento.

Il management ha precisato che l’ammontare dell’acconto sul dividendo 2025 è in in linea con la politica dei dividendi specificata nel Piano Strategico 2022-2024 della quotata.

Tenendo conto del prezzo di chiusura delle azioni Enel nella seduta di borsa del 5 novembre 2024 (pari a 6,815 euro), l’acconto sul dividendo presenta un rendimento del 3,15%. Si tratta di un dividend yield molto interessante anche perchè, questo va sempre ricordato, stiamo parlando di una cedola a titolo di acconto e non del dividendo totale.

A proposito invece del dividendo Enel 2025 complessivo, esso dovrebbe essere pari ad un minimo di 0,43 euro per azione. Si tratta dell’importo di partenza che può essere rivisto solo al rialzo e non certo al ribasso.

Ammontare dell’acconto sul dividendo, suo rendimento e stime sulla cedola complessiva a valere sull’esercizio 2024 sono tre spunti altrettanto interessanti per chi vuole investire in azioni Enel. Per operare non è necessario per forza acquistare azioni reali ma è possibile speculare anche con strumenti derivati come i CFD.

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Conti primi nove mesi 2024 di Enel in chiaroscuro

Enel ha chiuso i primi tre trimestri dell’esercizio 2024 con un calo dei ricavi compensato da un aumento della redditività e da una flessione dell’indebitamento. Nello specifico i ricavi si sono attestati a quota 57,63 miliardi di euro dai 69,53 miliardi di euro di un anno fa evidenziando una contrazione del 17,1 per cento. I vertici della quotata hanno imputato la flessione ai minori volumi di energia termoelettrica prodotti e alle più basse quantità di energia elettrica e gas vendute sui mercati finali in un contesto caratterizzato da prezzi in ribasso.

La flessione del fatturato è stata comunque bilanciata dall’aumento del margine operativo lordo ordinario (MOL) che ha segnato una progressione da 16,39 miliardi a 17,45 miliardi di euro evidenziando un rialzo del 6,5 per cento. A consentire il rialzo dei margini è stato il positivo contributo dei business integrati a partire dalla buona performance delle energie rinnovabili.

Scendendo nel conto economico, l’utile netto ordinario di Enel ha segnato nei primi tre mesi una progressione del 6,2 per cento salendo da 5,03 miliardi a 5,85 miliardi di euro. 

Per finire, per quello che riguarda il debito, alla fine settembre 2024 la voce indebitamento netto risultava essere attestato a quota 58,15 miliardi di euro, in ribasso rispetto ai 60,16 miliardi di inizio anno. La flessione del debito è di certo una buona notizia per la quotata e anche per i suoi azionisti.

Come reagiranno le azioni Enel alla trimestrale?

Nei giorni precedenti alla diffusione dei conti trimestrali di Enel, dagli analisti erano arrivati tutta una serie di report contenenti stime sui risultati. In genere tutte le previsioni della vigilia si orientavano su un aumento dell’Ebitda e un calo del livello di indebitamento. Tali traguardi sono stati in effetti raggiunti dalla quotata. Prima di investire sul titolo, però, è sempre bene confrontare i conti reali di cui abbiamo parlato nel precedente paragrafo proprio con quelle che erano le previsioni della vigilia.

Altro elemento di cui tenere conto sono le stime su tutto l’esercizio 2024. Nell’ambito della pubblicazione della trimestrale, Enel ha confermato tutti i target finanziari relativi all’esercizio 2024. In quest’ottica il management prevede di chiudere l’anno in corso con un margine operativo lordo compreso nel range tra i 22,1 e i 22,8 miliardi di euro e con un utile netto ordinario che si dovrebbe attestare tra i 6,6 e i 6,8 miliardi di euro.

Da evidenziare che il prossimo 18 novembre si terrà il Capital Markets Day di Enel, un appuntamento da cui potrebbero arrivare ulteriori indicazioni sullo stato di salute della quotata e, in particolare, sul piano di investimenti. Il CMD di Enel potrebbe condizionare il titolo più di quanto potrebbe farlo una trimestrale che, in fin dei conti, è molto allineata a quelle che erano le stime della vigilia.

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