azioni Enel

Non è una buona giornata per il titolo Enel. Il colosso del settore elettrico ha infatti aperto la sessione di borsa posizionandosi nelle retrovie del Ftse Mib. Nel corso della mattinata le vendite sono rimaste costanti nonostante il rialzo del Ftse Mib. A metà sessione Enel è la seconda peggior quotata del paniere di riferimento di Piazza Affari. Impossibile non mettere in relazione il deprezzamento del titolo con la pubblicazione dei conti trimestrali avvenuta ieri sera dopo la chiusura degli scambi.

Prima di andare alla ricerca degli aspetti della trimestrale Enel che non sono piaciuti al mercato, iniziamo con le buone notizie, quelle relative al dividendo. Come sempre negli ultimi anni, infatti, anche quest’anno il consiglio di amministrazione di Enel ha deciso di riconoscere un acconto sul dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022). A quanto ammonta? Quando è previsto il suo pagamento?

Acconto dividendo Enel 2023: ammontare e data di stacco

A seguito dell’approvazione dei conti dei primi 9 mesi 2022, il management di Enel ha deliberato lo stacco di un acconto pari a 0,2 euro per azione, in crescita del 5,3 per cento rispetto all’acconto che era stato distribuito a gennaio 2022. La data di stacco della cedola riconosciuta a titolo di acconto è il 23 gennaio 2022 mentre quella di pagamento è il 25 gennaio.

In merito all’ammontare dell’acconto dividendo Enel, la società ha precisato che esso è coerente con la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2022-2024. Ricordiamo che il dividendo Enel 2023, relativo all’esercizio 2022, dovrebbe essere pari a 0,4 euro per azione.

Trimestrale Enel: conti primi 9 mesi 2022

Enel ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio 2022 con un aumento dei ricavi, un ribasso della redditività e una progressione del livello di indebitamento.

Nel dettaglio, i ricavi di Enel sono stati pari a 108,18 miliardi di euro, in rialzo dell’84 per cento rispetto ai 58,79 miliardi di un anno fa. In ribasso il margine operativo lordo ordinario che è sceso da 12,77 miliardi (dato rivisto) a 12,67 miliardi di euro, evidenziando una flessione dello 0,8 per cento. Segno rosso anche per l’utile netto ordinario che ha registrato un ribasso del 9,5 per cento passando da 3,29 miliardi a 2,98 miliardi di euro. Il management ha precisato che la variazione dell’utile è stata un riflesso dell’andamento della gestione operativa ordinaria.

Per quello che riguarda il debito, a fine settembre 2022, l’indebitamento netto della quotata era salito a 69,74 miliardi di euro, rispetto ai 51,95 miliardi di inizio anno a causa degli investimenti del periodo (pari a 9,31 miliardi di euro), al saldo netto delle operazioni di acquisto e vendita di attività e all’effetto cambi.

Questa voce è probabilmente una delle peggiori di tutta la trimestrale Enel. Non è detto che le vendite in atto sulla quotata non siano supportate proprio dall’alto livello di indebitamento raggiunto da Enel.

Visto che il titolo è in ribasso, ricordiamo che operando con i CFD è possibile anche fare short trading. Per imparare ad investire al ribasso su un asset può essere utile fare pratica con la demo eToro.

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Enel previsioni esercizio 2022

Oltre ad aver approvato i conti dei primi 9 mesi dell’esercizio 2022, il management di Enel ha anche fornito delle indicazioni sull’intero anno. I vertici prevedono di chiudere il 2022 con un margine operativo lordo MOL nel range tra i 19 miliardi e i 19,6 miliardi di euro e con un utile netto ordinario che si dovrebbe collocarsi tra i 5 e i 5,3 miliardi di euro.

Quest’ultima è una valutazione in ribasso rispetto alla precedente stima di 5,6-5,8 miliardi di utile netto. Per finire, indebitamento finanziario netto per il 2022 è atteso a un massimo di circa 62 miliardi di euro, in ribasso rispetto ai livelli raggiunti alla fine del terzo trimestre 2022.

Ricordiamo che il prezzo delle azioni Enel nell’ultimo anno ha registrato un ribasso del 37 per cento. La progressione della quotata su base mensile è invece pari al 3,8 per cento.

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