Tra i grandi catalizzatori in grado di condizionare l’andamento dei mercati c’è il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). L’agenda, finanziata dall’Europa, è incentrata su 4 pilastri: giustizia, semplificazione, competitività e pubblica amministrazione. A disposizione dell’Italia ci sono risorse per complessivi 191,5 miliardi di euro. A questo ammontare vanno poi aggiunti ulteriori 30 miliardi di euro messi a disposizione dal governo italiano. Tirando quindi le somme, l’ammontare totale dell’ambito PNRR è pari a oltre 222 miliardi di euro. Si tratta di una cifra enorme, ovviamente spalmata su più anni, che sarà ripartita in sei diverse direttrici.
Prima di analizzare, brevemente, quale è la ripartizione decisa dal governo italiano dei fondi PNRR, una precisazione pratica. Per quale motivo chi è solito investire in borsa dovrebbe conoscere questo argomento? Il motivo è semplice: le imprese coinvolte nel PNRR hanno dinanzi a loro una straordinaria possibilità di sviluppo lungo e duraturo. Ecco perchè un investitore dovrebbe conoscere quali sono i settori di intervento del PNRR.
Avere in mano queste informazioni è fondamentale per capire quali azioni comprare per sfruttare questo driver di portata storica. Importante è anche utilizzare broker affidabili per operare. Un esempio è eToro, la piattaforma di social trading che mette a disposizione un conto demo gratuito per imparare a fare pratica senza rischi.
I sei settori su cui saranno convogliate le risorse del PNRR sono:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (fondi per 40,32 miliardi): i progetti devono favorire l’evoluzione digitale sostenendo le infrastrutture e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese
- Transizione ecologica (fondi per 59,7 miliardi): i progetti devono favorire la rivoluzione green con focus sull’energia prodotta da fonti rinnovabili. Obiettivo di lungo termine è quello di aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici. Rientrano in questo ambito gli investimenti in ricerca e innovazione ma anche lo sviluppo del trasporto pubblico sostenibile.
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile (fondi per 25,40 miliardi): obiettivo al 2026 è quello di rendere il sistema infrastrutturale italiano più moderno, digitale e sostenibile nell’ottica della decarbonizzazione
- Istruzione (fondi 30,88 miliardi): obiettivo è quello di sviluppare il rapporto tra il mondo della ricerca e il mondo produttivo. Il piano prevede di migliorare la propensione all’innovazione delle PMI
- Inclusione e coesione (fondi per 19,81 miliardi): i progetti sono focalizzati sul sostegno all’imprenditorialità femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere. Obiettivi sono l’incremento delle prospettive occupazionali dei giovani ma anche il riequilibrio tra le varie aree del paese.
- Salute (progetti per 15,63 miliardi): il piano prevede il miglioramento delle infrastrutture e delle tecnologie al servizio del settore. Focus sull’innovazione e lo sviluppo di competenze tecnico-professionale, digitale e manageriali del personale.
Questi sono i settori di azione del PNRR. Chi conosce Borsa Italiana sa perfettamente che sul mercato nostrano sono presenti tantissime quotate che operano negli ambiti citati. Ad esempio le quotate che in quale modo sono attive nel settore della digitalizzazione sono una 40ina. Anche la presenza di titolki coinvolti nella rivoluzione verde è molto ampia, basti pensare a Eni o a Enel.
Insomma il PNRR è un’occasione per investire in borsa ma è fondamentale essere selettivi.
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