Tra le quotate che stanno registrando le variazioni di prezzo più consistenti nella seduta di oggi di Borsa Italiana, una citazione particolare la merita Monte dei Paschi. Il prezzo delle azioni della banca toscana è sugli scudi fin dall’avvio degli scambi. Mentre è in corso la redazione del post, MPS scambia a 0,99 euro, in rialzo del 6,45 rispetto alla chiusura di ieri.
Grazie al rialzo in atto oggi, la performance della banca toscana registra una progressione del 6,8 per cento su base mensile. Un dato su tutti è da evidenziare: grazie alla vera e propria corsa a comprare azioni MPS che è in atto oggi, i prezzi hanno messo nel mirino quota 1 euro. Può sembrare “strano” elegiare questo aspetto che, poi i poco informati, potrebbe essere di scarso conto, ma una quotazione MPS a 1 euro, anche alla luce di come si erano messe le cose per la banca fino a un paio di mesi fa, è una circostanza molto incoraggiante.
Come abbiamo avuto modo di mettere in evidenza nel titolo, dietro al rally della banca toscana ci sono i conti preliminari 2021. Sono questi i parametri da analizzare per capire se il prezzo delle azioni banca MPS sia destinato a crescere oppure, se già domani, possa scattare il realizzo. Vediamo quindi nel dettaglio. Monte dei Paschi ha mandato in archivio il 2021 con un utile netto pari 309,5 milioni di euro che si raffronta con la perdita di 1,69 miliardi che era stata contabilizzata nell’esercizio precedente (ricordiamo, però, che il risultato dell’esercizio precedente includeva anche accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 984 milioni di euro.
Scedendo nel conto economico, a fine 2021 le esposizioni deteriorate lorde della banca toscana ammontavano a 4,1 miliardi di euro, in leggero rialzo rispetto al dato del 31 dicembre 2020 quando erano pari a 4 miliardi di euro ma comunque in ribasso rispetto al dato al settembre 2021 (data in cui le esposizioni deteriorate lorde della banca ammontavano a 4,3 miliardi di euro.
Tirando quindi le somme, la presenza di un utile anche significativo e i ribasso dei crediti deteriorati (sia pure solo su base trimestrale) sono elementi positivi che potrebbero aver spinto gli investitori a tornare a comprare azioni MPS in scia ai conti preliminari 2021 (anche perchè le azioni MPS presentavano un prezzo decisamente accessibile a tutti).
C’è poi un terzo elemento che potrebbe aver condizionato positivamente gli investitori nel loro approccio al titolo toscano: l’assenza di ogni shortfall.
E’ stato lo stesso consiglio di amministrazione della banca senese ad evidenziare che, come era già avvenuto nei trimestri precedenti, non è emerso alcuno shortfall. Lo stesso CdA ha però anche ipotizzato che in un arco temporale di 12 mesi dalla data di riferimento, vale a dire entro il 31 dicembre 2022, nel caso in cui l’aggiornamento dei modelli interni alle EBA Guideline si dovesse concludere entro la fine dell’esercizio 2022 non è da escludere che possa emergere uno shortfall di 150 milioni di euro.
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