Torniamo a parlare del titolo Enel perchè la quotata del settore utility è stata citata in un report di Goldman Sachs dedicato alle prospettive del comparto europeo nel 2022. Secondo gli analisti americani, le azioni Enel assieme a RWE e Engie sono le tre top picks del settore utility del Vecchio Continente.

Su tutte e tre le quotate, il rating assegnato da Goldman Sachs è buy (vedremo dopo i rispettivi target price). Per gli esperti Usa, quindi, non ci sono dubbi: le azioni Enel sono da comprare. Questo consiglio può essere seguito oggi non solo da chi ha grandi capitali da investire ma anche dai piccoli trader che operano sul mercato azionario da casa.

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Comprare azioni Enel: il contesto di riferimento

Prima di analizzare nel dettaglio il report di Goldman Sachs sul settore utility, è bene fornire alcune coordinate di fondo. Il 2021 gran parte delle Green Energy Majors (GEMS) hanno sottoperformato il mercato europeo (indice Stoxx Europe 600) di circa il 30 per cento. Ad impattare negativamente sul settore sono state le attese sull’aumento dell’inflazione (e quindi dei tassi di riferimento) che, a loro volta, hanno spinto gli investitori ad allontanarsi dalle attività ad alta intensità di capitale.

Secondo gli analisti di Goldman Sachs, il mercato è attento agli sviluppi della variante omicron e ciò significa che, almeno nella prima parte dell’anno, il settore utility potrebbe evidenziare tendenze molti simili a quelle che si eano imposte nel primo semestre 2021. In particolare, le attese sull’aumento dell’inflazione e il rialzo dei tassi di riferimento (FED in primis) potrebbero condizionare positivamente tutti quei comparti che vantano “un potere di determinazione dei prezzi più forte e una minor intensità di capitale“. 

Per quello che riguarda il settore utility, Goldman Sachs ritiene che il mercato stia sottovalutando il fatto che ben il 65 per cento dell’Ebitda del settore sia protetto dall’inflazione in modo diretto o indiretto. Per il 2022, gli analisti stimano che l’utile per azione del comparto utility supererà il più vasto mercato UE (+9 per cento contro +6 per cento). In questo contesto gli analisti prevedono un upside medio di quasi il 30 per cento per le GEMS. Attenzione perchè eventuali operazioni di M&A potrebbero sostenere ancora di più l’appeal del comparto. 

Insomma secondo Goldman Sachs è tutto il settore ad essere interessante. Chi vuole prendere in considerazione la possibilità di investire su tutto il comparto, dovrebbe sapere che oggi si può tranquillamente operare da una sola piattaforma e un solo account. Per farlo è sufficiente scegliere un broker come ad esempio eToro che ha il vantaggio di offrire sempre la demo gratuita di prova. 

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Comprare azioni Enel: il target price

Concentriamoci adesso sulle azioni Enel che, assieme a Rwe e Engie sono le top picks di Goldman Sachs. Come detto, su tutti e tre i titoli il rating è buy mentre i target price sono rispettivamente: 10,5 euro (Enel), 49,5 euro (RWE) e 18,2 euro (da 17,2 euro nel caso di Engie). Secondo gli analisti americani questi tre titoli offrono la migliore combinazione tra rischio e rendimento. 

Nel caso specifico di Enel, gli esperti della banca d’affari hanno posto l’accento sul forte riassestamento degli utili e sulle robuste opzioni di portafoglio con una rotazione dall’America Latina verso i paesi sviluppati. 

Per la cronaca il titolo Enel in borsa oggi avanza dell’1,05 per cento a quota 7 euro. Nel corso dell’ultimo mese la quotata ha registrato un apprezzamento del 4,65 per cento. Resta invece copiosamente negativa la performance su base annua che evidezia un ribasso di oltre il 21 per cento. 

Anche Equita dice: comprare azioni Enel

Gli analisti di Goldman Sachs non solo i soli ad essere positivi su Enel. Anche la sim milanese Equita, infatti, ha una view positiva sulle azioni del colosso elettrico. Secondo Equita, Enel è da comprare poichè potrebbe crescere fino a 8,4 euro. Gli esperti hanno valutate positivamente le recenti dichiarazioni rilasciate da Nicola Lanzetta, nuovo responsabile Italia del gruppo, a Milano Finanza. Il manager ha affermato che l’aumento del prezzo del gas è un vantaggio per i produttori della materia prima e non certo per gli operatori elettrici.

In Italia, ha proseguito Lanzetta, il 50 per cento della produzione arriva dal gas che viene importato per il 90 per cento. E’ quindi inevitabile che l’aumento del costo del gas impatti anche sul procurement cost dei generatori.

Lanzetta ha poi aggiunto che le energie rinnovabili rappresentano la scelta migliore per contenere la volatilità dei prezzi. Se la quota delle rinnovabili fosse vicina al 70 per cento, il costo dell’energia sarebbe stato più basso del 35 per cento.

Nell’intervista Lanzetta anche affermato che il mercato a termine ed i contratti di lungo termine rappresentano una risposta efficace per la gestione della volatilitaÌ? di prezzo dell’energia mentre l’attuale tariffa regolata è troppo legata all’andamento dei prezzi spot delle materie prime.

Bank of America è invece più fredda

Non tutti gli analisti hanno una raccomandazione positiva sulle azioni Enel. Gli esperti di Bank of America, ad esempio, hanno recentemente tagliato il rating su Enel dal precedente buy a neutral. Per BofA, quindi, le azioni Enel non sono più da comprare e infatti anche il target price sul titolo italiano è stato rivisto da 9,65 euro a 8 euro.

Bank of America ha un outlook positivo su tutte le utilities europee (quindi il giudizio non è tanto diverso da quello di Goldmam Sachs) ma, a differenza del colleghi di GS, invita a mantenere un approccio prudente soprattutto nel primo trimestre.

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