Il titolo Telecom Italia è tra i pochi a muoversi in ribasso nella penultima seduta della settimana. In un contesto generale caratterizzato da un Ftse Mib imbottito di segni verde, il prezzo delle azioni Telecom Italia registra un ribasso di mezzo punto percentuale attestandosi a quota 0,44 euro.
Considerando che la borsa oggi è condizionata positivamente dalle decisioni di politica monetaria della FED, c’è da ipotizzare che alla base del calo di TIM possano esserci dei motivi domestici.
E in effetti è proprio così perchè è impossibile non mettere in relazione la flessione di Telecom Italia con il lancio del terzo profit warning effettuato dall’ex monopolista.
E’ quindi l’allarme sui profitti futuri a spingere gli investitori a vendere azioni Telecom Italia. Inutile evidenziare che in un contesto simile, il dossier relativo all’offerta del fondo americano KKR passa del tutto in secondo piano.
Prima di analizzare nel dettaglio i singoli aspetti dell’alert che Telecom Italia ha lanciato sui profitti, ricordiamo che quando un titolo è in ribasso è comunque sempre possibile trarre profitto grazie allo short trading (qui la guida). Per imparare ad investire al ribasso e quindi a speculare sui cali può essere utile fare pratica con un conto demo gratuito come quello da 100 mila euro virtuali che viene messo a disposizione dal broker eToro.
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Profit warning Telecom Italia: alert sulle previsioni 2021
Il profit warning lanciato da Telecom Italia riguarda l’esercizio 2021, quello in corso. Nel dettaglio l’Ebitda After Lease organico della business unit domestic viene visto in diminuzione rispetto allo scorso anno con un ulteriore peggioramento della precedente previsione che era stata rilasciata ad ottobre. Tale revisione al ribasso è imputabile principalmente ai ricavi più bassi generati dalla telefonia fissa. Tale flessione è frutto dell’andamento dell’accordo a suo tempo siglato con DAZN per la distribuzione della Serie A TIM.
L’Ebita After Lease organico di Telecom Italia attesso per il 2021 dovrebbe invece attestarsi ad oltre 5,4 miliardi di euro, grazie alla crescita della business unit Brasile.
Confermato in calo l’andamento dei ricavi organici del gruppo mentre l’indebitamento finanziario netto rettificato dovebbe attestarsi a circa 17,6 miliardi di euro, dopo il pagamento di licenze per 435 milioni di euro, di cui 140 milioni di euro riguardanti l’aggiudicazione delle frequenze 5G in Brasile.
Per Telecom Italia si trarra del terzo profit warning a dimostrazione della fase estremamente delicata che la società attraversa.
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OPA KKR: chiarimenti alla Consob
Intanto in merito all’OPA che KKR avrebbe intenzione di lanciare su Telecom Italia, il fondo Usa, su richiesta Consob, ha fatto sapere che alla manifestazione d’interesse non vincolante su Telecom Italia non è stata legata alcuna data di scadenza. KKR si riserva la possibilità di lanciare l’OPA a seguito delle due diligence, con un prezzo delle azioni fissato a 50,5 centesimi di euro. Il fondo americano ha anche precisato che il parere del consiglio dovrà arrivare dopo l’annuncio dell’OPA e sarà considerato una condizione volontaria al perfezionamento dell’offerta come pure l’approvazione ai fini del golden power.
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