La pausa di riflessione che il Ftse Mib sembrerebbe essersi preso oggi in vista della pubblicazione dei dati Usa sul mercato del lavoro, può essere l’occasione per andare alla ricerca di qualche titolo interessante. La nostra attenzione è stata catturata da Poste Italiane. Le quotazioni della società gialla oggi non sono particolarmente brillanti.
Il titolo, come gran parte delle big, sembra essere incerottato. I prezzi si muovono infatti in area 12,17 euro, praticamente lo stesso valore di ieri.
Eppure la conferma di questo livello è una notizia importante poichè questo valore è molto vicino ai 12,18 euro che furono raggiunti da Poste Italiane nella seduta del 9 giugno scorso. E cosa rappresenta di così significativo questo valore precedente? Per rispondere a questa domanda è sufficiente guardare il grafico in basso: i 12,18 euro altro non sono che il record storico di Poste Italiane.
Considerando tutti questi dati, possiamo quindi affermare che il titolo giallo sia ad un passo dai massimi storici. Quando si verificano situazioni come questa non è da escludere un ulteriore apprezzamento. A confermare questo approccio sono, del resto, gli stessi analisti. La sim milanese Equita, ad esempio, mantiene un atteggiamento positivo sul titolo e per questo dà una raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo che si pone a 13,5 euro, decisamente sopra le attuali quotazioni.
Non solo, quindi, le azioni Poste Italiane sono da comprare ma anche il potenziale upside offerto è molto interessante. Da ciò ne consegue che inserire il titolo giallo nel proprio portafoglio trading sia una mossa da prendere in considerazione. Tra l’altro oggi si può fare trading online sulle azioni Poste Italiane senza dover pagare commissioni. E’ sufficiente attivare un conto demo con il broker eToro e selezionare il titolo Poste Italiane.
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Novità sui buoni postali alla base del rally di Poste Italiane?
La view bullish di Equita su Poste Italiane è frutto delle ultime novità in merito alla distribuzione di uno dei prodotti di punta di Poste: i buoni fruttiferi postali.
Secondo i rumors diffusi da Milano Finanza, la convenzione tra Poste Italiane e CDP (Cassa Depositi e prestiti) sulla distribuzione dei buoni (scaduta ormai da un anno) potrebbe essere vicina ad un rinnovo.
Sul tavolo delle trattative resta la definizione degli obiettivi di raccolta della rete postale, relativamente ai buoni fruttiferi, oltre alla remunerazione da riconoscere a Poste Italiane per il servizio.
Gli analisti di Equita SIM hanno ricordato come nel triennio 2018-2020, la remunerazione fosse mista e fosse calcolata in parte allo stock del risparmio postale. La precedente convenzione, inoltre, era collegata a un target annuale di raccolta.
La remunerazione così prevista andava da un minimo di 1,55 miliardi a un massimo di 1,85. E la nuova versione dell’accordo sulla distribuzione dei buoni postali come potrebbe essere? Secondo gli analisti di Equita SIM, considerando che il piano di Poste Italiane punta sull’assicurazione, è possibile che CDP voglia incentivare maggiormente la raccolta. Questo significa che potrebbe aumentare la componente variabile della remunerazione.
Un’evoluzione simile sarebbe positiva per Poste Italiane. Come già accennato in predenza, quindi, potrebbe essere questo il momento di acquistare il titolo di Poste Italiane, in attesa di sviluppi futuri che da molti sono considerati positivi.
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