Quale sarà la più grande IPO 2022 di Borsa Italiana? Nonostante manchi ancora un bel pò alla fine del 2021, le previsioni sulle possibili nuove quotazioni che ci saranno il prossimo anno, iniziano già a tenere banco tra gli investitori. Nonostante le tante indiscrezioni, spesso infondate, un dato certo c’è già: la più grande IPO prevista a Piazza Affari per il 2022 sarà quella di Eni R&R, denominazione con cui viene indicato il business del Cane a Sei Zampe che integra le attività retail gas&power e quelle relative alle rinnovabili.
Eni R&R è attualmente parte integrante del colosso oil Eni (e già questo è sinonimo di appeal). Con il lancio della transizione energetica non esistono dubbi sul fatto che il management del Cane a Sei Zampe possa cercare di valorizzare al massimo quelle che sono le sua attività nel business delle rinnovabili.
Prima di parlare di numeri (e quindi di valutazioni), cerchiamo di capire, con precisione, cosa sia Eni R&R. Per un investire interessato alle nuove IPO, infatti, avere ben chiaro il segmento di mercato in cui operano le società che puntano alla quotazione su Borsa Italiana, è fondamentale per definire le proprie strategie.
Eni R&R è attualmente il business di Eni che integra le attività di retail e gas&power e quelle relative alle rinnovabili. Secondo un articolo de Il Sole 24 Ore, sarebbe riduttivo pensare a Eni R&R come una semplice succursale che opera nelle rinnovabili. Oggi Eni R&R è un modello unico nel suo genere che può essere inserito nel più grande impegno di Eni teso a creare valore attraverso la transizione ecologica.
IPO Eni R&R: quando ci sarà?
Non esistono ancora date precise sulle tempistiche di avvio dell’IPO di Eni R&R. Sicuramente l’operazione si terrà il prossimo anno a meno che, e qui tutti facciamo gli scongiuri, non ci sia un gravissimo peggioramento del quadro di riferimento. La strada che condurrà alla quotazione su Borsa Italiana di Eni R&R è però in discesa.
Nel consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe che si è tenuto il 7 ottobre, è stato approvato l’iter per l’avvio. Il management ha inoltre fornito un’indicazione chiarissima su qeullo che sarà l’assetto societario della neo-quotata. Eni, infatti, continuerà ad avere la maggioranza (e quindi il controllo) nella nuova società.
Dando il via libera all’iter per la quotazione in borsa, il CdA di Eni ha praticamente mantenuto l’impegno che era stato già preso in primavera. Ad aprile, infatti, la società aveva annunciato l’avvio di un complesso progetto strategico per il piano industriale e finanziario di Eni R&R.
Secondo l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, obiettivo della società è quello di diventare leader nella produzione e nella commercializzazione di prodotti del tutto decarbonizzati. L’IPO del perimetro mR&R è un passo fondamentale verso questo obiettivo.
Il manager ha poi affermato che l’integrazione tra retail e rinnovabili è un business di eccezione poichè riesce a fondere lacrescente capacità in termini di energia rinnovabile e la sempre più ampia base di base clienti. Già oggi Eni in questo segmento di mercato può vantare un posizionamento unico in grado di cogliere le opportunità che offerte dalla transizione energetica. Attaverso l’IPO Eni punta a liberare significativo valore, a sostenere la crescita del business e ad essere parte attiva nel raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni.
IPO Eni R&R: quale sarà la valutazione?
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, al lavoro per sviluppare il progetto quotazione di Eni R&R ci sarebbe già un pool di banche di global coordinator composto da Mediobanca, Goldman Sachs e Credit Suisse. Inoltre, sempre in base alle indiscrezioni di stampa, sarebbe stata già fornita una prima forchetta di valutazione.
L’aggregato Eni nel campo delle rinnovabili, dovrebbe avere una valutazione compresa nel range tra 9 e 11 miliardi di euro. Una forchetta molto interessante che conferma il peso che l’operazione potrebbe avere e candida l’IPO Eni R&R ad essere la più importante quotazione prevista su Borsa Italiana per l’anno prossimo.
Restando più sul presente, non è da escludere che le indiscrezioni sull’IPO del business Eni che combina le attività retail gas&power con quelle relative alle rinnovabili, possa essere un elemento di visibilità per il colosso del settore oil. A tal proposito ricordiamo che per fare trading sul titolo Eni non è per forza nessario comprare azioni in senso fisico. Una alternativa alla portata di tutti è il CFD trading grazie al quale è possibile speculare sulle differenze di prezzo senza avere il possesso dell’asset. Oggi con eToro (leggi qui la recensione) puoi fare trading sulle azioni senza pagare commissioni. In più il conto demo per fare pratica è sempre gratuito. E’ possibile attivare l’account seguendo il link in basso.
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