La decisione di Unicredit di avviare trattative dirette con il Tesoro finalizzate all’acquisizione parziale del Monte dei Paschi è stata oggetto di valutazione da parte degli analisti di Algebris. La comunicazione di Piazza Gae Aulenti è arrivata alla fine di luglio in contemporanea con la presentazione dei conti del primo semestre 2021 di Unicredit.
Inevitabile che, a distanza di settimane dall’evento, il dibattito nel mondo politico e finanzario, provocato dall’annuncio della banca guidata da Orcel, sia molto acceso.
Lasciando da parte le inevitabili polemiche politiche che la comunicazione di Unicredit ha generato, concentriamo la nostra attenzione sull’aspetto più pratico ossia su come l’eventuale acquisizione di MPS da parte di Unicredit possa condizionare l’andamento in borsa del titolo bancario. E’ in questa prospettiva che la valutazione espressa da Algebris sulla fusione può essere molto utile.
Secondo Mark Conrad, portfolio manager di Algebris, alcuni dei passaggi chiave dell’ipotesi fusione sono la neutralità del capitale, la neutralità degli utili (pre-sinergie), l’esclusione delle attività in sofferenza e l’immunità in caso di rischio di controversie straordinarie. Per l’esperto se Unicredit dovesse riuscire a far passare la sua volontà sui citati passaggi chiave, per Piazza Gae Aulenti, sarebbe una grande vittoria strategica e finanziaria.
Da ciò ne consegue che per avere una valutazione dell’impatto dell’ipotesi fusione Unicredit MPS sul titolo del Ftse Mib è necessario capire se e come la banca guidata da Orcel riuscirà a spuntarla o meno sui punti indicati in precedenza. Nel caso in cui Unicredit dovesse riuscire a fare sua la partita, l’impatto sul titolo potrebbe essere positivo. Tale situazione, concretamente, potrà essere sfruttata investendo al rialzo con i CFD Trading. Il broker eToro (leggi qui la nostra recensione) consente di farlo senza pagare commissioni. Come si può vedere dal link in basso, inoltre, eToro offre la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica.
eToro – Zero commissioni nel trading sulle azioni >>> prendi qui la demo gratis
Azioni Unicredit tra le più economiche in Europa
Come messo in evidenza da Algebris, il titolo Unicredit oggi è tra i più economici d’Europa. La quotata, infatti, è valutata 6 volte gli utili. Non solo ma il titolo resterebbe tra i più economici anche prima di eliminare il capitale in eccesso che non è propriamente poca cosa considerando che esso ammonta a più di metà dell’attuale capitale di mercato.
Secondo il calcolo che è stato effettuato da Algebris, aggiustando il capitale in eccesso, che continuerà ad essere presente anche dopo un accordo con MPS basato sui termini richiesti da Piazza Gae Aulenti, e pur considerando la possibilità di una crescita dell’utile per azione a due cifre dopo l’intesa definitiva con il Monte dei Paschi di Siena, Unicredit sarebbe comunque valutata a poco più del doppio degli utili 2023.
Quando un titolo è economico rispetto ai concorrenti dello stesso settore, ci sono ottimi margini per comprare a prezzi bassi per poi puntare su un rilancio delle quotazioni. Un modo per operare in questa situazione è attraverso il CFD Trading. Scegliendo il citato broker eToro è possibile avere subito la demo gratuita da 100 mila euro per imparare a fare pratica senza correre il rischio di perdere soldi reali.
>>>Investi in azioni con i CFD: apri un conto demo eToro, è gratis>>>clicca qui
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.