Gli azionisti Unipol possono dirsi soddisfatti. Nell’ambito dell’approvazione dei conti del primo semestre 2021, infatti, il consiglio di amministrazione della quotata bolognese ha proposto lo stacco di un dividendo a valere sull’esercizio 2021 (la cedola si sarebbe dovuta staccare lo scorso anno ma poi è stato tutto congelato a seguito dell’emergenza sanitaria). I dividendi, messi sul piatto dalla società, sono parte della riserva straordinaria di utili iscritta a bilancio in misura appunto corrispondente al dividendo all’anno 2019 che non era stato distribuito agli azionisti lo scorso anno.
L’ammontare del dividendo Unipol 2021 (assumiamo questa denominazione per fare riferimento all’effettivo anno di distribuzione) ammonta a 0,28 euro per azione. Il consiglio di amministrazione ha già fissato le date calde: stacco il 18 ottobre e pagamento il 20 ottobre 2021. Una sola annotazione è stata fornita dal CdA in merito a possibili variabili ad impatto negativo: lo stacco sarà subordinato alla verifica dell’insussistenza di disposizioni o raccomandazioni ostative fornite dalle autorità di vigilanza a partire dalla BCE.
In attesa di capire cosa succederà (in linea di principio e in assenza di peggioramenti significativi del quadro sanitario e economico non ci dovrebbero essere impedimenti allo stacco) gli investitori possono concentrarsi sulla reazione del titolo a Piazza Affari oggi. Tra l’altro, lo ricordiamo, per investire sul titolo Unipol non è necessario comprare azioni in senso fisico. Una alternativa che consente di speculare sui prezzi senza diventare azionista è il CFD Trading e oggi scegliendo il broker eToro (leggi qui la nostra recensione) non si dovranno neppure pagare commissioni.
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Semestrale Unipol: conti primo semestre 2021
Unipol ha chiuso il primo semestre 2021 con un utile netto pari a 536,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 514,2 milioni che erano stati contabilizzati nei primi sei mesi dell’anno precedente. La società ha evidenziato che sul risultato netto del primo semestre 2021 hanno impattato in modo positivo i 138 milioni di euro che sono derivati dal consolidamento pro-quota del risultato di BPER Banca che, a sua volta, è stato condizionato da partite contabili straordinarie conseguenti all’acquisizione dei rami di azienda dell’ex UBI Banca e di Intesa Sanpaolo.
Scedendo nel conto economico, la raccolta diretta assicurativa è stata pari a 6,55 miliardi di euro con un aumento del 7,4 per cento rispetto al dato del primo semestre del 2020 grazie al balzo che ha registrato il comparto Vita (+21 per cento a 2,17 miliardi di euro).
Per quello che riguarda il patrimonio, alla fine del mese di giugno, l’indice di solvibilità inquadrava un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 216 per cento, livello in linea con il dato di inizio anno. Al netto del pagamento dei dividendi relativi all’esercizio 2019 e in stacco a ottobre 2021, il dato si attesta al 212 per cento. Ricordiamo che l’indice di solvibilità è un parametro che fa riferimento alla solidità patrimoniale posseduta dalle società assicuratrici.
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