L’assemblea dei soci di Poste Italiane ha dato il via libera al bilancio d’esercizio 2020 e ha approvato la proposta di un dividendo pari a 0,486 euro per azione per l’intero 2020, con 0,324 euro per azione come saldo del dividendo, tenuto conto dell’acconto già corrisposto a novembre 2020 per 0,162 euro per azione.

Il saldo del dividendo sarà pagato in data 23 giugno 2021, previo stacco della cedola in data 21 giugno 2021.

Tra le altre decisioni assembleari vi è anche l’approvazione della politica di remunerazione adottata dalla società per il 2021 sulla remunerazione degli amministratori, del direttore generale e dei dirigenti che hanno responsabilità strategiche. Il voto favorevole è stato espresso, per quanto non sia vincolante, anche sulla relazione dei compensi corrisposti nel 2020.

Stando al comunicato di Poste Italiane, sono inoltre stati approvati i Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, ed è stato approvato il rapporto fra la componente variabile e quella fissa della remunerazione per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta, per un massimo di 20 Risk Takers di BancoPosta, fino ad un massimo del 2:1.

Da ultimo, in parte straordinaria, l’assemblea ha deliberato le rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell’insieme di attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo d’azienda sulle carte di debito associate ai conti correnti BancoPosta.

Per quanto attiene i dati di bilancio, ricordiamo come Poste Italiane abbia chiuso il 2020 con un utile netto di 1,2 miliardi di euro e come nel quarto trimestre dell’anno i ricavi siano cresciuti dell’1,4% a 3 miliardi di euro grazie al contributo di tutti i segmenti. La crescita dei ricavi da pacchi compensa per la prima volta il calo dei ricavi da corrispondenza.

Insomma, nonostante il lockdown abbia avuto un grave impatto sull’operatività per un quarto dell’anno, Poste Italiane è comunque riuscita a garantire un business sostenibile e in redditività. A fine 2020 la posizione finanziaria netta era positiva per 6,82 miliardi di euro, rispetto ai 5,67 miliardi di euro di inizio anno. Le attività finanziarie totali risultavano invece pari a 569 miliardi di euro, con raccolta netta di 17,8 miliardi di euro.

Infine, i volumi dei pacchi pari a oltre 210 milioni di euro risultano essere più che raddoppiati dal 2016 e, per la prima volta, ribadisce ancora Poste Italiane, compensano il calo dei ricavi da corrispondenza, confermando così i pacchi un vero e proprio pilastro strategico per la sostenibilità dell’attività logistica di Poste Italiane nel prossimo futuro.

Ricordiamo che nella giornata di venerdì le azioni Poste Italiane hanno messo a segno una prestazione positiva per lo 0,61%, con massimi e minimi di giornata contenuti nell’intervallo stabilito da quello precedente, contraddistinguendo così una temporanea pausa nella direzione del trend.

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