Azioni Generali e trimestrale: come investire sul titolo oggi?

Pubblicato da Redazione Borsainside - Aggiornamento del 27 Maggio 2022

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Tra le quotate che oggi 18 maggio potrebbero mettere a segno le variazioni di prezzo più consistenti sul Ftse Mib, c’è Generali. La compagnia assicuratrice ha riunito ieri il suo consiglio di amministrazione per approvare i conti del primo trimestre che sono stati poi resi noti oggi, prima dell’apertura della seduta.

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Poichè è i risultati sono stati comunicati nel pre-market, è logico attendersi una reazione del titolo fin dall’avvio della seduta.

Come si muoverà il titolo Generali oggi? Quale sarà l’effetto dei conti trimestrali sull’andamento delle azioni (grafico in basso).

Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare le singole voci della trimestrale e quindi confrontarle con quelle che erano le attese della vigilia. Solitamente a conti migliori delle previsioni, corrisponde un rialzo dei prezzi mentre, nel caso in cui i risultati sono stati peggiore delle attese, ha senso attendersi un ribasso.

In entrambi i casi, comunque, è sempre possibile investire attraverso i CFD. Scegliendo un broker autorizzato come ad esempio eToro (leggi qui la recensione completa) avrai subito la demo gratuita per imparare a fare trading online sulle azioni Generali senza correre il rischio di perdere soldi reali.

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Trimestrale Generali nel dettaglio

Il primo trimestre 2021 di Generali si è chiuso con parametri migliori di quelle che erano le attese del consensus. Nel dettaglio la compagnia ha archiviato i primi tre mesi dell’anno con un utile netto pari a 802 milioni di euro, in forte rialzo rispetto ai 113 milioni di euro (188 milioni il dato normalizzato se si esclude l’onere per fondo Covid-19) che erano contabilizzati nei primi tre mesi del 2021. Il balzo dell’utile netto trimestrale riflette anche il minor impatto della fiscalità che è passata dal 61,2 per cento al 31,4 per cento.

Scendendo nel conto economico, il risultato operativo della compagnia assicuratrice è stato pari a 1,61 miliardi di euro, ammontare che si raffronta con gli 1,45 miliardi che la società aveva registrato nel primo trimestre del 2020. Il balzo del risultato operativo è stato possibile grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Danni, Asset Management e Holding e altre attività.

I premi lordi complessivi hanno invece segnato un aumento del 4,2 per cento a quota 19,71 miliardi di euro, grazie al positivo sviluppo del segmento Vita, che è salito del 5,5 per cento, e alla ripresa che è stata registrata nel segmento Danni che ha evidenziato un +1,9 per cento.

Per quello che riguarda il patrimonio, alla fine di marzo 2021, il patrimonio netto di Generali era pari a 30,07 miliardi di euro, con un rialzo dello 0,1 per cento rispetto ai 30,03 miliardi di inizio anno. Sempre alla fine di marzo, il Solvency Ratio ammontava al 234 per cento rispetto al 224 per cento di inizio anno. Il rialzo è stata sostenuto da alcune varianze economiche positive del periodo come il dei tassi di interesse ma anche la contrazione degli spread sui titoli governativi italiani e la performance positiva del mercato azionario. Anche la generazione normalizzata di capitale al netto del dividendo ha impattato sull’aumento messo a segno dal Solvency Ratio.

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Come investire sul titolo Generali dopo i conti trimestrali

Come abbiamo già anticipato nella premessa, i conti trimestrali rappresentano un assist importante da sfruttare per speculare sull’andamento del titolo del colosso assicurativo.

Per capire se è meglio investire al rialzo o se è preferibile andare short, è necessario confrontare i conti effettivi con le stime della vigilia.

Per quello che riguarda l’utile netto, il consensus degli analisti pubblicato sul sito internet della società prevedeva un risultato finale pari a 705 milioni di euro, con un intervallo compreso tra 605 e 841 milioni di euro. Per quanto riguarda invece il risultato operativo, il consensus puntava su un dato pari a 1,48 miliardi di euro. Per finire, in relazione ai premi lordi complessivi, la stima era per quanto 19,25 miliardi di euro mentre, sul fronte patrimoniale, la Solvency Ratio era del 231 per cento.

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