Come abbiamo ampiamente riportato, la seduta di ieri è stata fortemente negativa per il titolo Telecom Italia. L’ex monopolista è praticamente affondato in scia alle indiscrezioni di stampa sul possibile stop al progetto della rete unica che sarebbe contenuto nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Le prime voci hanno iniziato a circolaree già nel premarkert di ieri ma è poi stato durante la giornata che le indiscrezioni si sono intensificate determinando un vero e proprio sell-off sul titolo. Questa situazione è stata sfruttata da molti trader per comprare azioni Telecom Italia a buon prezzo sperando poi in un successivo appprezzamento del titolo (qui il sito ufficiale eToro per speculare sui prezzi

Per tutta la giornata di ieri, Telecom Italia è stata in balia delle vendite. Solo dopo la chiusura della seduta è arrivato un comunicato stampa molto duro da parte della società. Sotto accusa sono finite le indiscrezioni di stampa che TIM ritiene del tutto inappropriate e prive di riscontri oggettivi. 

Nella nota ufficiale, Telecom Italia ha evidenziato lo stretto legame tra le indiscrezioni di stampa in merito allo stop alla rete unica e il crollo del valore del titolo avvenuto ieri (grafico in basso).

In relazione a quanto avvenuto, il management di TIM ha comunicato che presenterà un esposto alla Consob a tutela della società e dei suoi azionisti. Secondo Telecom Italia le interpretazioni sui contenuti del PNRR che ha lo scopo di favorire la digitalizzazione del paese completando le reti ad alta velocità nelle aree in cui gli investimenti privati non sono sufficienti, sarebbero del tutto prive di riscontri oggettivi. 

Telecom Italia afferma di non comprendere quali sia la relazione che c’è tra il piano e possibili aggregazioni delle società che oggi operano nel settore, “atteso che, come più volte ricordato anche da rappresentanti di Governo, tali aggregazioni rientrano tra le operazioni di mercato rimesse esclusivamente alla volontà delle società coinvolte e dei loro soci“. 

Questi i contenuti principali della nota di Telecom Italia dopo il crollo delle azioni TIM avvenuto ieri. 

Dubbi di Colao sulla rete unica 

Le precisazioni che sono state fornite da Telecom Italia in merito alle indiscrezioni di stampa sulla rete unica sono state poi seguite da atri rumors su dubbi che lo stesso ministro per l’innovazione Vittorio Colao, avrebbe manifestato in merito al disegno.

Secondo quanto riportato in un articolo di Aldo Fontanarosa pubblicato sempre su Repubblica, Colao avrebbe in qualche modo preso le distanze dal progetto della rete pubblica. Il governo, ha dichiarato il ministro, ha intenzione di lanciare delle gare lanciare delle gare per portare la fibra e la banda larga nelle zone d’Italia in cui oggi mancano. Una volta lanciate queste gare, ha aggiunto Colao, lo Stato fornirà dei sussidi. 

Cosa induce a pensare che, alla luce di questo discorso, Colao non sia assolutamente favorevole al progetto della rete unica? Secondo il giornalista di Repubblica è il fatto che manchi ogni riferimento alla rete unica a spingere a pensare che questa operazione possa non incontrare il favore del ministro. 

Insomma la questione rete unica continuerà ad essere uno dei maggiori driver per il titolo dell’ex monopolista. Per sfruttare questo tema puoi operare attraverso il CFD Trading. Il broker eToro consente di investire in azioni senza commissioni. E in più con eToro l’account demo è sempre gratis. 

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Azioni Telecom Italia: nessun recupero in borsa

Dopo il grande crollo di ieri, c’era attesa per la reazione del titolo TIM sul Ftse Mib oggi. Come evidenziato dai dati della prima parte della seduta, non c’è stato alcun recupero. Non solo ma le vendite continuano ad essere prevalenti con il prezzo delle azioni che, mentre è in corso la redazione del post, è sceso a 0,42 euro. 

Dal punto di vista tecnico, il saldo di ieri aveva in effetti anticipato una evoluzione di breve termine al ribasso. Tra l’altro i possibili nuovi cali trovano conferma sotto il minimo registrato nell’ultima giornata che è collocato a quota  0.4048 euro. Tale minimo è stato inferiore a quello della seduta precedente e questo altro non è che un ulteriore indizio a favore del momento negativo di Telecom Italia. 

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