Disastroso crollo per le azioni Juventus su Borsa Italiana oggi 21 aprile. Dopo il ribasso di ieri, la quotazione della Juve nelle ultime ore è letteralmente affondata precipitando a quota 0,7225 euro. La corsa a sbarazzarsi della azioni bianconere era iniziata ieri non appena le agenzie avevano battuto le prime indiscrezioni sul possibile dietrofront dei club inglesi dalla discussa e controversa Super League.
Nelle ore successive le prime voci di corridoio sono poi diventate notizie ufficiali e delle sei società inglesi fondatrici del progetto Super League (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham) non ne è rimasta neppure una. Dinanzi a questa clamorosa marcia indietro, anche l’Inter ha annunciato il suo ritiro. Nel momento in cui la squadra italiana si è defilata dal progetto, la Super League era però già morta.
Mentre analisti e commentatori cercano di capire se il nuovo format del calcio dei ricchissimi sia mai stato davvero un’opzione reale o se al contrario sia stato solo un bluff, a pagare le conseguenze di questa follia durata neppure 48 ore è il titolo Juventus che a Piazza Affari è praticamente crollato. Nulla lascia prevedere che oggi le azioni Juve possano in qualche modo recuperare visto che proprio il progetto Super League che aveva permesso alla quotata bianconera di volare nella seduta di lunedì, è oramai sepolto.
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SuperLega è già finita: le dichiarazioni di Andrea Agnelli
Tra le 12 società che avevano dato vita al progetto Super League, la Juventus era stata tra quelle che si erano spese di più. Il numero uno della società bianconera Andrea Agnelli si era esposto in prima persona assieme allo spagnolo Perez. E’ proprio per questo motivo se la Juve sta pagando un prezzo altissimo in borsa.
Nel primo pomeriggio Agnelli ha dichiarato che l’operazione non può più andare avanti dopo il ritiro di sei club inglesi. Ad una domanda specifica rivolto al numero uno della Juve da un giornalista della Reuters in merito alle prospettive della Super League dopo l’uscita dei sei team britannici, Agnelli ha affermato che la “Superlega non esiste più senza i club inglesi“.
In realtà a uscire dal progetto sono praticamente tutte le squadre. Della decisione dell’Inter abbiamo già riferito. Ebbene proprio mentre Andrea Agnelli forniva questa dichiarazioni, anche l’Atletico Madrid e il Milan annunciavano il loro ritiro.
A questo punto restano in un progetto che non esiste più il Real Madrid e il Barcellona ma è evidente che questo non significhi assolutamente nulla.
La verità è che la Super Lega, se non era un bluff, è ufficialmente fallita mentre se era un bluff ha rivelato la sua reale essenza. Il dato di fatto, però, non cambia e non è una caso che proprio in queste ore sia la stampa inglese a cantare vittoria. Per il Daily Mail è stata sconfitta l’avidità. Altri giornali inglesi, invece, come ad esempio il Daily Express o il Times hanno riferito di una Super League che crolla.
Forse la verità su cosa è accaduto nelle 48 ore più pazze del calcio non si saprà mai ma di certo su Borsa Italiana ad essere sconfitte e a crollare sono le azioni della Juve.
Tutto finito quindi? Niente affatto perchè a questo punto si apre la questione delle penali. Il contratto che era stato siglato delle 12 società fondatrici per aderire alla Superlega è molto vincolante e quindi adesso dovrebbero scattare delle panali a carico di chi ha fatto fallire il progetto ancora prima che esso vedesse la luce. Chi rischia di più? Non la Juve ma i sei club inglesi che in meno di 24 ore hanno cambiato idea.
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