L’OPA di Crédit Agricole Italia sul Credito Valtellinese ci sarà. A sugellare l’avvio dell’operazione è stata la Consob che ha approvato il prospetto relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie del Creval da parte dell’offerente Crédit Agricole Italia. L’operazione era stata annunciata lo scorso 23 novembre 2020 e il via libera da parte dell’autorità di controllo dei mercati è arrivato ieri sera. 

Nonostante i tempi non brevi, il nullaosta della Consob era oramai scontato. La scorsa settimana il CFO della Banque Verte, Jerome Grivet, durante il suo intervento alla Morgan Stanley’s European Financials Conference, aveva affermato che il processo era in linea con quelle che erano le attese. 

Premesso questo, quali sono i dettagli dell’OPA su Creval? Parlare di caratteristiche significa fare riferimento a prezzo offerto per ogni azione portata in adesione e tempistiche. 

Per quello che riguarda il primo punto, gli azionisti Creval che porteranno le azioni possedute in adesione, si vedranno riconoscere un corrispettivo pari a 10,5 euro per azione. Questo l’ammontare fissato dall’offerente. Il periodo utile per aderire all’operazione è invece quello compreso tra il 30 marzo e il 21 aprile (estremi inclusi) salvo possibili proroghe in considerazione dell’andamento dell’operazione stessa. 

Questi i dettagli più tecnici. La domanda che gli azionisti della banca valtellinese oggi si pongono è la seguente: il prezzo offerto da Credit Agricole Italia per le azioni portate in adesione all’OPA è conveniente o no? Un parametro fondamentale che va considerato per dare un giudizio è il prezzo delle azioni Credito Valtellinese alla fine della seduta di borsa ieri. Creval ha mandato in archivio la seduta di ieri a 12 euro. In pratica il corrispettivo messo sul piatto dall’offerente è di ben 1,5 euro inferiore rispetto all’ultima quotazione della banca.

E’ evidente che ci siano molti investitori che ritengono possibile un incremento del prezzo offerto per le azioni portate in adesione. Questa però è solo una loro convinzione perchè fino ad oggi da Credit Agricole Italia sono arrivati segnali che fanno pensare a ben altra evoluzione. La banca, infatti, in più di una occasione, ha escluso che possano esserci dei ritocchi al rialzo al prezzo offerto. Ma comunque dire mai soprattutto se si ritiene che il valore indicato dall’offerte non sia conveniente ma si possa puntare a qualcosa di meglio.

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OPA Creval: cosa succederà adesso?

Lo scorso mercoledì Credit Agricole Italia aveva ottenuto il via libera da parte della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia ad assumere il controllo di una partecipazione qualificata in Creval.

Nello specifico a Credit Agricole Italia era stato dato l’ok al superamento della soglia del 10 per cento nel capitale del Creval, incrementabile fino al 20 per cento, e quindi all’acquisto di una partecipazione di controllo diretto. Per molti questo passaggio era solo una formalità ma è francamente impossibile non vedere nel via libera una sorta di lasciapassare a procedere con un’opazione di consolidamento che è in linea con quanto auspicato da tempo dall’EuroTower stesso. Sempre mercoledì era anche arrivato il via libera all’accordo con Algebris, con quest’ultima che si impegna a cedere la sua quota del 5,38 per cento anche nel caso in cui l’OPA dovesse fallire.

In questo modo la presenza di Credit Agricole in Creval è destinata a diventare più forte ma soprattutto l’acquirente si mantiene aperta la porta ad un piano B. L’obiettivo di Credit Agricole Italia è chiaro: OPA o non OPA l’intento è comprare il Credito Valtellinese. 

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