E’ arrivato il momento dei conti 2020 anche per Webuild, ex Salini Impregilo. La società ha reso noti i risultati al 31 dicembre 2020 questa mattina ed è quindi molto probabile che la prima reazione da parte del mercato possa esserci fin dal momento dell’apertura delle contrattazioni.

Proprio per questo motivo è necessario avere le idee ben chiare su come posizionarsi sulle azioni Webuild fin dall’avvio degli scambi. L’analisi del bilancio 2020 della quotata è quindi fondamentale.

Come sempre partiamo dalle decisioni in materia di dividendi. Il consiglio di amministrazione del colosso delle costruzioni ha proposto la distribuzione di un dividendo Webuild 2021, relativo all’esercizio 2020, pari a 0,055 euro sia per le azioni ordinarie che per quelle di risparmio. La data dello stacco della cedola è stata fissata per giorno 10 maggio con pagamento a partire dal 12 maggio 2020. 

Ammontare del dividendo e data di stacco sono i primi due argomenti da sfruttare per investire sul titolo. A proposito di scelte operative, ricordo che per speculare sull’andamento di un titolo non è per forza necessario comprare azioni. Una alternativa da prendere in considerazione è il CFD Trading. Tra l’altro oggi scegliendo un broker autorizzato come eToro (leggi qui la recensione completa) non dovrai neppure pagare commissioni nel trading sulle azioni e in più la demo è sempre gratis. 

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Conti Webuild 2020: i dettagli

Webuild ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi adjusted pari a 5,31 miliardi di euro, in leggera contrazione rispetto ai 5,33 miliardi ottenuti nel 2019. La flessione è stata causata dall’emergenza covid19 e dalle restrizioni sui lavori che sono state introdotte da alcuni clienti. Un vero e proprio boom ha invece caratterizzato il margine operativo lordo adjusted che è salito da 422,6 milioni a 779,1 milioni di euro con una marginalità del 14,7 per cento. In forte aumento anche l’utile netto adjusted che alla fine del 2020 era pari a 275,39 milioni di euro, rispetto ai 5,02 milioni contabilizzati nel 2019.

A fine 2020, l’indebitamento finanziario del gruppo ammontava a 441,9 milioni di euro, rispetto ai 631,42 milioni di inizio anno. Il calo del debito è stato causato dalla riduzione del capitale circolante netto. Sempre alla fine dell’anno il portafoglio ordini ammontava a circa 41,7 miliardi di euro, dei quali 33,3 miliardi nel settore delle costruzioni.

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Oltre ai conti relativi all’esercizio 2020, il management della società ha anche approvato la guidance sull’esercizio in corso. Per il 2021, Webuild si attende ricavi compresi nel range tra 6,5 miliardi e 7,2 miliardi di euro, coperta interamente dall’attuale backlog, ed un balzo dell’Ebitda margin pari a circa l’8 per cento che dovrebbe essere supportato dal processo di efficientamento dei costi che è già in corso di realizzazione. 

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