L’argomento caldo di cui si parla su Borsa Italiana oggi 16 marzo 2021 è la possibile fusione Unicredit Mediobanca. Anche se agli investitori principianti questa ipotesi può sembrare una novità storica, in realtà la possibile integrazione tra le due banche è uno di quei rumor che periodicamente si riaffacciano. A voler essere rigororsi, la possibile integrazione tra Unicredit e Mediobanca non è neppure da considerare un rumor in senso stretto visto che si tratta di una semplici ipotesi di lavoro finita in uno studio di Deutsche Bank. 

A domanda se la fusione Unicredit Mediobanca sia vera o meno, è quindi necessario rispondere evidenziando che ad oggi di concreto non c’è assolutamente nulla e che se gli investitori sono tornati a parlarne è stato solo a causa di un report di analisi sull’ipotesi aggregazione che è stato redatto da Deutsche Bank e successivamente citato da Il Sole 24 Ore. Altro non c’è anche perchè le due banche dirette interessate non hanno sviluppato alcun progetto a riguardo. 

Eppure, lato trader, il ritorno dei rumors sull’aggregazione tra Unicredit e Mediobanca rappresenta un’ottima notizia. Poichè il tema delle fusioni tra banche europee è reale (è fuori discussione che ci saranno operazioni di M&A nell’anno in corso), il ritorno dell’ipotesi Piazzetta Cuccia – Piazza Gae Aulenti, per quanto teorico, può comunque accendere la visibilità su tutto il settore bancario di Piazza Affari. Cosa significa questo? Semplicemente che oggi le quotate del settore potrebbero registrare variazioni di prezzo anche molto consistenti.

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Fusione Unicredit Mediobanca: l’ipotesi di Deutsche Bank

Sembra scontato dirlo ma di fusione tra Unicredit e Mediobanca non si può non parlare. Partendo dall’assunto che piazza Gae Aulenti è per forza destinata a fondersi con un’altra banca italiana, la direzione Piazzetta Cuccia è inevitabile. Le soluzioni percorribili, infatti, sono pochissime. C’è l’ipotesi Banco BPM (che non è mai decollata del tutto ma che sarebbe la migliore), c’è quella Monte dei Paschi (ma Piazza Gae Aulenti non è disposta neppure a sedersi ad un tavolo senza una dote di incetivo da parte dello stato) e poi, appunto, la soluzione Mediobanca. 

Secondo gli analisti di Deutsche Bank, Unicredit potrebbe considerare un’offerta su Piazzetta Cuccia 11,4 euro per azione composta per il 25 per cento da cash e per il restante 75 per cento da carta. L’impatto sul capitale sarebbe gestibile essendo quantificabile in circa -20 bps di Cet1 che quindi scenderebbe dal 12,8 per cento al 12,6 per cento mentre le inergie sarebbero pari a 604 milioni.

Secondo Deutsche Bank un’eventuale fusione tra Unicredit e Mediobanca potrebbe anche ridurre il forte appeal speculativo di Generali, di cui Mediobanca oggi rappresenta il principale azionista con una quota del 12,9 per cento del capitale.

Anche su Generali, quindi, si potrebbe accendere l’appeal degli investitori e pure in questo caso puoi investire attraverso i CFD con eToro. Impara a comprare e vendere CFD Azioni Generali con la demo gratuita che eToro mette a disposizione. 

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Fusione Unicredit Mediobanca: gli ostacoli 

Domanda: ma se le indiscrezioni su una fusione tra le due banche sono continue, per quale motivo non si è mai passati a qualcosa di più concreto?

Una possibile spiegazione potrebbe riguardare l’opinione di Alberto Nagel, CEO di Mediobanca e di Leonardo Del Vecchio che ha partecipazioni nelle società che sono coinvolte nella possibile operazione di M&A (c’è anche Generali). Quanto la fusione Unicredit Mediobanca può piacere a Del Vecchio si chiedono oggi molti analisti?

Il fatto è che il magnate della finanza italiana è socio di Generali con una quota del 5 per cento, Unicredit dell’1,9 per cento e appunto Mediobanca con una partecipazione del 13,9 per cento. Secondo alcune voci di corridoio i rapporti tra Nagel e Del Vecchio sarebbero molto buoni ma secondo altre voci ci sarebbe invece della tensione. Il nodo quindi c’è.

Non è solo questo l’ostacolo alla possibile fusione tra le due banche. Centrali saranno le idee del nuovo numero uno di Piazza Gae Aulenti Orcel che è da poco arrivato al timone della banca. Il successore di Mustier dovrà trovare un canditato al matrimonio ma la strada è in salita (e gli scenario, come visto, sono pochi). 

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