Intesa Sanpaolo in grande spolvero su Borsa Italiana. Il prezzo delle azioni della big del settore bancario, infatti, registra nel primo pomeriggio un apprezzamento del 2,22 per cento a 2,054 euro.

Dietro alla netta prevalenza all’acquisto c’è il sentiment generale che caratterizza il settore bancario (le banche sono condizionate dal calo dello spread a sua volta frutto dell’euforia per l’incarico a Draghi) ma anche la positiva impressione generata dai conti 2020 della banca. 

A ridosso del giro di boa delle 13,30, infatti, Intesa Sanpaolo ha pubblicato i risultati al 31 dicembre 2020 contenenti anche le decisioni in materia di dividendi. 

Essendo la remunerazione degli azionisti uno dgli argomenti in assoluto più interessanti per un investitore, è proprio da qui che partiremo con la nostra analisi.

Di questi tempi è bene essere chiari e quindi vale la pena dirlo a chiare lettere: il dividendo Intesa Sanpaolo 2021, relativo all’esercizio 2020, ci sarà. E’ questa una buona notizia che dovrebbe essere tenuta in debita considerazione anche da chi, piuttosto che comprare azioni in senso fisico, preferisce investire attraverso il CFD Trading. Proprio a tal proposito ricordo che scegliendo un broker autorizzato come ad esempio eToro (qui la recensione) è possibile avere la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica. 

Dividendo Intesa Sanpaolo 2021: a quanto ammonta?

Abbiamo detto che il dividendo Intesa Sanpaolo quest’anno ci sarà. Ma a quanto ammonterà? Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo 2021 pari a 0,0357 euro per azione ordinaria. Considerando l’ammontare dei titoli Intesa Sanpaolo oggi in circolazione, i dividenti complessivi saranno pari a 693,67 milioni di euro.

Rispetto alla raccomandazione espressa dalla BCE alle banche dell’Area Euro al fine di adottare politiche di destinazione dell’utile prudenti, la banca guidata da Messina ha precisato che la cedola distribuita sarà pari al massimo indicato dalla raccomandazione della BCE e comunque nel limite di 20 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 ratio consolidato al 31 dicembre 2020.

La data di stacco del dividendo Intesa Sanpaolo 2021 è stata fissata per il 24 maggio con pagamento dal 26 maggio successivo. 

Intesa Sanpaolo conti 2020

Come anticipato in precedenza, accanto alle decisioni in materia di dividendi, Intesa Sanpaolo ha anche approvato i conti 2020. I risultati inglobano i primi effetti dell’operazione di fusione con UBI Banca

L’anno è stato ovviamente condizionato dal Covid19 e infatti Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2020 con un utile netto pari a 3,28 miliardi di euro nettamente sotto i 4,18 miliardi contabilizzati nel 2019. E’ stato lo stesso management a precisare che il risultato finale sarebbe stato pari a 4,54 miliardi, in aumento del 9 per cento rispetto al 2019, se non si fossero considerate le rettifiche di valore su crediti pari a 2,16 miliardi e legate ai futuri impatti della pandemia. 

Buone indicazioni dal risultato della gestione operativa che è stato pari 9,05 miliardi di euro contro gli 8,32 miliardi del 2019. I proventi operativi netti della banca, invece, sono stati pari a 19,02 miliardi di euro contro i 17,41 miliardi (con esclusione dell’apporto di UBI Banca).

Sul fronte patrimoniale, a fine 2020, l’ammontare dei crediti deteriorati, comprensivo dei crediti in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti, era pari a 10,34 miliardi di euro in calo del 27,3 per cento rispetto ai 14,22 miliardi di inizio anno (il dato non tiene conto dell’integrazione con UBI). 

Sempre a fine 2020, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime si è attestato al 14,7 per cento, livello che sale al 16,9 per cento escludendo l’acquisizione di UBI Banca.

Anche considerando l’acquisizione di UBI, quindi, Intesa Sanpaolo si confema una banca solida dalle prospettive molto forti. Un asset da considerare nelle proprie stretegie di investimento. 

Intesa Sanpaolo outlook 2021

Oltre ai conti 2020 e alla decisioni sulla cedola, il CdA di Intesa Sanpaolo ha anche fornito l’outlook sull’esercizio in corso. La banca punta a chiudere il 2021 con un utile netto superiore a 3,5 miliardi di euro e con un costo del rischio più basso di 70 centesimi di punto. 

Alla luce dell’attuale andamento del processo di integrazione con UBI, il management prevede per il 2021 sinergie in aumento a oltre un miliardo di euro. 

Intesa Sanpaolo ha anche confermato la solidità dei sui coefficienti patrimoniali. La banca punta per l’anno in corso ad un Common Equity Tier 1 ratio a regime pari a minimo il 13 per cento pro-forma.

Come si può vedere da questi target, quindi, gli obiettivi di Intesa per l’anno in corso sono molto ambiziosi. 

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