Nessun rimbalzo per Unicredit nella seduta di Borsa Italiana oggi 2 dicembre 2020 ma, al contrario, nuove vendite che si vanno ad aggiungere a quelle incassate tra lunedì e martedì, sedute, al termine delle quali, il titolo Unicredit si era collocato sul fondo del Ftse Mib. Oggi la banca guidata da Mustier si salva dalla maglia nera ma la tensione sul titolo del colosso bancario resta molto alta. 

A descrivere con precisione la fase delicatissima che Unicredit attraversa sono i numeri. Oggi per comprare azioni Unicredit sono necessari 7,83 euro mentre appena lo scorso venerdì la big del settore bancario quotava a 9,09 euro. Considerando solo le sedute di lunedì (chiusa con un calo del 4,96 per cento) e di martedì (terminata con un crollo dell’8 per cento), Unicredit ha bruciato qualcosa come 2 miliardi di capitalizzazione. Oggi il trend non cambia, visto che, rispetto alla chiusura di ieri, le quotazioni evidenziano un ribasso dell’1,7 per cento.

Tutte queste variazioni al ribasso, consentono di affermare che sul titolo Unicredit sia in atto un trend ribassista che è in continuo consolidamento. Dal punto di vista tecnico, considerando la consistenza dei cali rimediati nelle ultime tre sedute, verrebbe spontaneo approfittare dei prezzi bassi per entrare sul titolo.

Tra l’altro, grazie al CFD Trading, è anche possibile comprare azioni attraverso i Contratti per Differenza avendo così la possibilità di speculare sui prezzi senza diventare azionista. Per inciso, ricordo che per investire in borsa con i CFD, è sempre consigliabile fare prima pratica con un conto demo scegliendo un broker autorizzato come ad esempio eToro (leggi qui la recensione completa)

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L’idea di comprare azioni per approfittare dei prezzi bassi è quindi interessante anche se è bene tenere in considerazione che, nonostante il forte calo delle ultime sedute, la performance di Unicredit su base mensile continua ad essere positiva. Come si può vedere analizzando i grafici, rispetto a un mese fa il prezzo delle azioni Unicredit segna un rialzo del 22 per cento, accumulato grazie soprattutto alla ripresa dei mercati in scia alle importanti novità sul vaccino. Alla luce di questo elemento, quindi, non è affatto detto che nelle prossime sedute possa scattare il recupero delle quotazioni.

A fare la differenza, più che elementi di tipo grafico, saranno le notizie. Dientro al crollo delle quotazioni Unicredit (che comunque può essere sfruttato per fare short trading attraverso i CFD – qui la demo eToro), c’è la notizia dell’addio, a fine mandato, dall’amministratore delegato Mustier. Il manager francese ha comunicato la sua decisione alla luce delle ultime novità sulla fusione Unicredit Banca MPS

Crollo azioni Unicredit: quali sono i motivi 

Se gli investitori preferiscono vendere azioni Unicredit è perchè non gradiscono l’accelerazione avuta negli ultimi giorni dal dossier Monte dei Paschi. E’ proprio la fusione con banca toscana (attualmente controllata dal Tesoro) a non andare giù. Se a ciò poi si aggiunge poi il fatto che l’uomo della rinascita, il CEO Mustier, ha fatto un passo indietro proprio perchè contrariato dalla possibile operazione con MPS, si può comprendere il motivo per cui il titolo Unicredit abbia bruciato così tanti miliardi in appena tre sedute. 

Le parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi sono state molto esplicite su questo punto. Secondo l’imprenditore l’operazione Unicredit-MPS non piace a nessuno ed è palese che appaia come “un arretramento della politica di espansione sui mercati europei che aveva intrapreso Unicredit“. Per gli investitori integrazione con MPS significa “focalizzazione dell’operatività sul mercato italiano, che al momento è un mercato molto depresso“. Alla luce di tali elementi non c’è assolutamente nulla di cui meravigliarsi nella reazione degli investitori. Vendere è diventata la parola d’ordine.

Tra l’altro è possibile investire al ribasso anche attraverso i Contratti per Differenza per speculare così sulla situazione in atto. Scegliendo un broker autorizzato come ad esempio IG (leggi qui la recensione completa) avrai subito la demo gratuita da 30 mila euro per imparare a comprare e vendere CFD Azioni Unicredit e non solo. 

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La reazione di Unicredit 

Dinanzi alla consapevolezza che dietro al crollo delle azioni Unicredit ci sia proprio la contrarietà degli investitori per la fusione con Banca Monte dei Paschi, la stessa Piazza Gae Aulenti è intervenuta con un comunicato nel quale si afferma che non sarà mai accettata un’operazione che possa recare danno agli interessi del gruppo e, nello specifico, alla situazione patrimoniale. Tali parole sono visibilmente un tentativo di rassicurare gli azionisti della banca. 

Nel comunicato inoltre si afferma che la banca continuerà a mantenere il suo focus sulla crescita e sul rafforzamento della base clienti nonchè “sulla continua trasformazione del modello di servizio e massimizzazione della produttività, sulla gestione disciplinata del rischio e sulla rigorosa gestione del proprio capitale”.

Il portavoce di Unicredit ha anche aggiunto che facendo leva sulla forza della propria posizione finanziaria, il gruppo Unicredit continuerà a dare sostegno all’economia distribuendo il capitale agli azionisti. Alla luce di tale impegno viene quindi confermato il “ripristino della politica di distribuzione del capitale, soggetto ai via libera dei regolatori, a partire dall’anno solare 2021“. Impossibile non leggere anche in questa precisazione un chiaro segnale agli azionisti. 

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