E’ terminato oggi il collocamento del BTp Futura novembre 2028. Alle ore 17 il Tesoro ha reso noti i risultati definitivi dell’emissione che si è chiusa alle ore 13,00. La raccolta finale è stata pari a 5,7 miliardi di euro poco sotto i 6,1 miliardi di euro registrati dal BTp Futura emesso a luglio.
Più nel dettaglio, il MEF ha reso noto che al termine delle 5 giornate di collocamento sono stati conclusi 123.717 contratti per un controvalore pari a 5.711,308 milioni di euro. Come da regolamento l’imposto complessivo emesso coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT.
Per la nuova emissione del BTp Futura sono stati confermati i tassi cedolari annui nominali definitivi, pari allo 0,35 per cento per i primi tre anni, allo 0,6 per cento per i successivi tre anni e 1 per cento per gli ultimi due anni di durata.
Ricordiamo che i proventi dell’operazione, rivolta agli investitori retail, sono destinati a “finanziare le diverse misure previste per il sostegno alle famiglie e la tutela dal lavoro, il rafforzamento del sistema sanitario nazionale e il sostegno alle imprese italiane per far fronte al perdurare della crisi derivante dall’epidemia da Covid-19“.
BTp Futura novembre 2028: aggiornamento collocamento
Come da programma è partito iniziato il 9 novembre il collocamento del BTP Futura scadenza novembre 2028. Il titolo riservato solo ai risparmiatori retail, ha subito incontrato una buona domanda da parte del mercato. Al termine del terzo giorno di collocamento, il titolo risulta aver raccolto ordini per complessivi 5 miliardi di euro.
Questi i dati parziali giorno per giorno: 2,5 miliardi di euro raccolti lunedì, 1,4 miliardi di euro martedì e circa 1 miliardo nel terzo giorno del collocamento (mercoledì 11 novembre).
Rispetto alla precedente emissione del pari titolo (BTp Futura luglio 2020), le sottoscrizioni hanno leggermente segnato il passo. Nella precedente emissione, alla fine del terzo giorno di collocamento, le sottoscrizioni erano state pari a 5,22 miliardi di euro. Se il dato dovesse essere confermato anche dalla tendenza in atto oggi e domani, si può dedurre che l’appeal del nuovo BTp Futura sia leggermente calato rispetto alla prima emissione.
Secondo alcuni analisti, la tempistica di lancio potrebbe non essere stata propriamente azzeccata. Con le festività che sono oramai imminenti e il possibile rischio di nuove restrizioni da parte del governo in caso di ulteriore aggravamento della pandemia, potrebbero aver spinto molti investitori ad attendere tempi migliori per operare.
Ricordiamo che per sottoscrivere il BTP Futura c’è tempo fino al 13 novembre 2020 e che i tassi cedolari minimi garantiti sono:
- 0,35% dal 1° al 3° anno
- 0,60% dal 4° al 6° anno
- 1% dal 7° all’8° anno.
Come da regolamento i tassi cedolari definitivi saranno resi noti alla chiusura del collocamento ma ad ogni modo non potranno essere inferiori a quelli minimi.
BTP Futura seconda emissione: data di collocamento
Il Tesoro torna sul mercato obbligazionario per cercare risorse per finanziare le spese che lo Stato è chiamato a sostenere per affrontare l’emergenza coronavirus, e lo fa emettendo un nuovo BTP Futura. La nuova emissione del titolo avrà inizio il prossimo 9 novembre e terminerà venerdì 13 novembre. Considerando che la prima emissione del BTP Futura ha ottenuto un ottimo riscontro da parte degli investitori retail, l’interesse attorno alla seconda emissione è già ora decisamente alto.
In questo post troverai tutte le informazioni sulla nuova emissione (caratteristiche, cedole, premio fedeltà, durata, modalità di sottoscrizione) ma anche le previsioni sul rendimento atteso. Come sempre, è inutile attendersi guadagni alti con questo tipo di obbligazioni. Il fatto che è rischi che si corrono a comprare il BTP Futura siano praticamente nulli (dovrebbe fallire l’Italia per avere paura), viene poi compensato da un rendimento molto basso.
Proprio per questa ragione, chi punta ad ottenere guadagni più elevati dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di usare altri strumenti per investire oggi. E’ questa l’ottica alla base della nostra scelta di dedicare un paragrafo alle alternative al BTP Futura. Una delle più interessanti è il CFD Trading sui BTP e le obbligazioni.
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Il BTP Futura novembre 2020 sarà uguale a quello emesso a luglio? Non completamente. Se il meccanismo di funzionamento è identico, alcune delle caratteristiche sono invece diverse. La prima differenza riguarda la durata. Il primo BTP Futura aveva una durata pari a 10 anni mentre la nuova emissione programmata per novembre vraà durata pari a 8 anni. Alessandro Riviera, direttore generale del Ministero dell’Economia, ha affermato che la decisione di accorciare la durata rispetto alla prima emissione, risponde alle esigenze delle famiglie italiane che “hanno difficoltà a familiarizzare con le scadenze più lunghe“.
Se la durata è differente, le altre caratteristiche peculiari, ossia meccanismo delle cedole e premio fedeltà, sono immutate come si può leggere nei prossimi paragrafi.
LEGGI ANCHE – BTp Futura emissione 6 luglio 2020: cedole, premio fedeltà e tassazione prevista
BTP Futura novembre 2020 cedole
Il meccanismo cedolare del nuovo BTP Futura sarà quello dello step-up ovvero è previsto un tasso fisso per i primi tre anni che poi sarà rivisto leggermente al rialzo dal quarto anno e, una seconda volta, prima degli ultimi due anni. Obiettivo del meccanismo step-up è quello di contenere le “oscillazioni di mercato del prezzo del titolo“.
Le cedole saranno semestrali. La comunicazione del Tesoro sull’ammontare del tasso minimo garantito è stata programmata per il 6 novembre (venerdì) mentre i tassi cedolari definitivi verranno annunciati alla chiusura del collocamento vale a dire dopo le ore 13 del giorno 13 novembre. Ad ogni modo, come nella precedente emissione, i tassi cedolari definitivi non potranno essere comunque inferiori ai tassi cedolari minimi garantiti resi noti giorno 6 novembre, prima dell’avvio del collocamento. Il tasso cedolare dei primi 3 anni resterà fisso.
BTP Futura novembre 2020: premio fedeltà
Anche la nuova emissione del BTP Futura prevede un premio fedeltà a vantaggio di quegli investitori che compreranno il titolo al momento dell’emissione e continueranno a detenerlo fino alla naturale scadenza quindi per 8 anni (durata).
L’ammontare del premio fedeltà del nuovo BTP Futura, come nel caso della precedente emissione, sarà collegato alla ripresa dell’economia nazionale. E’ già noto l’ammontare del premio minimo garantito, sotto al quale non si scenderà, che sarà pari all’1 per cento del capitale investito. Tale premio, però, potrebbe salire anche fino ad un massimo del 3 per cento dell’ammontare sottoscritto, in considerazione della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale dell’Italia registrato dall’Istat durante la durata del BTP Futura.
BTP Futura novembre 2020: chi può comprarlo
Tutti gli investitori retail possono comprare il nuovo BTP Futura. L’emissione sarà interamente riservata ai rispamiatori privati e quindi sono esclusi quelli istituzionali. C’è quindi anche un motivo etico per sottoscrivere il nuovo BTP Futura proprio perchè, come precisato dallo stesso Alessadro Riviera del MEF, l’emissione sarà interamente dedicata finanziare le spese di tutti quei provvedimenti governativi adottati per fronteggiare la pandemia ossia: supporto del sistema sanitario, sostegno alle famiglie e alle imprese, tutela del lavoro e investimenti per la ripresa economica.
Alternative al BTP Futura
Le condizioni del BTP Futura novembre 2020 non ti entusiasmano? E’ comprensibile anche perchè tassi e rendimenti che il titolo potrebbe offrire sono decisamente bassi. Vero è che il profilo di rischio è molto contenuto (anche perchè, altrimenti, non sarebbe rivolto ai risparmiatori retail) ma in giro sul mercato c’è comunque molto di meglio. Non ti sto parlando di investire su altri asset caratterizzati da volatilità alta come ad esempio il Bitcoin o il petrolio ma di continuare ad investire sui bond utilizzando però una strada diversa che è quella del CFD Trading.
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BTP Futura novembre 2020: il commento degli analisti
Secondo Massimiliano Schena, Direttore Investimenti di Symhponia SGR, il punto di forza del BTP Futura novembre 2020 è rappresentato dalla struttura step-up. Tale meccanismo risulta essere molto attraente per un’emissione a lunga scadenza che presenta una componente significativa di rischio di credito.
Considerando il precedente, ossia il collocamento del primo BTP Futura di luglio, il rendimento a scadenza della nuova emissione non dovrebbe essere significativamente più alto del rendimento di mercato dei BTP sulla scadenza confrontabile a 8 anni, attualmente pari allo 0,50 per cento.
Alla luce di tali considerazioni il primo step potrebbe essere collocato nell’area compresa tra lo 0,30% e lo 0,40% mentre l’ultimo step dovrebbe cadere nel range compreso tra lo 0,60% e lo 0,70%. Essendo presente un premio fedeltà, è possibile che al rendimento venga aggiunto un valore compreso tra lo 0,125% e lo 0,375% in base all’andamento del PIL.
Il rendimento a scadenza complessivo, quindi, potrebbe alla fine essere collocato tra lo 0,60% e lo 0,90% rispetto contro lo 0,50% di un BTP tradizionale che presenta una scadenza confrontabile.
Sul mercato secondario, la più bassa liquidità rispetto ai BTP tradizionali e l’assenza degli investitori istituzionali, avrà come effetto una più bassa sensibilità del titolo all’andamento dei mercati ed un eccesso di rendimento rispetto ai BTP tradizionali.
Alla luce di tali premesse, l’analista ritiene interessante partecipare al collocamento. In particolare, anche alla luce delle condizioni che verranno rese note il 6 novembre, potrebbero essere interessanti anche operazioni di switch dai BTP tradizionali, BTP Italia e BTPei al nuovo BTP Futura 2028.
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