L’ipotesi di fusione tra Banco BPM e i francesi di Credit Agricole Italia è uno dei pochi scenari credibili nell’ambito del nuovo risiko bancario italiano. Le ultime notizie sulla possibile aggragazione tra le due banche sono alla base del rally che il titolo italiano registra sul Ftse Mib oggi 20 ottobre 2020. In un contesto generale che appare improntato alla prudenza, Banco BPM segna una progressione di oltre 2 punti percentuali e si riporta in area 1,6 euro dopo il forte ribasso di ieri (grafico in basso).

Nonostante il calo di ieri, la performance di Banco BPM su base mensile resta decisamente positiva. Il titolo, infatti, ha registrato nel corso dell’ultimo mese un apprezzamento del 19 per cento. Ancora più impressionanti è il rally negli ultimi sei mesi che evidenzia un rialzo del prezzo delle azioni Banco BPM di quasi il 50 per cento (per la cronaca resta invece negativa la performance su base annua). 

Il forte dinamismo che Banco BPM ha registrato nelle ultime sedute, ha fatto si che il titolo finesse nel mirino dei traders. A tal proposito ricordo che per investire in azioni Banca BPM e, più in generale, su tutti i titoli del principale indice di Borsa Italiana, non è per forza necessario diventare azionisti. Una alternativa da prendere in considerazione è il CFD Trading. Scegliendo i migliori broker Forex e CFD potrai avere il conto demo gratuito e imparare a tradare azioni senza correre il rischio di perdere denaro reale. Ad esempio puoi scegliere il broker eToro (qui la presentazione) che ti offre 100 mila euro virtuali per imparare a comprare e vendere CFD Azioni. 

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Fusione Banco BPM Credit Agricole Italia: le ultime notizie e gli aggiornamenti 

L’ipotesi fusione Banco BPM Credit Agricole Italia può essere considerata un driver importante in grado di condizionare l’andamento del titolo in borsa. Se vuoi investire in azioni Banco BPM con i CFD (qui il sito ufficiale eToro) non puoi non seguire gli sviluppi di questa vicenda. 

Premesso questo, le ultime indiscrezioni sull’ipotesi aggragazione sono molto incoraggianti. Secondo quanto recentemente riportato dal Corriere Economia, infatti, sarebbe già stata definita la governance della nuova banca con l’attuale amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, che diventerebbe CEO mentre l’amministratore delegato di Agricole Italia sarebbe proposto come presidente.

Stando ai rumors la fusione tra le due banche porterebbe alla chiusura di 300 filiali ossia l’11 per cento del totale. Un elemento, questo, che non desta preoccupazione visto che si tratta dello stesso numero di sportelli da chiudere secondo il piano strategico di Banco BPM. 

Stando ad alcune proiezioni di Equita, la banca che nascerebbe dalla fusione tra Banco BPM e Credit Agricole Italia sarebbe la seconda realtà domestica dopo Intesa Sanpaolo. La nuova banca avrebbe una quota di mercato nazionale pari all’11 per cento, stesso livello di Unicredit. Nel solo Nord Italia la quota arriverebbe al 15 per cento. 

Numero importanti che possono incrementare il ruolo di catalizzatore ricoperto dall’ipotesi fusione Banco BPM Credit Agricole Italia, da sfruttare par investire attraverso i CFD usando un broker autorizzato come ad esempio IG (leggi qui recensioni e opinioni)

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Sempre secondo gli analisti di Equita, un elemento fondamentale per far si che i soci di Banco BPM approvino l’operazione di fusione, potrebbe essere rappresentato dall’inclusione nel perimetro del deal anche della quota in Agos-Ducato (61 per cento) che è in mano a Credit Agricole.

Se anche Agos Ducato dovesse far parte dell’operazione, allora per Banco BPM ci sarebbe una creazione di valore (pre-sinergie) pari almeno al 30 per cento. 

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