Il titolo Telecom Italia svetta nella lista dei peggiori nell’odierna seduta di contrattazioni. In negativo fin dall’apertura degli scambi, il prezzo delle azioni TIM registra, mentre è in corso la scrittura del post, un crollo del 6,13 per cento a quota 0,35 euro. Il segno rosso è nettamente superiore a quello messo a segno dal Ftse Mib che evidenzia comunque un calo dell’1,82 per cento poco sopra i 17mila punti. Sia pure in misure molto diverse, azioni Telecom Italia e Ftse Mib sono in progressivo peggioramento. 

Il paniere di riferimento di Borsa Italiana oggi 19 maggio è rimasto colorato di verde solo per pochi minuti. Come si può vedere dal grafico sottostante, già mezzora dopo l’apertura delle contrattazioni il titolo registrava un ribasso.

Le quotazioni Telecom Italia, invece, si sono tinte di rosso fin dall’avvio degli scambi. Sottopressione a causa della pubblicazione della trimestrale, TIM ha raggiunto un minimo intraday a quota 0,3527 euro per poi recuperare leggermente e attestarsi a quota 0,355 euro. Al di là dei decimali, comunque, è evidente che la tendenza sul titolo dell’ex monopolista oggi sia fortemente ribassista. Da non trascurare il fatto che da oggi, dopo due mesi di stop, sono tornate le vendite allo scoperto (short selling) e questo potrebbe favorire il calo. 

Il forte calo di oggi determina un ridimensionamento della positiva performance che il colosso delle telecomunicazioni aveva registrato nell’ultimo mese. Ad oggi, rispetto ad un mese fa, il rialzo del valore del titolo TIM è del 3,13 per cento. In ulteriore allargamento, invece, la prestazione su base annua che è invece peggiorata del 23 per cento. E’ possibile leggere tutte queste variazioni, analizzando il grafico in tempo reale sull’andamento del titolo TIM indicato in basso. 

Il motivo principale della corsa a vendere azioni Telecom Italia è però da ricercare nei conti del primo trimestre 2020. E’ evidente che ci sono delle voci di bilancio che hanno deluso gli investitori. 

Trimestrale TIM: conti primo trimestre 2020 Telecom Italia

Telecom Italia ha diffuso questa mattina i risultati del primo trimestre 2020. La società delle telecomunicazioni ha chiuso i primi tre mesi dell’esercizio 2020 con ricavi pari a 3,96 miliardi di euro, in ribasso dell’11,3 per cento rispetto ai 4,47 miliardi messi a segno nello stesso periodo dell’anno precedente. La riduzione dei ricavi è stata un effetto del crollo del fatturato nella Business Unit Domestic che rispetto a un anno fa è sceso di 389 milioni di euro.

Il dato è stato peggiore delle stime. Gli analisti, infatti, si attendevano ricavi pari a 4,07 miliardi di euro. E’ plausibile che non tanto il dato negatovo (atteso), quanto il fatto che esso sia stato peggiore delle stime del consensus possa aver determinato la delusione degli investitori. 

Attenzione: il fatto che gli investitori siano rimasti delusi dai conti del primo trimestre 2020 di TIM non deve indurre a pensare che il titolo dell’ex monopolista sia da lasciar perdere. Attraverso lo short trading, infatti, è possibile investire al ribasso sul titolo usando i Contratti per Differenza. Per vendere CFD Azioni TIM è consigliabile usare solo broker affidabili come ad esempio eToro (qui trovi la recensione). Puoi imparare a fare short trading attraverso i CFD partendo dal conto demo: eToro ti mette a disposizione ben 100.000 euro virtuali. 

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eToro praticaNon solo ricavi in ribasso nella trimestrale di TIM ma anche MOL in flessione. Il margine operativo lordo ha registrato un calo del 10,8 per cento scendendo da 1,95 miliardi a 1,74 miliardi. In controtendenza, invece, il dato relativo all’utile netto che si è attestato a quota 560 milioni di euro rispetto ai 165 milioni messi a segno nei primi mesi del 2019.

L’incremento dell’utile è stato possibile grazie ai proventi straordinari per 441 milioni di euro derivanti dalla plusvalenza netta derivante dalla diluizione dal 60 per cento al 37,5 per cento della partecipazione nel capitale di Inwit.

Per finire, per quello che riguarda il debito, alla fine di marzo, l’indebitamento finanziario netto rettificato di TIM era pari a 26,75 miliardi di euro, in ribasso rispetto ai 27,67 miliardi di inizio anno. Il dato è stato inferiore a quelle che erano le attese degli analisti (27,4 miliardi di euro). 

Oltre ad approvare i conti trimestrali 2020, il consiglio di amministrazione di TIM ha anche fornito delle indicazioni sull’esercizio in corso. A tal riguardo i vertici hanno ribadito la loro convinzione che sarà possibile preservare la guidance 2020 relativa ad EBITDA – CAPEX e la guidance 2021/2022 nonostante le turbolenze create dall’emergenza coronavirus. 

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