Il tentativo di rimbalzo dei mercati globali è durato appena 48 ore. Dopo la buona intonazione di ieri e dell’altro ieri, le vendite sono tornate a farla da padrone. Che la giornata sarebbe stata negativa lo si poteva intuire già prima dell’apertura delle borse europee alla luce del dato di chiusura del mercato giapponese. La borsa di Tokyo, infatti, ha già ridimensionato il rally messo a segno ieri, chiudendo le contrattazioni con l’indice Nikkei in ribasso del 4,5 per cento.
Con un passivo così forte, per i mercati europei non c’è stato nulla da fare. Dopo circa 20 minuti dall’avvio degli scambi, gli indici azionari del vecchio continente sono già tutti tinti di rosso. Su Borsa Italiana il Ftse Mib segna un ribasso di oltre il 2 per cento a quota 16880 punti. Tra i titoli che appescantiscono maggiormente il paniere di riferimento di piazza affari, ci sono i bancari con Unicredit che registra una flessione del 4 per cento a 8,1 euro e Mediobanca che è in ribasso del 3,7 per cento a 5,15 euro. Male anche alcuni industriali come STM che è in calo del 4,14 per cento a quota 18,63 euro e Snam che invece perde il 3,34 per cento a quota 3,81 euro.
A differenza di altre sedute decisamente più nere rispetto a quella di oggi, sul Ftse Mib non mancano titoli che si muovono al rialzo e che quindi riescono ad attutire il pese del passivo complessivo. Acquisti caratterizzato Buzzi Unicem che, mentre è in corso la redazione del post, si impone come miglior quotata del principale indice di Borsa Italiana. Il titolo del settore cementifero segna un rialzo del 4,91 per cento poco sotto i 17 euro per azione. Decisamente più scaccata da Buzzi è l’altra quotata che si muove in controtendenza rispetto al Ftse Mib: Hera. L’utility emiliana registra un rialzo dell’1,32 per cento collocandosi sopra i 3 euro. Rialzi frazionale, infine, per Amplifon e per Ferrari.
Come si può vedere dai dati sull’andamento delle principali società quotate, l’alta volatilità continua a caratterizzare le contrattazioni. Forti oscillazioni di prezzo significa interessante occasione per investire a patto, però, di scegliere un broker affidabile e sicuro per operare. Se sei alla ricerca dei migliori broker Forex e CFD puoi prendere in considerazione la possibilità di fare trading con eToro, il famoso broker di social trading. eToro ti offre la demo gratuita per imparare ad operare e inoltre non ti fa pagare commissioni nel trading sulle azioni.
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Pressing per eurobond
Il dibattito tra gli investitori continua ad essere fortemente condizionato dalla richiesta dei paesi più colpiti dall’emergenza coronavirus di avere strumenti finanziari forti e idonei per gestire la fase di crisi. Da alcuni giorni si è è tornati a parlare con insistenza di Eurobond. E’ notizia di ieri che nove paesi dell’UE tra cui Italia, Francia e Germania hanno chiesto di attivare uno strumento di debito comune finalizzato a raccogliere fondi a sostegno del settore sanitario messo a dura prova dal Covid-19 e a sostegno dell’economia.
La lettera è arrivata dopo che i ministri della zona euro non avevano raggiunto un accordo sull’emissione di Eurobond ma avevano annunciato che il fondo salva-stati MES avrebbe esteso le linee di credito precauzionali.
La lettera, oltre che da Parigi, Roma e Madrid, è stata anche firmata da Portogallo, Irlanda, Lussemburgo, Slovenia, Belgio e Grecia.
Un passaggio molto significativo della missiva è il seguente: “Dobbiamo lavorare su uno strumento di debito comune emesso da un’istituzione europea per raccogliere fondi sul mercato. Questo strumento di debito comune dovrebbe avere dimensioni sufficienti e una lunga scadenza per essere pienamente efficiente ed evitare rischi di roll-over adesso come in futuro“.
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