A causa dell’emergenza coronavirus, Amplifon e Brembo hanno deciso di cancellare lo stacco del dividendo 2020, relativo all’esercizio 2019, che i rispettivi consigli di amministrazione avevano già deliberato. La notizia della sospensione della cedola ha come effetto la fuga degli investitori dai due titoli. In un contesto fortemente negativo che vede il Ftse Mib perdere il 3,3 per cento in scia al pessimo andamento di tutte le borse europee che abbiamo riassunto in questo articolo, Amplifon e Brembo registrano un ribasso molto più ampio e pari al 5 per cento nel primo caso e al 9 per cento per quanto riguarda Brembo.
Dividendo Brembro 2020 sospeso
Il consiglio di amministrazione di Brembo ha deliberato la sospensione in via prudenziale della distribuzione dei dividendi sugli utili 2019 che era stata già approivata dallo stesso CdA lo scorso 9 marzo. Il consiglio di amministrazione ha precisato che il dividendo Brembo sarà eventualmente proposto nel caso in cui la crisi causata dal coronavirus dovesse essere superata. Il management ha affermato che ad oggi non è possibile fare previsioni quantitative su quelli che potrebbero essere gli impatti del coronavirus evidenziando allo stesso tempo che essi non potranno che essere molto forti nei primi trimestri del 2020.
La decisione di Brembo di bloccare il dividendo 2020 è stata commentata dagli analisti della sim milanese Equita in questo modo: “se questa mossa è adottata da una delle società più virtuose del settore auto, sia in termini di margini che di struttura finanziaria, riteniamo che possa essere seguita da molte altre”. Praticamente Equita ha aperto la porta alla possibilità che altre società di primo piano possano bloccare il dividendo 2020. Nonostante la decisione di sospendere lo stacco della cedola, la sim ha confermato il rating hold (mantenere) sulle azioni Brembo con target price a 10.5 euro.
Dividendo Amplifon 2020 bloccato
Il dividendo Amplifon 2020, relativo all’esercizio 2019, già fissato a 16 centesimi è stato cancellato con effetto immediato dal consiglio di amministrazione alla luce della crisi generata dal coronavirus. Il CdA ha deicos di destinare l’utile di esercizio, che ammonta a 94 milioni di euro, interamente a riserva utili portata a nuovo.
Il CdA, facendo riferimento all’evoluzione prevedibile della gestione, ritiene di non essere in grado di stimare l’impatto che l’epidemia potrà avere nel corso del 2020. Il management di Amplifon, però, prevede un inevitabile effetto negativo nel breve termine sulla domanda del mercato dell’hearing care. Amplifon ha confermato di aver adotatto azioni e misure operative ed economico-finanziarie che sono finalizzate a contenere l’impatto nel breve periodo.
Nella nota diffusa dalla società si può leggere che “si stima che tale impatto sarà temporaneo e progressivamente compensato quando la situazione si sarà normalizzata, sia per la natura non discrezionale del prodotto offerto sia per i fondamentali del mercato in cui opera il gruppo che rimangono intatti in quanto supportati da trend secolari quali l’invecchiamento della popolazione e l’incremento della penetrazione“.
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