Crollo Borsa Italiana non si ferma: resta short selling ma giù soglia ESMA su posizioni corte

Pubblicato da Redazione Borsainside - 16 Marzo 2020

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Borsa Italiana è entrata poco fa nell’ultima mezzora di contrattazioni. Il Ftse Mib si appresta a chiudere la seduta con un ribasso monstre del 5,64 per cento poco sopra i 15mila punti dopo aver toccato un minimo intraday a 14153 punti. Il sentiment su piazza affari e su tutte le altre borse europee resta fortemente negativo anche perchè la stessa borsa di Wall Street ha avviato la seduta con gli indici in forte ribasso.

In piena emergenza coronavirus, la decisione della Federal Reserve di tagliare il costo del denaro nel range 0-0,25% varando al tempo stesso un forte programma di acquisto di titoli di stato, sembra non aver sortito l’effetto sperato sui mercati che restano molto sottopressione a causa della crescente consapevolezza degli enormi danni economici che il coronavirus è destinato a provocare.

Tornando all’andamento di Borsa Italiana, tra i titoli peggiori della seduta di oggi 16 marzo ci sono Fiat Chrysler, Unicredit, Leonardo e Mediobanca ossia due quotate del settore bancario e due del comparto indsutriale. A soffrire in modo particolare sono le azioni FCA che registrano un deprezzamento del 13,17 per cento a quota 7,27 euro in scia alla decisione del management di chiudere tutti gli stabilimenti produttivi a causa dell’emergenza coronavirus.

A differenza di altre sedute fortemente negative, oggi non mancano comunque alcuni titoli che si muovono al rialzo. E’ questo il caso di Salvatore Ferragamo che si appresta a chiudere la seduta avanti del 7,43 per cento a quota 10,9 euro. La maison della moda nelle scorse settimane ha subito pesanti ribassi ma ora sembra esser arrivato il momento della ripartenza.

Accanto a Ferragamo nella lista dei migliori titoli di oggi ci sono anche Juventus con un rialzo del 2,47 per cento e Snam che mette in cassaforte l’1,23 per cento.

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Short selling resta ma ESMA taglia soglia su PNC

A proposito di posizioni corte, l’ESMA, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati che ha compiti di sorveglianza sul mercato finanziario europeo, è intervenuta esercitando i suoi poteri in tema di vendite.

L’ESMA non ha introdotto il divieto di short selling ma ha stabilito a partire da oggi la riduzione allo 0,1% della soglia che fa scattare l’obbligo di comunicazione alle autorità nazionali delle posizioni nette corte (PNC). In precedenza la soglia era fissata allo 0,2%.

Nel comunicato si può leggere che l’autorità “è pronta ad esercitare tutti i suoi poteri per far fronte all’attuale situazione di turbolenza sui mercati finanziari“.

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