Il peso del fattore coronavirus continua a farsi sentire su tutta Borsa Italiana, con il Ftse Mib in ribasso di tre punti percentuali in ultima di Ottava, e così anche le azioni Eni, candidate essere tra le protagoniste della seduta in scia alle decisioni su conti e dividendo, vanno a picco.

A metà mattinata la situazione è questa: quotazioni Eni in ribasso del 3,64 per cento a quota 11,33 euro nonostante la decisione del consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe di incrementare il dividendo riconosciuto sull’esercizio 2019. Succede anche questo su Borsa Italiana al tempo dell’emergenza coronavirus.

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Lasciando da parte il peso crescente del coronavirus sull’andamento di piazza affari, concentriamo ora la nostra attenzione sui risultati ottenuti dal Cane a Sei Zampe nell’esercizio 2019. 

Come sempre partiamo dal dividendo proprio perchè la cedola è uno degli aspetti su cui si concentra di più l’interesse degli investitori. Il consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo Eni 2020, relativo all’esercizio 2019, pari a 0,86 euro per azione. Rispetto a un anno fa il dividendo Eni è più consistente di 3 centesimi. Considerando che a novembre era stato staccato un acconto sul dividendo Eni pari a 0,43 euro, il saldo 2020 sarà quindi pari ad altre 0,43 euro. 

Il vertice del Cane a Sei Zampe ha anche fissato la data di stacco della cedola. L’operazione avverrà lunedì 18 maggio con pagamento il 20 maggio. 

Considerando il prezzo di chiusura delle azioni Eni nella seduta del 27 febbraio, il dividend yield Eni 2020 è pari al 7,3 per cento. Il rendimento che è invece garantito dal solo saldo ammonta al 3,7 per cento. 

Eni conti 2019

I conti Eni relativi all’esercizio 2019 hanno evidenziato una dinamica ribassista. Il calo della quotazione petrolio e il peggioramento del contesto geopolitico di riferimento, causato dall’emergenza coronavirus, hanno avuto come effetto il peggioramento di tutti gli aggregati economici finanziari

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Venendo ai numeri, Eni ha chiuso l’esercizio 2019 ricavi caratteristici pari a 69,9 miliardi di euro, in ribasso dell’8 per cento rispetto ai 75,8 miliardi messi a segno nell’anno precedente.

Variazione negativa per l’utile operativo adjusted che alla fine del 2019 si è attestato a quota 8,6 miliardi di euro con un ribasso del 24 per cento rispetto agli 11,24 miliardi del 2018. Di conseguenza l’esercizio si è chiuso con un netto adjusted Eni che si è fermato a 2,88 miliardi di euro con un ribasso del 27 per cento rispetto a un anno fa. 

Per quello che riguarda il debito, alla fine del 2019 l’indebitamento finanziario netto ante passività per leasing ex IFRS 16 ammontava a 11,48 miliardi di euro con un rialzo rispetto agli 8,29 miliardi di fine 2018.

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