L’ottimismo sui progressi delle cure per combattere il coronavirus ha spinto ieri al rialzo tutte le principali borse Europee; a Piazza Affari il FtseMib si è riportato sopra i 24.000 punti, chiudendo la seduta in guadagno dell’1,64%.
Tra i titoli azionari spiccano Intesa San Paolo (+4.17%), che prosegue così il rally rialzista delle ultime sedute, e Pirelli (+5.66%).
Il gruppo italiano attivo nella produzione di pneumatici è rimbalzato dopo aver aggiornato i minimi a 10 anni a quota 4.321 euro; la seduta si è poi chiusa sui massimi a 4.61 euro.
La situazione tecnica su Pirelli resta ancora precaria ed il quadro tecnico è debole ormai da maggio scorso, ovvero da quando il mercato ha rotto al ribasso il supporto posizionato a quota 5.50 euro.
La pressione ribassista è aumentata in questo inizio di 2020 ed il mese di gennaio è stato chiuso con un saldo negativo del 15%.
La view di lungo periodo resta quindi al momento negativa, a meno che di assistere a chiusure settimanali superiori alla resistenza tecnica e psicologica dei 5.50 euro; in tal caso i target sarebbero fissati a 5.90, 6.30 e 6.70 euro.
Nel breve tuttavia potremmo comunque assistere ad una accelerazione rialzista, specie se il mercato riuscisse a registrare una chiusura giornaliera al di sopra della resistenza di breve posizionata a quota 4.90 euro; la dinamica di prezzo mostra infatti un pattern engulfing di accumulazione rialzista sui minimi, sostenuto da buoni volumi.
In questo giovedì il titolo di Pirelli su Borsa Italiana ha aperto la seduta in forte gap-up e al momento della scrittura viene scambiato a 4.661 euro, in rialzo di oltre l’1%.
Nel corso dell’ultimo mese il prezzo delle azioni Pirelli ha registrato un calo del 10,6 per cento mentre la performance del titolo su base annua è negativa per il 22 per cento.
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