Prima di Ottava da dimenticare per la borsa di Milano. In scia all’andamento negativo di tutte le borse europee, anche piazza affari registra un calo molto robusto. A pochi minuti dal giro di boa delle 13,30, il Ftse Mib segna un calo dell’1,64 per cento a quota 23581 punti, dopo aver raggiunto un minimo intraday a quota 23510 punti. Al di là della leggera ripresa rispetto all’andamento delle scorse ore, il paniere di riferimento di Borsa Italiana continua a muoversi sui minimi e le possibilità di una chiusura in forte ribasso restano molto alte.

A condizionare negativamente l’andamento di tutte le borse europee sono le preoccupazioni per la crescente diffusione del coronavirus che, tra l’altro, sta avendo come conseguenza il crollo del prezzo del petrolio e il rally delle quotazioni dell’oro. La paura per l’epidemia di coronavirus, è talmente forte che la soddisfazione per l’esito delle elezioni regionali in Emilia Romagna, con la sconfitta della Lega di Salvini, è passata in secondo piano. 

In questo contesto trovare su Borsa Italiana oggi 27 gennaio dei titoli in rialzo, è quasi impossibile. Le vendite risultano essere molto accanite su titoli come STM, CNH Industrial e Tenaris. Le tre peggiori azioni sul Ftse Mib, registrano un calo, rispettivamente, del 5,1 per cento, del 5 per cento e del 4,25 per cento. Nell’elenco dei titoli peggiori di oggi figura anche Salvatore Ferragamo che perde il 3,8 per cento. La maison della moda era già crollata nei giorni scorsi assieme a Moncler a causa delle notizie in arrivo dalla Cina. 

Tra i pochi titoli in rialzo sul paniere di riferimento della borsa di Milano ci sono i due bancari Banco BPM e UBI Banca. Entrambi i titoli segnano progressione di circa un punto percentuale. Il rialzo potrebbe essere sostenuto dalle indiscrezioni in merito al possibile coinvolgimento delle due banche nella privatizzazione di Banca MPS. Tra l’altro proprio le quotazioni di Monte dei Paschi (il titolo è fuori dal Ftse Mib) si muovono in decisa controtendenza rispetto al sentiment di oggi dei mercati. Il prezzo delle azioni MPS, infatti, segna un balzo del 3,24 per cento in scia ai rumors lanciati da Milano Finanza secondo cui proprio la banca toscana potrebbe essere al centro del sistema bancario europeo. 

Secondo il quotidiano economico, infatti, attorno a Monte dei Paschi di Siena ruota l’operazione di consolidamento del sistema bancario europeo. Un’intesa con l’Europa sul de-risking che l’attuale azionista di maggioranza della banca toscana, ossia il Tesoro, ha proposto sul bilancio di MPS potrebbe sloccare la privatizzazione. A questa possibile operazione sembrano guardare oltre alle già citate UBI Banca e Banco BPM, anche le due banche straniere Bnl e Crédit Agricole oltre a Fortress.

Secondo Milano Finanza, la Commissione UE potrebbe rendere noto il proprio parare sul futuro di Monte dei Paschi, già nelle prime settimane di febbraio. Il parere di Bruxelles sarebbe il primo passo verso l’uscita del Tesoro dal capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Piattaforme consigliate per fare trading sulle azioni italiane

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 50€
Regulated CySEC License 247/14
Conto di pratica gratuito da 10.000€
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.