Seduta di gloria quella dello scorso venerdì 17 gennaio 2020 per i BTP. I titoli di stato italiani, infatti, sono tornati a volare infiammando gli investitori. Il rally dei BTP è ovviamente coinciso con un arretarmento dello spread Btp Bund che si è assestato a 159,2 punti facendo registrare una flessione del 3,57 per cento nel confronto con la sessione precedente di Borsa Italiana.
Grazie al rally del BTP il rendimento del titolo a 10 anni ha registrato una flessione molto marcata precipitando a quota 1,387 per cento, in ribasso del 3,88 per cento rispetto al livello precedente.
Con i BTP in volo e lo spread Btp Bund in picchiata, l’attenzione si sposta adesso sulla sessione odierna di piazza affari. Cosa succederà sul mercato obbligazionario oggi 20 febbraio? Come hanno messo in evidenza alcuni analisti commentando l’andamento dei titoli di stato italiani al termine della seduta dello scorso venerdì, la flessione è stata una conseguenza della decisione della Consulta in merito alla richiesta di referendum che è stata avanzata dalla Lega.
La Corte Costituzionale ha respinto la richiesta del partito di Salvini di indire un referendum per modificare l’attuale sistema elettorale cancellando l’attuale parte proporzionale e sostituendola con un maggioritario puro.
La decisione della Consulta sulla legge elettorale è positiva per la carta italiana perchè, come hanno commentato gli analisti tedeschi di Commerzbank, ha il merito di tagliare il livello di rischio politico sui BTP.
Infatti le possibilità che ci possano essere elezioni anticipate prima dell’estate con conseguente ampia vittoria della Lega si sono abbassate drasticamente a seguito della decisione della suprema corte.
Sulla stessa linea del giudizio espresso dagli analisti di Commerzbank si sono collocati anche gli esperti di Unicredit. Gli analisti di piazza Gae Aulenti in una nota diffusa venerdì mattina, prima dell’apertura delle contrattazioni a piazza affari, avevano puntano su un piccolo rally del BTP in scia alle attese sul possibile rigetto da parte della Corte Costituzionale della proposta di referendum avanzata dalla Lega di Salvini.
Allargando l’orizzonte alle prossime settimane, gli analisti di Unicredit hanno ricordato che il premio per l’incertazza politica attualmente incorporato nei BTP è modesto ed è pari a circa 40 punti base.
In questo contesto uno dei principali driver capace di condizionare l’andamento del mercato obbligazionario sarà il voto regionale del prossimo 26 gennaio. In particolare l’attenzione sarà tutta rivolta alle elezioni regionali in Emilia Romagna. Un’affermazione della candidata leghista potrebbe infatti mettere in difficoltà il governo Pd-5 Stelle.
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