Il collocamento da parte del Tesoro del BTP a 30 anni è stato un successo. A dirlo sono i numeri visto e considerato che gli ordini sono stati pari a 47 miliardi di euro contro i 41 miliardi di euro registrati dalla precedente emissione dello stesso tipo. Confrontando gli ordini ottenuti dalle ultime emissioni del BTP a 30 anni si deduce che l’interesse verso questo titolo di stato è in costante aumento.
Prima di andare ad esaminare i motivi per i quali l’asta del BTP trentennale è stata un successo, è bene andare a riassumere le caratteristiche del titolo.
Anzitutto la data di scadenza. Il BTP a 30 anni collocato dal Tesoro ha scadenza settembre 2050. Il tasso annuo del BTP trentennale è pari al 2,45 per cento. Il regolamento prevede il pagamento di due cedole semestrali.
Per quello che riguarda i risultati del collocamento, il BTP trentennale è stato collocato dal Tesoro per un importo pari a 7 miliardi di euro ad un prezzo pari a 99,280 che equivale ad un rendimento anno lordo all’emissione pari al 2,5 per cento.
Come abbiamo già anticipato nella premessa, le richieste da parte dei sottoscrittori sono state pari a 47 miliardi di euro. Tuttavia, per attendere i risultati definitivi, sarà necessario attendere la comunicazione ufficiale del MEF.
Come si può leggere dal comunicato che è stato diffuso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il regolamento dell’operazione verrà reso noto il prossimo gennaio.
E veniamo adesso alla domanda principale: quali sono stati i motivi alla base di un risultato così forte? Secondo alcuni analisti il successo del BTP a 30 anni è stato il risultato non di un solo motivo ma di più fattori. Sicuramente la forte domanda è stata il prodotto dell’attuale momento dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Questi ultimi da tempo scambiano al di sopra di quelli greci e questo viene apprezzato dagli investitori.
Ma ci sono anche delle ragioni che sono prettamente tecniche. In un momento generale in cui i tassi sono bassissimi, gli investitori preferiscono puntare su buoni poliennali come è appunto il BTP a 30 anni.
Il risulato della convergenza di questi fattori tra loro diversi sia pure complementari, è tutto nei numeri del collocamento del titolo trentennale. Ordini per complessivi 47 milioni di euro, infatti, significano nuovo record storico per questo tipo di emissione del Tesoro. Non è quindi un caso se da ieri non solo il BTP a 30 anni ma tutti i titoli di stato italiani siano tornati al centro del dibattito.
BTP 2050 conviene?
La corsa a comprare il nuovo titolo è sintomatica di un principio ben preciso: il BTP scadenza 2050 conviene. I motivi alla base della convenienza sono tanti. Sicuramente il BTP a 30 anni è più esposto alle variazioni dei rendimenti sul mercato. Se questi ultimi dovesse registrare un ribasso allora i prezzi potrebbero salire ad un ritmo più veloce. Questa tendenza sarà molto conveniente per chi ha scelto di comprare il BTP 2050 poichp aprirà la porta alla possibilità di ottenere guadagni più alti grazie alla rivendita del titolo.
Viveversa nel caso in cui i rendimenti dovessero registrare un rialzo allora l’obbligazionista dovrà fare i conti con più perdite. Ad ogni se si decide di comprare il BTP 2050 oggi o comunque nei prossimi giorni, dopo i 30 anni, quindi al momento della scadenza, non si subirà comunque un rimborso inferiore al valore nominale. In parole povere il BTP 2050 conviene perchè, comunque, non si avranno problemi con il fisco.
Oltre a questo ci sono anche altri motivi per cui il BTP a 30 anni conviene. Secondo gli analisti di Unicredit è ipotizzabile che nel medio termine possa esserci un leggero aumento dello spread Btp Bund. Il possibile incremento del differenziale spinge gli investitori a prendere posizione sulla parte a lunghissima scadenza della curva dei rendimenti. Il motivo di questo comportamento è facilmente intuibile. Posizionarsi in questo modo viene ritenuta un’ottima tattica difensiva.
E i rischi sulla stabilità politica connessi con il voto regionale in Emilia Romagna e in Calabria? Secondo gli analisti pur essendoci delle preoccupazioni continua a dominare una view ottimista.
Il motivo principale per cui investire nel BTP 50 anni conviene è in fin dei conti il seguente: venute meno le preoccupazioni sull’uscita dell’Italia dall’Euro, il mercato risulta essere inondato di liquidità e caccia di rendimenti interessanti. In questo contesto è naturale che il mercato italiano sia tra i più appetibili.
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